Capitolo 12

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«Jenna!», le afferrai il polso per farla star ferma, «Calmati! Hai dimenticato cosa ti ho detto?! Non lasciare che il panico prenda il tuo posto, okay?», ma anziché rispondere lei continuò a tremare, «Okay?»

Annuì scostandosi alla mia presa e iniziò a camminare tra le pareti rocciose.

La seguii cercando io stesso di mantenere la calma, tenemmo un passo abbastanza veloce, ma erano quaranta chilometri da percorrere e in più dovevamo trovare quella dannata Cattedrale...non lo avevo detto a Jenna per non farla andare ancora più fuori di testa...ma sapevo che non sarebbe bastato un solo giorno per uscire da qui. E, in più, non le avevo detto cosa realmente sarebbe accaduto...

«Harry, cos'è quello?», chiese lei indicando una piccola fiammella fluttuante.

«Non lo so», risposi osservandola attentamente per scorgervi qualche trappola, «Ma non credo sia qualcosa di buono»

Avanzammo verso di essa lentamente, ma capimmo che era la soluzione sbagliata quando, appena superata, avvertimmo un calore spropositato salire nell'aria. Riuscii a voltarmi appena in tempo per vedere realizzato ciò che sospettavo.

«Corri», le dissi.

«Cosa?», mi guardò confusa.

«Corri!!», urlai prendendo velocità.

Le fiamme si erano espanse lungo tutte le pareti rocciose e ci stavano seguendo, se anche l'avessimo solamente sfiorata saremmo morti inceneriti.

Presi la mano di Jenna e aumentai ancora di più la velocità, svoltammo al primo corridoio sulla destra riuscendo a raggiungere una sorta di cunicolo che andava verso l'alto. Dovevamo scalare per salire e sfuggire alle fiamme.

«Harry non ce la faremo mai!», urlò lei terrorizzata.

«Reggiti a me», la presi di peso.

L'avrei messa in salvo a qualunque costo. Così la sporsi verso l'alto mentre le fiamme ci raggiungevano, riuscii a lanciarla fino alla cima e lei si aggrappò per poi issarsi sulla piattaforma. Mentre io tentavo di salire e lei mi porgeva la mano, sentii il calore aumentare e arrivarmi dritto sulle gambe, bruciandomi i piedi e innalzandosi ancora più in alto. Urlai dal dolore mentre Jenna si stava per sporgere ancora di più verso di me per farmi salire.

«No!», urlai, «Continua!»

«No!», urlò in risposta con le lacrime agli occhi.

«Devi farlo!»

Il dolore era diventato insopportabile, sentii i miei occhi lacrimare e riuscii a vedere il viso di Jenna ancora qualche istante, e poi...

«Harry, no!!»

Fu come se i miei occhi si fossero chiusi: vidi tutto bianco e poi tutto nero.

Jenna's pov.

Stava di nuovo giocando con la mia testa. Non dovevo farmi prendere dal panico, Harry non era morto davvero, l'incantesimo voleva solo farmelo credere. Vidi le fiamme spegnersi e il suo corpo cadere inerme, la pelle completamente ustionata, sembrava quasi cera a vedersi.

Saltai giù e mi inginocchiai accanto a lui. Lo scossi per farlo svegliare, più di una volta, e non accadde nulla, non si mosse nemmeno di un millimetro.

«Harry», dissi con il labbro tremante, «Harry, svegliati», provai più forte, «Io non vado da nessuna parte senza di te, hai capito? Smettila di fingere!»

Lo guardai e presto capii che non c'era niente da fare...non era un incubo, non era una finzione...Harry era morto.

Scoppiai in lacrime appoggiando la mia fronte alla sua. Non riuscivo a credere di averlo perso, non riuscivo a credere...di averlo perso per aver permesso che mi salvasse. Sapevo che avrei dovuto continuare, dovevo salvare Jonathan e il resto del mondo raggiungendo quell'arma...ma non in questo momento...

The New Era |Apocalypse Sequel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora