Capitolo 15

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Lauren Pov.

Sbatto le mani sul bancone attirando l'attenzione di tutti i presenti in sala,compresa la segretaria,che salta in aria.

-Jennifer Edwards.-Dico,e lei sembra non capire.

-Mi dica cosa le è successo perché alle vostre minchiate non ci credo,non mi interessa dovete dirmelo è mio diritto.-Dico categorica e cercando di avere uno sguardo più omicida possibile.

-Ecco,in realtà no...non è suo diritto,signorina lei non è maggiorenne...-Non le faccio finire la frase che chiamo con tutto il fiato che ho in corpo Nash,che salta in piedi.
Tanto ormai le figure di merda le ho già fatte...

-Tra dieci giorni diciannove anni...ora ha da ribattere?-Chiedo in tono sfida,indicando Nash.

-La carta d'identità signore.-Dice non calcolandomi.

Nash le porge il cartellino e lei sbuffa.

-La vostra amica...ha avuto un attacco d'ansia e non riusciva a respirare,non sappiamo come puo essere successo anche perché era in coma e sembrava andasse tutto bene,ora stanno cercando di fare il possibile per lei.-

Mi sento mancare l'aria.

Mi viene da piangere e abbraccio Nash,che ricambia,comincio ad urlare e cercano di tapparmi la bocca,no no no lei non può andarsene.

-Nash ma che le prende?-Chiede Jacob arrivando.

-Niente.-Si limita a dire Nash,non può avere due pazzi da gestire.

-Oddio no ditemi che è uno scherzo!-Dico in lacrime.

-Lau calmati...-Dice Nash non lasciandomi.

-No.-Dico sempre urlando.

-Ma perché?-Chiede Jacob.

Comincio a piangere ancora di più e corro in bagno,deve riprendersi o rischio di morire io.

Quando torno ce Nash piegato in due con le mani nei capelli e Jacob seduto che guarda un punto fisso,non capendo.

Vado a sedermi affianco a lui e lo imito.

-Ragazzi...-Arriva Cam.

-Ma che avete?-

Nash si alza e lo prende per un braccio portandolo fuori.

-Jacob...-Lo chiamo.

Lui non risponde,sembra morto...

-Scusi!Avete notizie?-Chiedo alla prima infermiera che passa,ovviamente già ci conoscono tutti perché facciamo un casino assurdo.

-Mh vado a vedere aspetta.-Dice.

Si,aspetta due ore...

Continuo a chiedere,ma nessuno ritorna con delle notizie.
Brutte zoccole...

-Porca di quella puttana!-Esclamo.

Jacob Pov.

Tre giorni,tre cazzo di giorni da quando hanno dato quella notizia di merda,che sono venuto a scoprire da solo ovviamente,e ancora non sappiamo niente.

Cominciamo tutti ad avere delle occhiaie assurde,soprattutto io,perché gli altri vanno a casa a giorni alterni,persino Lauren ha rinunciato.

Ma io no,voglio starle vicino e proteggerla da tutto e da tutti,quando esce da quella stanza del cazzo non la lascerò neanche un minuto,le resterò incollato a vita.

-Scusa,tu sei Jacob Sartorius?-Mi chiede una ragazzina poco più piccola di me,è molto carina,occhi azzurri e capelli biondo cenere,ha in bocca una cicca che non smette di masticare e mi fissa con due occhioni color cielo stupendi.

E poi è arrivato lui. || Jacob SartoriusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora