Cap. 7

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7. Haunt

Camila's POV

"Mila!"
Una voce femminile estranea che non riconosco subito mi strappa dal mondo dei sogni, accompagnando il mio risveglio con scosse brusche e fastidiose al mio braccio.
Con un grugnito di disappunto, apro gli occhi contro la mia volontà e trovo la faccia di Dinah a pochi centimetri dalla mia.
"Dinah!" esclamo, portandomi una mano al petto, spaventata dalla sua improvvisa comparsa.
"Sei proprio un orso polare, mamma mia" sospira, portandosi una mano alla tempia con fare teatrale.

Mi metto lentamente a sedere e mi guardo attorno.
La sorpresa di non essere nel mio letto svanisce con la stessa rapidità in cui è arrivata. Ricordo all'istante tutto ciò che è successo la sera prima.
"Già, anch'io ho fatto quella faccia quando vi ho viste lì" annuisce Dinah, alzando un sopracciglio.
"Viste? Uhm... Chi?" cerco di far finta di non sapere.
"Tu e Jade Delson, mija. Quando sei nervosa perdi tutte le tue doti da attrice" si mette a braccia conserte.
"Non so di cosa tu stia parlando" insisto, le budella a soqquadro al pensiero di Lauren e me abbracciate.

"Vi ho viste, ieri sera" ripete "quando sono tornata dall'appuntamento con Matt"
"Sei andata ad un appuntamento con Matt?" sgrano gli occhi.
"Già, benvenuta al mondo, migliore amica" sottolinea, con astio.
"Ma io..."
"Eri troppo presa a gironzolare attorno a Jade, lo so" mi interrompe, visibilmente offesa.
"Io non le gironzolo intorno!" protesto, avvampando.
"Come dici tu, Cabello" mi zittisce, agitando pigramente la mano davanti al mio volto "tranquilla, tanto ho avuto un sacco di tempo per parlarne con Mani"

"Cheeche" supplico, sentendomi sul serio in colpa.
"Non ci sono scuse. Ogni volta che ti ho cercata eri sempre con Jade. Ti volevo raccontare tutto su come ci siamo avvicinati ma tu 'Jade di qua, Jade di là'" mi fa il verso, alzando gli occhi al cielo.
"Dinah... Mi sto sentendo sul serio uno schifo... Mi dispiace così tanto" dico, abbassando lo sguardo sul materasso.
Dinah sospira, lasciandosi cadere sul letto.
"Almeno ne sei consapevole" risponde.
"Sono stata la peggiore delle amiche... Quando ho un problema tu sei sempre disponibile ed io invece..." faccio una pausa, sospirando.
"Io invece mi sono comportata da stupida"

"Testa di cazzo" mi corregge, alzando un dito.
"Testa di cazzo" ripeto, riuscendo a farle spuntare un piccolo sorriso.
"Wow, hai ammesso di essere una testa di cazzo" si complimenta.
"L'ho ammesso" ridacchio "mi perdoni?"
Dinah si porta una mano al mento, picchiettandolo lentamente con un dito, facendomi stare sulle spine per l'attesa.
"Solo perché sei troppo penosa, Chancho" mi concede, infine ed io lancio un gridolino entusiasta per poi gettarle le braccia al collo.

"Non ho finito" dice però, staccandosi dall'abbraccio.
La guardo perplessa.
"Devi offrirmi la pizza quando voglio almeno per qualche settimana" puntualizza ed io sospiro arresa.
È il minimo che posso fare dopo come l'ho trattata.
"Ci sto"
"Fantastico!" esulta, dandomi un batti cinque.
"Allora, mi parli di questo Matt adesso, o no?" chiedo, alzando un sopracciglio e dandole qualche colpetto sul braccio col gomito.
Dinah sospira, sognante.
"Lui è... Magnifico. Ti giuro, Mila, è perfetto. È premuroso, gentile, simpaticissimo" spiega, con un'enfasi adorabile.
"Come ha ottenuto un appuntamento dalla favolosa e splendida Dinah Jane? Io ci provo da anni ma mi è andata sempre buca" domando scherzosamente e la faccio scoppiare a ridere.
"Non credo di essere io il tuo tipo" mi fa l'occhiolino ed io inclino il capo in un lato, per poi capire il suo riferimento.

"Beh, certamente tu e Austin siete abbastanza diversi" ridacchio.
"Sì, Austin" ripete lei, con un sorrisetto furbo stampato sul volto.
"Scherzi a parte, come ci è riuscito?" domando, riprendendo l'argomento principale.
"Mi ha fatto la corte"
"La corte?"
"Esattamente" afferma la mia amica, fiera "mi accompagnava quasi tutte le mattine a lezione nonostante fosse di un altro plesso, mi invitava sempre alle sue partite di lacrosse, parlavamo sempre e non solo di lui, ma degli interessi di entrambi" spiega, elencando tutti i gesti romantici che Matthew sembra averle riservato negli ultimi giorni.
"Dopo due settimane, ieri sera si è finalmente deciso a chiedermi di uscire e mi ha portata in un ristorante bellissimo ed elegante, proprio come lo amo io e adesso ci frequentiamo ufficialmente" conclude, con un sonoro sospiro.
"Wow... Me ne sono persa di cose" realizzo, parlando più a me stessa che alla mia migliore amica.
"Già" riconosce lei.
"Sembra il ragazzo perfetto" ammetto, onestamente contenta per lei.
"Lo è" conferma Dinah, visibilmente entusiasta.

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