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Sto camminando per le strade di Los Angeles, osservando di tanto in tanto i turisti che, felicissimi, osservano i grattacieli e tutta la bellissima città in cui si trovano.
Avevo voglia di schiarirmi i pensieri e non mi sembrava il caso di infognarmi in un pullman pieno di gente.

Camminai, camminai, non verso casa, camminai, verso una meta sconosciuta.
In questo periodo la mia mente è occupata da problemi e preoccupazioni.
Non ce la faccio più.
Devo liberare la mia mente da qualsiasi pensiero.

Così mi venne in mente di andare, di nuovo, al laghetto dove James mi portò la prima volta che mi baciò, e dove incontrai Fede in balia di una sua crisi amorosa.

Una volta arrivata, mi sedetti per terra ai piedi di un albero, cosa normale dato che esattamente in parte all'albero stesso, è presente una panchina.

Pensai.
Tanto.
Forse anche troppo.
Perché?
Perché sono arrivata al punto di dover allontanarmi da Benji per non fargli del male?
Era tutto così semplice prima.
Ma dopo la discoteca, dopo il bacio e dopo che quel maledetto aereo atterró in questa città, tutto cambió.

Non voglio allontanarmi da Benjamin. Non voglio.

Mi scese una lacrima.
Sto piangendo.
Ormai a dirotto.
Non ce la faccio a smettere.
Piango tanto.
Forte.

Sentii dei passi dietro la mia figura, ma non rialzai la testa per vedere chi fosse.
Sussultai quando una mano si posò sulla mia spalla.
Non rialzai ancora la testa.

"Chia..."

Riconoscerei la sua voce tra altre mille.
Ma anche dopo aver sentito il mio nome pronunciato dalla sua voce spezzata; non rialzai la testa.

"vattene" gli dissi, pregandolo.

"sai anche tu che non me ne vado"
La voce sicura di Benjamin mi colpì dritta alle orecchie, facendomi così capire che lui è vicino a me più di quanto pensassi.

"non c'è la faccio più Benjamin, non c'è la faccio più. Non voglio... farti del male.. non voglio..." dissi con voce spezzata dal pianto.

"tu non mi fai mai del male Chiara" sentenziò lui sicuro di sé.

"si invece, ti prego, se mi vuoi bene allontanati da me, Benji, dico davvero, per favore" dissi questa volta con tono più serio .

"che? James vero? James ti obbliga... gli spacco la faccia a quel coglione"
disse serrando i pugni sui fianchi e la mascella.
Ormai anche lui si è seduto in parte a me per terra e io ho alzato la testa.

"No! James non c'entra niente.
Ti prego, fallo per me, allontanati. Non parlarmi, non abbracciarmi, per favore"

Pronunciare queste parole mi squarcia il cuore. E non solo, credo anche polmoni, fegato e anche tutta la gabbia toracica. Ma devo farlo. Sennò Rachel farà del male a lui e io non voglio, non posso permetterlo.

"ma...ma perché? Perché?"
Dal tono di voce capii che si stava innervosendo.

"non posso dirtelo, ma se mi vuoi bene e se mi rispetti, allontanati" ripetei per la millesima volta.

"non ci posso credere" disse lui continuando a scuotere la testa, come segno di disaccordo.

Abbassai la testa, non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi.
Mi fa male il cuore, l'anima.

"Chiara" mi richiamò.
Alzai così lo sguardo verso il suo, incastrando i suoi occhi nei miei .

"P - Posso abbracciarti?"

Non risponsi, mi ci buttai io.
Lo strinsi fortissimo.
Per l'ultima volta.
Un altra lacrima.
No. Basta piangere.
È ora di affrontare la realtà e andare avanti, in teoria più forti di prima; ma senza la persona che sto abbracciando ora, andare avanti sarà molto più difficile.

[...]

Sono le 22.00.
Non vedo più Benjamin da oggi pomeriggio al laghetto.
Dopo quel nostro piccolo momento, ritornai a casa, mangiai e mi fiondai in camera per un intenso pomeriggio di studio.
Mi sono chiesta dove fosse? Certo, è la prima cosa che ho pensato quando non l'ho visto sdraiato sul divano di casa; ma subito dopo mi accorsi che quella mia ipotetica domanda non doveva nemmeno porsi nella mia mente.

Osservo ora James che, concentrato, osserva la TV dove è proiettato un film d'azione.
Li amo troppo, al contrario di molte tra le mie amiche, ormai ex-amiche, italiane che amavano solamente i film romantici.

"ma allora riescono a scappare quei due o cosa?" chiese James spazientito.

"io non ti spoilero niente" lo avvisai.

Sorrise e mi strinse ancora di più a sé.

Quando il film finí, James ritornó subito a casa, dicendomi di avere un impegno importante e salutandomi, sulla porta, con un bacio;
Un impegno a mezzanotte e mezza?
No, Chiara, fidati di lui.
Salii, scuotendo la testa, in camera e mi misi nel letto per dormire.
Questa giornata è stata estenuante.

Alle 2.27 sentii un forte rumore provenire dal piano terra.
Mi svegliai di colpo.
Ancora.
Il rumore continuo a ripetersi eprhe circa 3 volte; sobbalzai .
Se fosse un ladro?
Mi alzai così da letto con cautela. Uscii dalla mia stanza e scesi il più silenziosamente possibile le scale.
Non l'avessi mai fatto.

Li vedo.
Vedo Benji baciarsi, o forse è più corretto dire, scambiarsi la saliva, con Rachel.

Alle 2.34 di notte? Si esatto, proprio alle 2.34 di notte.
Il mio cuore perse un battito.
Osservai Benjamin baciarla e osservai il suo viso apparentemente rilassato a quel contatto con lei.
Forse mi sbaglio, forse è davvero lei che lo fa stare bene, forse è lei la ragazza con cui merita di stare.
Osservo poi le sue mani, che prima accarezzavano la mia schiena in quell'abbraccio pieno di dolore e sofferenza, ora si stanno insinuando sotto la maglia della ragazza avvinghiata a lui.
Meglio che salga.

Non vorrei mai vederli fare certe cose.
Salii così di nuovo, correndo, le scale e mi chiusi in camera, a chiave, non si sa mai.

Mi buttai sul letto e affondai la testa sul cuscino, facendo uscire dalla mia bocca un verso di frustrazione.

Feci fatica a riaddormentarmi, ma dopo molti tentativi, alcuni di questi come: addormentarsi con le cuffiette nelle orecchie, caddi in un sonno profondo.





*#spaziome
22 finished.
Eheh... Chiara ha chiesto a Ben di allontanarsi da lei... ce la faranno? O no? 😎
Votate e commentate.🌟
Kiss.💋
Chiara.🌸*





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