Capitolo 30

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Randel portò Harry in uno dei cosiddetti lettini all'interno della casa.

Dovevamo mantenere la calma, niente era irreparabile. Forse...

«Dev'esserci un modo!», sbraitò Niall a pezzi, davanti al corpo disteso di Louis.

C'era troppa confusione attorno a me...non capivo più niente. Sentivo Niall gridare, sentivo il Generale Collins spiegare a coloro che erano rimasti qui le parole di Regina, e tra tutte...la cosa che mi venne in mente per prima fu andare a sostenere il mio amico.

«Chiamiamo qualcuno», gli dissi accarezzandogli la guancia portando via una delle sue lacrime.

«Chi vuoi chiamare?», chiese Niall tirando su col naso, «Non c'è più niente da fare, no?»

«Magari non è tutto perduto»

«Guardalo!», urlò facendomi sobbalzare, «Non emette un misero sospiro! È morto Jenna, morto!», scoppiò di nuovo crollando in tutta la sua fragilità tra le mie braccia.

«Mi dispiace, mi dispiace tanto»

Lui sciolse l'abbraccio velocemente e tentò di riprendersi. Io vidi Michela, così cercai di attirare la sua attenzione.

«Hey, vieni qui, ci serve una mano!», esclamai mentre lei correva da questa parte.

Ma si bloccò di colpo, per un attimo mi sembrò che avesse persino smesso di respirare. 

Notai che il suo sguardo era rivolto verso Niall, lui però non stava ricambiando. Così gli diedi una gomitata e gli feci notare che c'era una persona davanti a me. La sua reazione fu più o meno la stessa.

«Ciao», sussurrò diventando rosso.

«Ciao», rispose lei con gli occhiali appannati.

Bel colpo Mechi, pensai tra me e me.

Diedi un colpo di tosse, giusto per ricordare a quei due imbambolati che c'ero anch'io.

«Uhm, riusciresti a controllare se è possibile fare qualcosa per lui?», chiesi indicando il corpo davanti a noi.

«Posso provarci, ormai ho fatto pratica», sorrise.

Si accovacciò davanti a Louis e iniziò a tastare dei punti precisi della sua pelle. La sentii mormorare qualcosa, e i suoi occhi si spalancano appena gli prese il polso.

«Lo sapevo...», sussurrò Niall con lo sguardo spento.

Gli presi la mano per confortarlo e Michela si alzò riflessiva.

«Che c'è? Qualcosa non va?», chiesi.

«È stato morso», disse sconvolta, «Probabilmente prima di essere stato ucciso»

«Questo che cosa significa?», si rianimò Niall che non sapeva se essere speranzoso o disperato.

«Significa...che dovrebbe essere morto. Ma non lo è», disse confusa.

«Non è morto?», sussurrò lui sollevato mentre lasciava cadere altre lacrime, di gioia questa volta.

«No, ma è molto strano», continuò lei, «Ho percepito il suo stato da licantropo...il suo cuore batte velocemente come quello di ognuno dei Nathar, ma quando gli ho toccato il polso...era gelido e sentivo il flusso del sangue scorrere irregolarmente, e questo non è mai successo. Insomma, per potervi aiutare in questa missione ho dovuto studiare parecchie cose sul mondo magico...e ho sempre e solamente letto che se un licantropo viene morso da un vampiro e il loro sangue si mischia, il veleno e il sangue animale farebbero esplodere il cuore di chi li possiede...eppure ho come l'impressione che lui...»

The New Era |Apocalypse Sequel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora