MONDI PARALLELI |B&F|

33

Decisi di seguirlo, mentre stava salendo le scale, per andare a scusarmi con lui.
Una cosa che mi ha sempre caratterizzato è la capacità di non riuscire a provare rancore per molto tempo, non riesco a rimanere arrabbiata con qualcuno per molto, e Benjamin è esattamente il mio opposto, ed è questa la causa principale dei nostri litigi.

"Ti prego scusami, non volevo che ti creasse problemi, ti giuro." dissi con voce quasi supplicante.

Lui mi guardó negli occhi e l'unica cosa che fece fu scuotere la testa.
Si lasció cadere le braccia, prima incrociate sul petto, lungo i fianchi e poi entró in camera sua, ma io lo continuai a seguire anche li.

"io,i-io non pensavo fosse così, non mi sarei mai aspettata niente del genere, scusa"

"appunto per questo, non mi ascolti mai Chiara,mai. E ora non fare la finita preoccupata, non ti crede nessuno"

"non faccio la finta preoccupata, lo sono davvero. E poi sono grande abbastanza per capire cosa voglio e posso fare, non ho bisogno di te" dissi risoluta.

"Sei chiaramente sotto la mia
responsabilità"
Roteai gli occhi in segno di scocciatura.

"Tu forse non hai capito che io non ho bisogno di un padre che mi dica cosa devo e non devo fare" dissi seria puntandogli il dito sul petto, ma senza neanche sfiorarlo.

Lui ridacchió, e si giró dall' altra parte per sistemare dei vestiti sulla sedia accanto al letto.
Un' altra sua capacità è quella di saper lasciare sospese tutte le nostre conversazioni, non riusciamo mai a terminare un discorso in modo decente.

"buonanotte" dice ancora girato verso il letto.

"eh? Ma sono a malapena le cinque di pomeriggio"

"stasera devo fare serata al 'Woke' con Rachel e devo riposarmi."

Io sbuffai e feci per uscire dalla stanza, ma la sua voce mi bloccó sulla soglia.

"gelosa?"

" l'unica cosa per cui sono gelosa di lei sono gli occhi, che sono azzurri, per il resto non la tollero"

"ma perchè devi sempre criticarla?"

"perchè io mi chiedo come tu faccia a non capire chi è realmente"

"e chi sarebbe realmente?" mi chiese con la fronte corrucciata, avvicinandosi.

Io non risposi, sapendo che dovevo restare zitta e non rivelare niente.
Lui continuava a guardarmi, aspettando una risposta che mai arrivó.

"quindi?" chiese.

"quindi niente, non avevi sonno?"

"me l'hai fatto passare, con la tua capacità di rompere i coglioni"

"ma senti chi parla"

Sentendo la mia risposta si avvincinó a me ancora di più e ridacchiando chiese:
"cosa hai detto?"

Io, capendo cosa volesse fare tentai di allontanarmi, ma lui mi prese per un braccio e incominció a farmi il solletico su tutto il corpo.
Lo sa che è il mio punto debole e ovviamente ne approfitta.
Io incominciai a contorcermi ridendo, mentre lui si divertiva a vedermi soffrire.
Cadiamo poco dopo tutti e due sul letto, inconsciamente, a causa dei miei movimenti scoordinati.
Lui è sopra di me e continua a torturarmi

"Ti farò pentire di quello c'è hai detto"
disse ridendo.

"B-Ben t-ti prego basta, scusa scusa, giuro non lo faccio più" dico continuando a muovermi per scappare da lui.

E finalmente dopo qualche secondo smise. Io tirai un sospiro di sollievo, respirando in modo affannoso e solo in quel momento mi accorsi della sua vicinanza esagerata.
Il suo sguardo puntato dritto ai miei occhi, talvolta sulle mie labbra, mi fa girare la testa di scatto verso destra, per cercare di aumentare la distanza.
Lui peró interpretó male, anzi malissimo, questo gesto e incominció ad avvicinare le labbra alla parte scoperta del mio collo.
Il mio respiro si fece più pesante e io mio cuore incominció a battere più forte, quando sentii il suo respiro sul mio collo.
Dopo pochi secondi il respiro fu rimpiazzato dalle labbra, che incominciarono a baciarmi lentamente un lembo di pelle sotto l'orecchio.
E io sospirai, incapace di fermarlo, e consapevole di quanto fosse sbagliato tutto ció.
Continuó a baciarmi il collo, cambiando sempre punto, ma quando incominció a sfiorarlo anche con la lingua, non riuscii a trattenermi e sussurrai un gemito.
Evidentemente lui accolse ciò come un invito a continuare e con più foga percorse con i baci tutto il collo partendo dalla clavicola, arrivando alla mascella e solo quando si trovò vicino alle mie labbra si fermò.
Alzò lo sguardo verso di me, come per chiedere il consenso di ciò che sapevamo sarebbe successo comunque.
E dato che la situazione era sbagliata già di per sé, complicarla un po' non avrebbe cambiato nulla, allacciai le braccia intorno al suo collo, avvicinandolo a me e lo baciai.
Il bacio che inizialmente era dolce e delicato, dopo pochi secondi diventò sempre più passionale.
Con la mano sinistra teneva la mia guancia, approfondendo il bacio sempre più.

Solo dopo qualche minuto, mi resi conto davvero di ció che stava accadendo.
Cazzo.

"B-Benjamin" dissi, con voce per niente convincente, per tentare di fermarlo.
Non riuscendoci, misi le mani sul suo petto per spingerlo via.

"perché?"

"perché? Benji, tu sei fidanzato, con Rachel e ...ehm.. io mi sono appena lasciata con James e.."
Mi interruppe con un sonoro sbuffo, mentre roteava gli occhi in segno di noia.

"mi dici cosa ti ha fatto Rachel di così male?" riprese il discorso di prima, che fortunatamente ero riuscita a schivare, ma non per molto a quanto pare.

Feci anche io un respiro profondo mentre stavo davvero prendendo in considerazione l'idea di rispondergli, quando la porta si spalancò di scatto ed entrò Fede nella camera.

Ben si sollevó subito da me e si mise seduto sul letto e io mi sollevai, appoggiandomi alla testiera del letto.
"che testa di cazzo che sono, sempre nei momenti sbagliati." disse Fede sbattendosi una mano sulla fronte.

"non hai interrotto un bel niente." chiarii io.
"si invece" rispose Ben, contraddicendomi come suo solito.

"no" dissi prima di alzarmi dal letto e sparire nella mia stanza, chiudendo la porta a chiave.

Dalla mia stanza sentii la porta della stanza di Ben chiudersi e un "bro dobbiamo parlare" pronunciato da Fede.

*#spaziome
Sorry sorry.
Vi giuro che non ho avuto tempo giuro giuro.🌅
Votate e commentate.🌟
Spero vi sia piaciuto.💕
Kiss.💋
Chiara.🌸*