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Questo ragazzo, che all'apparenza non sembra molto affidabile, mi sta continuando a stringere il polso, che sta iniziando a pulsarmi.

"Ti conviene scappare tesoro" sul momento quasi risi perché mi sembrava una situazione troppo comica, troppo da film, ma dopo aver visto il suo viso più serio che mai iniziai a preoccuparmi.

Lui mi tirò per il braccio e mi portò con lui nel bagno del locale.
Iniziai ad urlare per difendermi.
Lui però mi disse di stare zitta e mi premette il palmo della mano sulle labbra.

"cazzo urli... ci sentiranno!"
Ma questo è un pazzo maniaco.
Si avvicinò pericolosamente a me e, tenendomi ferme le mani dietro la schiena, iniziò a baciarmi il collo.

I suoi baci provocarono sulla mia pelle una scarica di brividi, ma non di piacere, di schifo.

Dopo numerosi baci, iniziò a fermarsi in un punto e succhiare.
No ti prego.
"AIUTOOOO"
Urlai con tutte le mie forze.
Lui alzò la testa dal mio collo e mi tirò uno schiaffo forte sulla guancia.
Sembra davvero di essere in una scena da film, quando la ragazza viene violentata; ma preferirei non fare la fine di quella ragazza.
Abbassai la testa e le mie forze iniziarono a diminuire e, mentre il ragazzo continuava a baciarmi il collo, mi scese una lacrima.

"è inutile piangere, bimba. Ti avevo detto di non urlare"

"lasciami in pace stronzo" dissi, ormai sussurrando, per cercare di fermarlo.

"ah ma a questo stronzo piacerebbe scoparti"

Mi immobilizzai, tranne le lacrime, quelle iniziarono a scorrere in maggiore quantità e molto più velocemente.

Mi mise le mani sui fianchi e le fece passare sotto la mia maglietta.
Al suo tocco rabbrividii, per la paura.
Cercai di pregare e di sperare che qualcuno proprio in quel momento apra quella porta.

Ormai, anche se cerco di scappare e di dimenarmi lui è molto più forte di me, e mi abbandonai ai singhiozzi.
Lui con un gesto veloce, che cercai di impedigli inutilmente, riuscì a levarmi la maglietta e continuò poi a baciarmi il collo.

Sentii un tonfo forte e la porta filamente si spalancó.
Appena il ragazzo si girò per controllare chi fosse entrato, mi scostai da lui e mi rannicchiai per terra, sconvolta, in un angolo del bagno;

Un secondo dopo, vidi il tipo steso a terra e la faccia arrabbiata di Benjamin prenderlo a pugni.
Gli sta distruggendo la faccia.

"Benjamin" sussurrai appena.
Sono ancora sconvolta dall'accaduto.
Ma lui, non si sa come, riesce a sentire il suono della mia voce e smise di tirare pugni, si alzò dal corpo del ragazzo, e venne verso di me, per poi abbracciarmi.

"Tutto bene? Ti ha fatto qualcosa?" chiese con calma, che venne un po' tradita dalla rabbia.

"no per fortuna.." dissi, appoggiando la testa sul suo petto, ancora tra i singhiozzi.

Dopo qualche minuti, quando il mio respiro iniziò a regolarizzarsi, lui mi allungò la maglietta, che prima era a terra, e io arrossendo, me la rimisi subito.

Non ci parliamo nemmeno, mi ha chiesto solo come stavo, per una questione di educazione, ma per il resto niente, zero al quoto.
Questa situazione mi fa stare male, ma d'altronde lui sta rispettando la mia scelta, o meglio la scelta di Rachel.

Usciamo velocemente dal bagno, lasciando il ragazzo sdraiato a terra.
Vidi, appena uscita, Rachel aspettare Benjamin sulla soglia della porta.
Parlando del diavolo, spunta Rachel.

"Amore mio che è successo?" chiese rivolta a Ben, mentre mi fulminó con lo sguardo, che io abbassai evidentemente in imbarazzo per essere uscita dal bagno con lui.

"niente, non si sentiva bene"

Al sentire la scusa usata da Benjamin, il mio cuore fece crack;
Come può minimizzare una cosa del genere?
Stavo quasi per essere violentata e lui minimizza tutto con un 'non si sentiva bene'.

Io annuii per confermare, superai poi Rachel e mi avviai a cercare Federico.
Voglio andare a casa, subito.
Questa credo sia stata la serata peggiore della mia vita.

Mi scese una lacrima, due, tre, aumentando fino a diventare un pianto.
Davvero ora non conto più niente per lui?
Conto così poco? Non pensavo che riuscisse a cancellarmi così facilmente dalla sua vita.

Dopo circa 15 minuti riuscii a scorgere Fede seduto sui divanetti, vicino al privè, da solo.
Perché è lì da solo?

"Fede..." dissi a bassa voce per richiamarlo.

"ehi Chia..." vide i miei occhi lucidi e si alzò subito dal divano. Almeno lui è sobrio e riesce a vedere e pensare con un minimo di intelligenza.

"ehi... che hai? Cosa è successo?" mi chiese visibilmente preoccupato.

"perfavore usciamo, mi accompagni a casa?"

Annuì velocemente e uscimmo finalmente da quel posto.
Mi appoggiai ad un muretto che probabilmente delimitava la discoteca e un condominio e misi le mani sul viso in segno di disperazione.
Piansi, tanto.
Sentii ad un certo punto il braccio di Fede avvolgermi le spalle e accarezzarmi.

"mi vuoi dire cosa è successo?" chiese di nuovo dolcemente.

"ehm.. i-i-n, p-pratica..."
Non ce la faccio. Mi buttai così fra le sue braccia e lui di conseguenza mi strinse forte.

"ehi calma... va tutto bene..."

Piansi, ancora, sul suo petto.

"dai andiamo a casa, se te la senti mi spieghi sennò no, okai?" mi sorrise.

Annuii. Ci staccammo e ci dirigemmo verso la macchina.

Salii sul sedile, allacciai le cinture, e appoggi la testa al finestrino, cercando di calmarmi.
E poi perché sto piangendo?
Sto piangendo per una persona che probabilmente non tiene più a me.
Ma io tengo a lui, tanto, troppo.

Fede guida con lo sguardo fisso sulla strada.
Non ha espressione sul volto, solo forse un pizzico di preoccupazione per me.
Proprio come il mio cuore, ora non ha espressione, non ha una via da seguire, non ha un vero e proprio punto di riferimento, che prima invece aveva e pensava che fosse fisso, ma non fu così .





*#spaziome
Capitolo 26 finished.
Scusate se sono meno attiva ma sto periodo è davvero pieno.😥🌅
Che stronzo Benjamin! 😇
Che succederà poi?
Kiss. 💋
Chiara.🌸*

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