18. Give me something to remember
Camila's POV
Quando mi sveglio e trovo il letto vuoto non mi sorprendo. Ormai sono abituata all'idea che Lauren se ne vada prima che faccia giorno. Ed io sono davvero troppo pigra per svegliarmi prima di lei ed impedirglielo.
Sorrido fra me e me, stringendomi al petto le lenzuola impregnate del suo profumo, ripercorrendo a mente la notte precedente, ancora stordita e sorpresa dalla piega presa dagli avvenimenti.
Quando ho chiesto a Normani di fare scambio di baita non avrei mai creduto che sarebbe andata a finire così. In verità mi ero preparata mentalmente a subirmi una ramanzina seguita da un netto rifiuto da parte sua.
Immagino di dover ringraziare la bufera che, a proposito, dev'essersi calmata.Anche se un po' controvoglia, mi alzo dal letto e vado a scostare una tenda per dare un'occhiata fuori, e la situazione sembra tranquilla.
Così, dopo essermi cambiata coi vestiti della sera precedente, esco per raggiungere la baita di mio padre.
Com'era prevedibile, li trovo tutti raccolti lì, o quasi.
"Ciao, raggio di sole" mi saluta mio papà, posandomi un bacio sulla testa.
"Buongiorno... State tutti bene?" chiedo, anche se il mio sguardo vago cerca qualcun altro.
"Certo, eravamo tutti al riparo, fortunatamente" risponde mia madre.
Finalmente la trovo, seduta su una poltroncina vicino al caminetto.
"Non è giusto che la vostra baita sia così grande" protesto.
"Mija, sono il proprietario del resort" Mio padre fa spallucce scherzosamente ed io gli faccio la linguaccia di rimando, per poi allontanarmi casualmente verso il caminetto.Lauren alza subito lo sguardo su di me quando affianco la poltrona sulla quale è accomodata.
"Ciao" la saluto a bassa voce, per qualche motivo.
Lei mi guarda per qualche istante prima di rispondere, una mano sotto al mento per reggere la testa, i capelli lasciati cascare su un lato, il viso privo di trucco.
È così bella che mi causa le palpitazioni.
"Giorno" dice, ed io mi siedo sul bracciolo della poltrona.
Il fuoco scoppietta tranquillo sui ceppi di legno e rimaniamo quiete per qualche minuto a fissarlo, prima che io mi schiarisca la voce per sperare che dica qualcosa, qualsiasi cosa che mi dimostri che ieri sera non è stato un sogno.
Sto per aprire bocca per lei, ma Dinah mi batte sul tempo.
Giunge da noi saltellando, naturalmente ignara di tutto.
"Alejandro ha detto di tornare al resort, rimanere in montagna a quanto pare non è molto consigliabile al momento" annuncia, ed io annuisco.
Vedo che Lauren si alza subito e capisco che ho bruciato la mia possibilità.
Alcuni dubbi iniziano a farsi strada dentro di me sui possibili motivi che giustifichino il suo comportamento.
Che se ne sia pentita?
È naturalmente il mio primo pensiero. Forse crede di aver sbagliato e adesso mi ignora per cercare di dimenticare l'errore che ha fatto.Quelle piccole insicurezze non fanno che incrementare fino a divenire fondamenti di certezze poiché nei giorni seguenti Lauren mi ignora, trova costantemente scuse per non rimanere sola con me, il che mi fa persino quasi nauseare delle vacanze e di tutto il Canada.
Facciamo altre escursioni, festeggiamo, ma mi sembra tutto terribilmente inutile e per nulla interessante se paragonato a lei.
La mia mente va per conto suo, non penso a nient'altro che non sia la bellissima ragazza dagli occhi smeraldo.
Non so nemmeno come e quando sono arrivata al punto in cui Lauren rappresenta il centro del mio mondo. È successo e basta, e adesso non riesco a togliermela dalla testa.
E non c'è cosa peggiore di quando ti viene negato di spendere del tempo con la persona che tormenta i tuoi pensieri.Così, in un baleno arriviamo all'ultimo giorno dell'anno.
"Oggi finisce questo fantastico anno" afferma Dinah con un sospiro, buttandosi sul letto della mia suite.
"Ci pensi? Fra meno di sei ore diremo addio per sempre al 2015"
Mi siedo ai piedi del materasso.
"Già... È stato un anno bello, sono successe un sacco di cose" osservo.
"Abbiamo conosciuto un sacco di persone nuove, fatto esperienze, iniziato un nuovo capitolo della nostra vita"
Ed ecco che, naturalmente, il collegamento a Lauren mi viene immediato. Sbuffo frustrata.
"Stai bene?" chiede Dinah, interrompendo il suo monologo sull'anno passato insieme al campus.
"Uhm... Sì, suppongo di sì" rispondo vagamente "stasera ceniamo sul terrazzo" aggiungo, cambiando velocemente argomento.
"Davvero?! Ma non si muore di freddo?" la mia amica assume un'espressione preoccupata.
"Nah, saremo al coperto ed usciremo solo per vedere i fuochi d'artificio dopo il countdown" spiego.
"Oh, allora okay. Non vedo l'ora!"
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Nihil
Fanfiction"Mi chiamo Lauren Jauregui, ma questa è un'informazione riservata unicamente alla sottoscritta" AU. ~ Cover by: adore-jauregui