Dopo

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18 Dicembre

Non voleva rompere la sua promessa, non poteva chiedere aiuto ai Winchester... a Sam.
Jenna aveva la testa che girava e per tutto il tragitto verso la stanza del motel cercò di non far prevalere il suo lato mostruoso. Aveva fame, ma non era riuscita ad attaccare per cibarsi di un cuore umano: questo le dava ancora un po' di speranza per non cadere nella disperazione, per rimanere il più umana possibile.
Sono una cacciatrice e adesso sono diventata la preda. Che stupida.
Era come se il destino le avesse detto che senza la collaborazione dei Winchester non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere: erano passati due mesi e aveva passato un periodo di crisi e sconforto. Tra un wendigo e un tulpa, Jenna aveva capito che sarebbe stata dura, andando avanti da sola, "ma molti cacciatori lavorano da soli e se la cavano", aveva pensato una mattina, mentre beveva una tazza di pessimo caffè americano.
Eccomi qui, il fallimento in persona. I miei sarebbero così orgogliosi!
Jenna sentì un profumino delizioso provenire da molto lontano... ma non ci mise molto a capire che quello era l'odore del sangue fresco.

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