Capitolo 6

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«Qualcuno mi spiega cosa diavolo sono?», chiese Jenna spazientita.

«Lasciatemi solo con Vyron...», pregai le due ragazze.

Entrambe mi guardarono confuse e preoccupate ma eseguirono la mia richiesta. Avevamo molto di cui parlare.

Jenna's pov.

Non avevo mai visto Harry così disperato in vita mia, la situazione non era delle migliori, lo sapevo bene, ma vederlo così mi mandava in panico più del necessario.

«Siediti», mi disse Alice appena entrammo nella piccola sala viola lucente.

Feci come detto e attesi che mi dicesse qualsiasi cosa per rincuorarmi, ma non fu così...affatto.

«Probabilmente Harry non vorrà dirtelo, e inoltre», sospirò, «Tenterà in tutti i modi di convincerti a non andare con lui. E lo capisco, ha ragione a non volerti coinvolgere in questo viaggio...ma, tanto quanto conosco Harry, conosco te. E so che non ti lascerai convincere, soprattutto sapendo dei quattro Vasàn»

«Dimmi di cosa si tratta, ti prego», la implorai.

«Vasàn è l'abbreviazione di vasanistírio, è una parola greca...significa torture»

I miei occhi si spalancarono a dismisura e sentii le mie labbra tremare mentre tentavo di emettere suoni che sembrassero simili a parole.

«V-vuol dire...insomma che...Harry deve arrivare alle quattro torture? Cioè...oh mio Dio», nascosi il viso tra le mani.

Non potevo neanche immaginarmi di vederlo sotto tortura, e sicuramente io non volevo essere torturata, infatti non avevo più intenzione di partire...ma avrei costretto anche Harry a rimanere qui con me.

«Di solito attraversavano quel posto i cercatori. Quelli che erano convinti che tanta magia nera custodisse un antico tesoro egizio. Degli stolti, a mio parere. Ma adesso il tesoro c'è. E se la visione di mio fratello è veritiera, e l'arma è nascosta laggiù...allora è meglio che uno di voi due la trovi prima di qualsiasi altro. È pericolosa nelle mani sbagliate...»

«Quelli che già ci sono stati Alice...sono mai tornati?», deglutii con il terrore ancora pulsante.

«Su una vasta quantità di persone che ci hanno provato, sono tornati in molti. Ma essere tornati è diverso dall'essere sopravvissuti, nel dodicesimo secolo era tornata una donna, ma morì appena mise piede a Dullville. Nello stesso secolo, erano tornati tre uomini e un'altra donna, la donna era in uno stato di tortura costante, si addormentava e si risvegliava improvvisamente urlando e attaccando chiunque si trovasse accanto a lei, così hanno dovuto toglierle la vita per farla andare in pace, quella povera anima. Uno dei tre uomini sopravvisse per altri due giorni, ma poi si tolse la vita impiccandosi al soffitto della sua abitazione...l'altro uomo aveva perso la ragione, completamente impazzito, non era più lui, lo rinchiusero in un manicomio e...durante la notte le guardie sentirono un urlo agghiacciante, lo avevano preso per un segno naturale, sai, i pazzi lo fanno di solito...ma il mattino seguente trovarono il corpo della sua compagna di cella completamente fracassato, spezzato in più di venti parti e sparso per la stanza, e quello dell'uomo incastrato nel vetro rotto della finestra, senza vita»

Doveva essere un brutto scherzo...una dannatissima presa per il culo.

«E...l'ultimo uomo?»

«Sicura di volerlo sentire? Non so se...insomma, è una storia molto forte», mi guardò terrificata.

«Sì, voglio saperlo», affermai, ma non ne ero affatto convinta.

«Si trattava di un vampiro. Egli era convinto che una volta trovato il tesoro avrebbe potuto cancellare quello che era e diventare un essere umano per stare accanto alla sua amata e darle una famiglia normale, odiava essere diverso. Riuscì ad oltrepassare tutti e quattro i Vasàn. Come testimonianza si era impegnato a registrare su una cassetta i suoi pensieri e le prove che stava affrontando, in quella registrazione aveva affermato che l'ultima prova era la più terribile delle quattro. Disse che c'era un incantesimo che riusciva a leggerti dentro, scopriva le tue più grandi paure e i tuoi più grandi dolori, e non smetteva fino a quando almeno uno dei cercatori non si autodistruggeva, o peggio, moriva, molto spesso per opera delle proprie mani. Quelli che sono tornati non erano partiti da soli, ma ci erano tornati. E beh, lui tornò tredici anni fa a Dullville, metà del corpo completamente trasformata in vampiro. Quell'incantesimo era riuscito a capire che la sua più grande paura era quella di diventare un mostro assassino...e così diventò. L'hai mai sentita la storia dell'Ombra Urlante?»

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