● 37- Ora si che ho paura ●

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Non capisco questi suoi cambiamenti, proprio non li capisco.

Prima è dolce (a modo suo ovviamente), poi mi prende anche per mano e alla fine manco mi parla.

Stiamo andando verso la macchina, le nostre mani si sono staccate per metterle in tasca per il freddo.

"E gli altri?" Chiedo, rompendo il silenzio.

"Se la caveranno" dice sicuro lui.

Bah.. se lo dice lui.

Tutto il viaggio discoteca-casa lo abbiamo passato in completo silenzio.
Non mi ero mai sentita così in imbarazzo, prima di oggi, con lui.

Lui guarda fisso davanti a sé e non distolse mai lo sguardo dalla strada buia.

Quando parcheggiò davanti a casa, scese velocemente dalla macchina ed entrò subito in casa senza dire niente.
Sarà strano.

Io chiusi la portiera, lasciata aperta da lui, chiusi a chiave ed entrai in casa, togliendomi subito quelle scarpe che mi hanno causato la morte ai piedi.

Dopo essermi cambiata e aver messo il pigiama, scendo in cucina per prepararmi qualcosa di caldo.

Cerco nella credenza qualche bustina di te, scaldo l'acqua nel microonde e poi immergo la bustina nell'acqua calda.

Stranamente e dico stranamente non ho sonno, così vado sul divano e accendo la TV.
Benjamin da quando è corso dentro casa non si è più fatto vivo.
Sarà nella sua camera a farsi i cavoli suoi.
Alcune volte proprio non capisco quando fa così, mi verrebbe da lapidarlo sul momento.
Più lunatico di lui non esiste nessuno.
Credetemi.

Ero intenta a guardare la TV quando sentii la serratura sbloccarsi;
Girai il capo e vidi Fede, un po' brillo; barcollare per entrare in casa.
Sghignazzai e mi avvicinai a lui per aiutarlo.

"Ah... ciao, chi sei?" Disse mangiandosi alcune lettere.

Ok, forse è un po' più che brillo;

"Sono Chiara, Fede.
Vieni che ti accompagno in camera."

Lo presi per la mano e lo trascinai delicatamente su per le scale.
Lui, con un bel po' di fatica, riuscì a salire con il mio aiuto.

"Dove sono?" chiese.

"A casa Fede" Risposi sorridendo.

Lo condussi in camera sua, sempre sorreggendolo.
Si sdraiò sul letto e lo lasciai riposare.

Uscendo dalla camera di Fede, sentii il suono di una canzone.
Mi avvicinai con l'orecchio alla porta di Ben.
Proveniva da camera sua.
Probabilmente stava ascoltando la musica. Fa sempre così quando si deve rilassare o deve pensare.

Io andai in camera mia, lasciandolo perdere e mi addormentai anche abbastanza velocemente.

*
Aprii gli occhi con molta difficoltà.
Mi alzai dal letto ovviamente con malavoglia, ricordandomi che oggi avrei dovuto andare al "lavoro".
Che alla fine non è proprio un lavoro, cioè aiuto la commessa del negozio a disporre i vestiti e quando capita aiuto i clienti.

Apro la finestra, facendo enter così la luce.
L'aria fredda mi investì il viso e l'aria invernale iniziava a farsi sentire.

Proprio davanti a quella finestra mi ricordai di Ally.
È da troppo tempo che non ci sentiamo.
Chissà come va con Kendall.
Dato che sembra che sono solo io l'unica sfigata in amore.

Con difficoltà inizio a vestirmi, anche abbastanza pesante, dato che l'aria è fredda.

Esco di casa con cinque minuti di ritardo a causa di quello stupido eyeliner che non voleva formare una linea dritta.

Cammino per le strade affollate di Los Angeles.
Ebbene si, sono affollate anche alle 8:43 di mattina.

Arrivo al negozio un po' in ritardo beccandomi un occhiataccia dalla proprietaria.
Credo di non starle tanto simpatica, dato che ho saltato un bel po' mdi giorni di lavoro.
Azz quanto mi dispiace.

*
Verso le 12.30 sento una voce acuta strillare all'interno del negozio.
Distolgo l'attenzione dai vestiti per posarla sul bellissimo viso ricoperto di trucco di Rachel.
Ma non è possibile.
Ma vaff..

"Chi si vede" quasi urla lei.

"Sai com'è lavoro qui" dico già scazzata.

"Tesoro, devo parlarti" Dice lei.

Alzò lo sguardo per vedere se è seria.
Ha un sorriso malizioso sul viso.
Io sono seria invece.

"Parla, veloce" Dico continuando però a mettere a posto le magliette.

"Oh no, in privato; c'è troppa gente qui"

Roteo gli occhi e la seguo fuori dal negozio velocemente.

"Svegliati che devo lavorare" le dico scocciata.

Lei mi guarda attentamente da capo a piedi e poi sorride stranamente.

"Quante volte te lo devo ripetere ancora?"
Dice avvicinandomi pericolosamente a me.

"Cosa?" Chiedo scocciata.

"Devi stargli lontano, sono seria , hai rotto il cazzo stagli lontano o te la vedrai male"

Ridacchio.
"Ma se non lo guardo nemmeno a momenti"
Mento.

"Ti ho visto ieri sera, quindi non fare la finta tonta e ritorna dal tuo James invece di fare la puttanella con il mio Benjamin"

A quella frase la rabbia inzia a salire.

"Come mi hai chiamato?"
Chiedo arrabbiata.

"Puttanella" Dice sorridendo malignamente.

In quel momento non ci vedo più e le salto addosso.
Sembra la scena di un film.
Stiamo attirando l'attenzione di tutti i passanti.

Lei continua ad urlare dimenandosi e io le tiro un po' i capelli tinti.

"Tooooooom" urla.

Eh? E chi è Tom? Il suo cane?

Non riesco a finire il ragionamento che due braccia forti mi staccano da lei e mi sbattono al muro di pietra.

Alzò lo sguardo e vedo un uomo, alto, capelli scuri e occhi ancora più scuri.

Okai ora si che ho paura.

*#spaziome
Finalmente un nuovo capitolo.
Mi scuso per l'enorme ritardo.🐯
Grazie per le 1.28k letture, vi amo ggiuro😍
Votate e commentate.💫
Kiss.💋
Chiara.🌸*

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