Cap. 4

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4. Chasing the Sun

Camila's POV

Non oso raccontare a nessuno dello spiacevole incidente successo appena qualche mattina prima.
Ho per caso iniziato a fumare erba senza accorgermene?
L'immagine di Jade completamente senza vestiti e la scena che ho immaginato poco dopo mi perseguitano come fantasmi.
Non posso letteralmente guardarla più negli occhi senza sentirmi in imbarazzo con me stessa.

"Sarebbe anche ora che tu e Dinah la smetteste di essere tanto maleducate con Jade" dice Ally, mentre ho lo sguardo occupato su un libro di Biologia.
"Io e Dinah? Vuoi scherzare?" sollevo la testa incredula.
"Proprio così. Non fate che prenderla in giro perché è... Particolare" la difende spudoratamente.
"Vuoi farmi passare per la bulla della situazione? Semmai è lei quella che dobbiamo temere tutti. Hai visto come si comporta?" alzo le mani in segno di resa.
"E quindi avete intenzione di emarginarla solo perché è più fredda, anziché aiutarla ad aprirsi con noi?" mette le braccia conserte con sfida, come fa sempre quando sa di avere ragione.
Sospiro, arresa.

"Senti, Ally, non so che dirti. Lei è piuttosto... distante con me... Con tutte noi. Sono stanca di stuzzicarla affinché mi rivolga la parola. Mi ha persino risposto male, l'ultima volta" mi schermisco.
"Ma Dinah mi ha detto che è venuta a scusarsi" alza un sopracciglio lei.
"Beh... Si" affermo, scacciando via alcuni pensieri inappropriati.
"E allora? Perché continui a evitarla?" domanda, rifiutandosi di arrendersi.
"Non lo so! Vorrei solo studiare, non ho tempo per pensare alle ragazze socialmente problematiche!" sbotto, ed Ally mi guarda incredula.
"Bene. Andrò a parlarci io. Ma sappi che la Camila che conosco io si sarebbe comportata in tutt'altro modo" dice, poco prima di uscire dalla stanza.
Lascio cadere la testa sul libro, premendovi la fronte ed emettendo un grugnito di frustrazione.

La giornata sembra non finire mai.
Seguo a stento le due lezioni pomeridiane che sono costretta ad affrontare.
Di tanto in tanto, scannerizzo l'aula, nella speranza di individuare Jade fra i volti sconosciuti degli studenti, ma della ragazza dai capelli corvini nemmeno l'ombra.
All'uscita, ricevo un messaggio.

Aus: "Hey piccola. Ti va di venirmi a trovare?"

Rispondo brevemente che sto per raggiungerlo e mi incammino verso il suo dormitorio in quel medesimo istante.
Senza difficoltà trovo la sua stanza e busso.
Ad aprire è proprio il mio ragazzo.
"Ciao, tesoro" mi saluta, prendendomi per i fianchi e baciandomi mentre mi trascina in stanza e chiude la porta.
"Ciao" sorrido nel bacio.
"I miei coinquilini sono tutti fuori" sorride maliziosamente il ragazzo.
Sospiro, capendo immediatamente a cosa si riferisce.
"Dai, piccola. Da quando siamo venuti al campus non siamo stati insieme nemmeno una volta" piagnucola ed io lo guardo per un attimo, riflettendo.
Non gli si può dar torto.
Riprendo a baciarlo e mi lascio condurre nel suo letto, mettendo da parte le preoccupazioni inutili e i pensieri assurdi per concentrarmi solo sul moro di fronte a me.

-

"Dove diamine sei stata?!" mi assale Dinah, sorpresa, quando apro la porta della camera 727.
Getto un'occhiata in direzione al letto di Jade.
Vuoto.
"Oh, la stramboide non sta quasi più in stanza. Viene praticamente solo la sera. Non so dove cavolo si cacci, e sinceramente non mi interessa" fa spallucce e quell'informazione mi lascia una sorta di amaro in bocca.
"Non hai ancora risposto, comunque, Walz" dice Dinah e, al mio silenzio persistente, agita una mano davanti ai miei occhi. Scuoto la testa, come se mi fossi appena svegliata da un'ipnosi.
"Ero da Austin" dico semplicemente.
"Ah, adesso capisco l'assenza di quasi tre ore" la bionda alza un sopracciglio "Che razza di orario è per-
"Non potevo dormire lì, o andare troppo tardi. Deve tener conto dei suoi compagni di stanza, Cheeche" la interrompo, prima che faccia insinuazioni prive di senso.
"Uhm... Capisco. Ti va di cenare?" propone, cambiando velocemente discorso.
Annuisco e ci dirigiamo a mensa.

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