The New Era |Apocalypse Sequel|

Capitolo 18

Le sue lacrime mi rendevano difficile, molto difficile pensare...fu come un fulmine a ciel sereno, una raffica di pioggia inaspettata che nemmeno un meteorologo avrebbe potuto spiegare.

«Gemma...», tentai di risvegliarla dal suo dolore a me ancora sconosciuto, «T-tutto bene?»

«Harry», singhiozzò lei senza mai alzare lo sguardo sul mio, «Scusami, scusami tanto»

«Non capisco...di cosa ti stai scusando?», chiesi confuso.

«Di tutto Harry!», singhiozzò più forte, «Mi sento così in colpa per come ti ho accusato anni fa, per come ti ho ignorato, trascurato e addirittura abbandonato...e devo dirti una cosa...una cosa della quale mi vergogno infinitamente tanto, ma devo dirtela, perché sei mio fratello»

«Forse non te l'ho mai detto, o non te l'ho mai dimostrato abbastanza...ma tu sei mia sorella, ti voglio bene. E puoi dirmi tutto», dissi toccato dalle mie stesse parole.

«Anch'io ti voglio bene Harry...per questo ho paura di perderti, in tutti i sensi...ho paura di perderti a causa di questa stupida missione o delle guerra che saremo costretti ad affrontare...e...ho paura di perderti per quello che sto per dirti. Ma ricordati che sono cresciuta in questi anni e sono cambiata, e non lo farei di nuovo ora, lo giuro sui nostri genitori»

«Gemma, dillo e basta ti prego, mi stai uccidendo con questa aria misteriosa», la pregai con il peso sul petto ancora più amplificato.

«Quando tu stavi morendo e Jenna ti ha salvato anni fa», singhiozzò parlando con una voce leggermente più acuta e tremante, «C'era una possibilità che un altro vampiro potesse salvarti. Nessuno si è fatto avanti», tirò suolo naso, «Nemmeno io!», esplose di nuovo, «Perdonami, ti prego»

Mentirei se le dicessi che non me lo sarei aspettato. Lo sapevo benissimo che avrebbero potuto salvarmi in molti, altrimenti Jenna non avrebbe fatto quel che aveva fatto.

«Lo so già», sospirai.

Ed effettivamente ora che ci pensavo sul serio, un po' mi feriva.

«Lo sai?», chiese finalmente alzando il suo sguardo completamente a pezzi nel mio, «Beh, è chiaro...avrai fatto due più due in effetti...ma voglio anche che tu sappia che mi sento orribile, e ringrazio Jenna non solo per aver portato luce in te, ma per averti salvato e per avermi dato la possibilità di affezionarmi a te tutto da capo. So che non abbiamo un rapporto molto aperto...ma appena tornerai a casa...perché so che lo farai...ti dimostrerò a tutti i costi quanto tengo a te. Non giudicarmi Harry, ti prego, sono una persona diversa ora»

Senza che me ne accorgessi mi ritrovai a singhiozzare con il volto rigato di lacrime. Perché mi ero allontanato così tanto da lei? Perché solo adesso mi faceva così male il fatto che se ne fosse andata dalla mia vita così velocemente?

«Non ti giudico», dissi trattenendo il respiro, «Io ti capisco. Devo essere stata una grande spina nel fianco per te, fin da piccolo. E non parliamo di questi ultimi anni, non è stata solo colpa tua. Diciamo solo che tu non mi hai cercato e io non mi sono lasciato trovare. È colpa di entrambi», nascosi il volto tra le mani e poi tornai a guardarla, «Onestamente non ci ho mai pensato al fatto di quel giorno, ma pensandoci ora sì, mi fa molto male sentirlo. Sentire che tu, in quel momento non hai lottato per avermi al tuo fianco, per vedermi crescere come tuo fratello, per non aver dimostrato alcun interesse verso di me: un ragazzo che ha fatto tutte le scelte sbagliate, che pensava sempre e solo a sé stesso, che soffriva in silenzio pur di non far pesare il suo dolore sugli altri. Però Gemma, lo so che sei cambiata. In meglio, davvero. Sei una vera donna ora, sai quello che fai e soprattutto quello che vuoi, e lotti per ottenerlo. Io non riesco nemmeno a fare questo. Non so cosa voglio e non so mai cosa fare per scoprirlo. Non m'importa quello che hai fatto, mi importa di quello fai, e quello che sei, Gemma. Sei meravigliosa. E sembrerà strano sentirlo da me ma», risi ancora con le lacrime agli occhi, «Vorrei tanto abbracciarti in questo momento»