Nihil

Cap. 11

11. Lies

Camila's POV

Quando apro gli occhi, lo faccio solo perché una luce accecante si è infiltrata dalla finestra e non ho scelta se non accettare la dura realtà che sia ormai giorno.
Strofinandomi le palpebre pigramente, mi alzo sui gomiti per osservare la situazione circostante.
Il primo pensiero che mi si forma in mente è:
Dove sono? Questa sicuramente non è la mia camera.
In quell'istante, la porta della stanza sconosciuta si apre per rivelare la figura di Lauren con in mano un vassoio della colazione.
Pian piano il mio cervello inizia a ricostruire gli eventi della sera precedente.

"Buongiorno, finalmente" mi accoglie la ragazza dai capelli corvini con un piccolo sorriso, prima di richiudere la porta dietro di sé con una spinta del piede.
"Dove siamo?" chiedo urgentemente.
"Ad un Bed & Breakfast non molto lontano dal campus" risponde senza esitazione lei, sedendosi ai piedi del letto e posandomi il vassoio di acciaio sul grembo.
Inalo l'odore dolciastro del cappuccino appena fatto e osservo la ciambella posata accanto alla tazzina, avvertendo immediatamente un certo languore alla vista.
Mi avvento sul dolce e lo addento affamata, prendendo poi un sorso di cappuccino.
"Ieri sera ero ad una festa, non è vero?" dico, dopo essermi ricomposta un po'.
Lauren annuisce.
"Tu mi hai portata via da lì perché due tizi mi stavano importunando, giusto?" continuo, sforzando la mia mente a ricollegare più frammenti di puzzle possibili.
"Sì... Li ho stesi" ammette senza problemi lei, passando il palmo della mano sulle lenzuola morbide del letto con fare assorto.
"Oh... Ricordo" dico semplicemente, riprendendo a mangiare.
"Immagino che non ricordi nulla del dopo festa" esordisce Lauren, ostinandosi a tenere lo sguardo basso.
Aggrotto la fronte, riflettendo sul perché della sua improvvisa curiosità e poi provo a richiamare alla memoria i momenti dopo che ho bevuto.
Ricordo perfettamente un ragazzo bruno che mi porta al piano superiore della villa e chiama il suo amico che prova a...
Un brivido di terrore mi percorre la spina dorsale da un flash della sua figura imponente su di me, immobile su quel letto.
Poi Lauren che arriva e li picchia, li ferisce gravemente.
Poi buio.
"No, mi spiace... Ho per caso fatto qualcosa di stupido?" domando a mia volta, adesso preoccupata per la me sbronza della sera prima.
"No, no, tranquilla. Ti ho caricata in moto e ti ho portata qui. Hai preso una medicina e siamo andate a dormire" spiega Lauren, ed io tiro un sospiro di sollievo, un po' imbarazzata al pensiero che abbiamo dormito insieme.
Una parte di me è delusa di aver rimosso questo dettaglio.

"Mi dispiace di non aver potuto vedere la tua moto... Proprio non riesco a ricordare come sia fatta" scuoto la testa.
"Beh, è qui fuori. Torneremo al campus con quella quindi hai tutto il tempo per darle un'occhiata" ammicca la ragazza, facendomi arrossire per qualche motivo.
"Quella villa era davvero enorme" rifletto "io e Austin ci siamo persi subito di vista" poi mi blocco.
Austin.
"Lui ha... Uhm... Provato a chiamarti un paio di volte stamattina prima che ti svegliassi" dice Lauren, forse rendendosi conto della mia confusione.
"Dov'era ieri?"
"Non lo so, e onestamente non mi fregava un cazzo in quel momento" fa spallucce Lauren, determinata e senza alcun rimorso ed io mi trovo piacevolmente sorpresa dalla sua genuina preoccupazione nei miei confronti. Non posso evitare di sorridere dentro di me.

"Era strafatto, ecco la risposta" sospiro, ripensando al mio ragazzo.
"A quanto pare i postumi della sbornia gli hanno fatto venire i sensi di colpa perché avrà chiamato almeno venti volte"
"Perché non gli rispondevi e gli dicevi di andare a fanculo?" sbotto, infuriata con il ragazzo.
"Davvero ne avevo il permesso? Diamine, se me l'avessi detto prima..." grugnisce lei ed io scoppio a ridere involontariamente ma vedo la sua espressione risoluta, per nulla ironica. "Oh... Non stavi scherzando" ridacchio e adesso anche le sue labbra si addolciscono in un lieve sorriso.
Ho già detto che è ancora più bella quando sorride? Dio... Mi fa volare il cuore.