Sirene

362 27 2
                                    

Alle 19.00 Jenna finì il suo turno di lavoro, lasciò alcuni libri ancora non catalogati alla cassa e uscì: un venticello fresco l'accolse, ma la ragazza aveva altro per la testa.
Non capiva il motivo di tanta rabbia da parte di Dean nei suoi confronti; pensava che le acque si sarebbero calmate dopo il caso dell'Università, ma più ci parlava, più avrebbe voluto tirargli un cazzotto. Sam era più pacato del solito: Jenna gli aveva chiesto cosa avessero fatto ultimamente e lui aveva liquidato il discorso dicendo di aver incontrato il padre.
La cacciatrice ricordava le parole di suo padre: Sam e John non erano mai andati d'accordo e in quel momento aveva potuto confermare la cosa.
Jenna camminava immersa nei pensieri, poi sentì lo stomaco brontolare... ma era troppo lontana dal suo appartamento: lei aveva fame in quel momento!
La cacciatrice si avviò al Sandie's Pub per ordinare un hamburger e tante patatine fritte, ma, non appena varcò la soglia, sentì le voci inconfondibili dei Winchester che se la ridevano a qualche tavolino di distanza dal bancone.
Jenna era ancora furiosa con Dean e fece finta di niente, cercando di non attirare l'attenzione mentre ordinava.
Dopo una decina di minuti, la ragazza era seduta a un tavolino semi nascosto rispetto a quello dei due fratelli e aveva iniziato a intingere una patatina nel ketchup, quando un'ombra le coprì la visuale: Jenna alzò gli occhi e incontrò quelli dal colore verdognolo di Sam. Il giovane cacciatore la guardò con un dolce sorriso, poi, come riprendendosi dai pensieri, si schiarì la gola.

 Il giovane cacciatore la guardò con un dolce sorriso, poi, come riprendendosi dai pensieri, si schiarì la gola

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


-Ti ho vista... mentre entravi. Immaginavo che non saresti venuta a salutare... perciò... beh...- Il ragazzo sorrise nuovamente e Jenna sentì riscaldarsi il cuore alla vista di tanto splendore.
I pensieri fecero arrossire la cacciatrice e cercò di nascondere il volto tra le mani e scosse la testa come per negare qualcosa:
-Sono d'intralcio. Per voi, intendo. Io mi ritengo molto brava nel mio lavoro.-
-Anche io lo penso! È Dean. È... cocciuto. Hai un modo diverso d'agire, ma è buono. Posso sedermi?-
Jenna gli sorrise e indicò una sedia accanto alla sua, pronta a parlare e a scambiare opinioni... ma improvvisamente Jenna si sentì avvolgere le spalle da due braccia a lei familiari.
-Ehi, Christie del mio cuore! Come stai?- Jake, il ragazzo per il quale Jenna aveva una cotta, era arrivato in quel momento e si era intromesso tra la ragazza e Sam.
-Ehi, ciao! Non pensavo di trovarti qui... a 5 km dal tuo quartiere... ricco di pub!-
-Ma nel mio quartiere non ci sei tu: ragazza meravigliosa!-
Jake baciò sulla guancia Jenna, ma lei era piuttosto confusa:
-Sei ubriaco, per caso?-
-No, piccola. Ti va di vederci più tardi? Possiamo passare una delle notti che piacciono tanto a te!-
Jake le sussurrò tutto nell'orecchio, ma Jenna non provò le stesse emozioni di quando lo aveva conosciuto, anzi... sentì un brivido d'orrore.
Jenna lo liquidò in fretta  (per imbarazzo? Per paura?), poi si rivolse di nuovo a Sam:
-Io e lui non stiamo insieme. Mi piace o piaceva... non so... ma posso giurare che tra di noi non c'è stato niente! Era sicuramente ubriaco!-
Jenna rise nervosamente, parlando più per rassicurare se stessa che Sam (il quale la guardava storto).
Mezz'ora e diverse patatine fritte dopo, il minore dei Winchester raccontò in breve la faccenda della Vedova Nera. Dean aveva notato Jenna, ma decise di non intromettersi e flirtò un po' con la barista.

-Accidenti! Sembra di essere di fronte a una sirena che fa strage di cuori ahahah!- Esclamò Jenna alla fine, mentre Sam si guardava intorno sperando di non aver attirato troppo l'attenzione.
-Dai Sam, conosci il mito delle Sirene? L'Odissea?-
Il ragazzo annuì assorto, poi Jenna sussurrò:
-Scusa Sam, ma... domani devo svegliarmi presto. Mi è piaciuto passare la serata in tua compagnia. Mi... sento bene... lo so che forse è un po' presto per dirlo... ma quando sto con te, mi sento al sicuro. Mi sento felice, in qualche strano modo!-
Sam la guardò con occhi dolci, ma non proferì parola: Jenna avvertì la tensione e troncò la conversazione.
Prima di uscire, Sam le disse:
-È prematuro, sì... ma sei speciale, Jenna. Non dimenticarlo!-

Jenna si chiuse la porta alle spalle e sorrise.
Quella serata contava per lei come dieci primi appuntamenti.

*Spazio mee*Ciao a tutti! Scusate le continue assenze, ma l'ispirazione non arriva tutta in un colpo! Se il capitolo vi è sembrato un po' "inutile" o "da riempimento", rileggetelo! Semino sempre qualche indizio qua e là  ;)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

*Spazio mee*
Ciao a tutti! Scusate le continue assenze, ma l'ispirazione non arriva tutta in un colpo! Se il capitolo vi è sembrato un po' "inutile" o "da riempimento", rileggetelo! Semino sempre qualche indizio qua e là  ;)

The Family BusinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora