Sensi di colpa

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Appena uscita dalla chiesa sono stata male tutto il giorno, stanotte non ho dormito e ,quelle poche ore in cui ho dormito ,ho sognato un foglietto bianco con scritto Lilith. Non so chi sia , ma non mi importa, ora voglio dormire.
Sono appena tornata da scuola, ho dormito durante l'ora di italiano, Kai mi ha detto che ha provato a svegliarmi più di una volta ma io mugugnavo e non accennavo a svegliarmi.
Ora invece sto qua che scanso il piatto di pasta, mamma ha cucinato un piatto orribile. Lei non è brava a cucinare , specialmente se poi ci si mettono le serie TV come il Segreto. Ha fatto la pasta con le patate... Erano salatissime.. Ho la gola secca e ho anche fame poi, come se non bastasse ,ha bruciato la fettina di carne.
Mentre bevo per sciacquarmi la bocca mi arriva un messaggio da parte di Kai.
"Hey Alba ... Se ti porto un gattino tua madre mi ammazza?"
Quel messaggio non avrebbe mai potuto rendermi più felice. Io amo i gatti ... Il problema che mamma ne ha paura, ma quando dico che ha paura intendo che ne è terrorizzata... Come se Jace di Shadowhunters vede le anatre o come se Ron di Harry Potter vede un ragno. Roba da non credere. Insomma , i micietti sono così carini e coccolosi. Ne ho sempre desiderato uno e ora che posso non me lo lascio sfuggire.
Ho un sorriso sul volto che arriva al soffitto
"No tranquillo" gli rispondo.
"Bene allora stasera te li porto così potrai scegliere quale prendere "
Sono al settimo cielo! Avrò un gattino tutto mio.
"Mamma , Kai stasera viene qui"
Dalle sue  mani gli scappa un piatto , facendo rumore e schizzando l'acqua è la schiuma fuori dal lavandino.
"Chi è Kai?! Alba hai un fidanzato e non me lo hai detto?"
Si è girata di scatto e mi osserva con sguardo assassino.
"No mamma è solo un mio compagno di scuola che vuole darmi una cosa"
"Cosa ti vuole portare ?!"
"E io che ne so... Non sono mica un angelo che so tutto" sorrido per la frase appena detta senza neanche averci pensato. Pultroppo il mio sorriso viene mal interpretato da mamma.
"Stai sorridendo ... Vuol dire che tu sai benissimo cosa porterà " sbuffo.
"Stavo sorridendo per quello che ho detto e non perché so cosa sta portando" ci fissiamo finché io non rompo il silenzio strusciando la sedia per andare in camera mia.
"Vado a dormire ci vediamo dopo"
Salgo di sopra e il mio sguardo serio va piano piano ad incurvarsi in felicità.
Inizio a ridere con la bocca chiusa. Vado avanti e indietro per la stanza cercando di scaricare tutta quella felicità che tenevo dentro.
"Secondo me dovevi dire la verità a Kai... Sai benissimo che tua madre non te lo farà mai tenere.."
"Uffa a volte sei proprio un guasta feste... Lo sai che a me piacciono tantissimo i gatti... E poi riuscirò a convincerla.. Non abbandonerò quel gatto... Ricky ..." Mi blocco guardando il pavimento. Ho pronunciato il nome del mio cane involontariamente rattristandomi di colpo. Scuoto la testa cacciando la depressione e per non far uscire le lacrime fuori.
"E-e poi se lo porterà Kai non potrà far altro che dire di sì "
"Io non ne sarei così sicuro" Max è così pessimista in determinati casi.
Lo ignoro e mi corico sotto le coperte addormentandomi con il sorriso sulle labbra.

Mi sveglio e mi ritrovo con il cuscino sulla pancia e la testa a penzoloni sul lato destro del letto, le coperte mi coprono solo una gamba.
Wow mi muovo davvero tanto nel sonno...
La suoneria dell'iPhone mi stordisce le orecchie, ancora addormentate, portandomi a fare una smorfia. Scorro subito per rispondere non facendo caso chi sia , basta che quel suono assordante si placa.
"Pronto?" Ho la voce un po' assonnata
"Stavi dormendo?" Mi chiede Kai dall'altra parte del telefono.
"Ciao Kai,  mi sono svegliata poco prima che mi chiamassi ... Dimmi" sbadiglio facendolo ridere. Lui ad ogni cosa che faccio anche quella più normale , come in questo caso lo sbadiglio, lo faccio ridere. Che avrò di strano per farlo ridere così tanto?
"Io sono fuori casa tua con i gattini ..  Mi aprì o devo sfondare la porta?"
Sgrano gli occhi. Non ho sentito il campanello! Mi alzo in fretta dal letto sistemando le coperte velocemente.
"Scusami non ho sentito il campanello! Certo che pure mamma poteva aprire!"  Già.. Mamma mi avrebbe urlato di andare ad aprire se lei non poteva, strano. Forse non è in casa
"No non ho suonato... Sai mi vergogno a suonare" mi metto a ridere di gusto.
"Andiamo! Il campanello non ti mangia mica! "
"Si poi mi apriva tua madre e io morivo dalla vergogna non sapendo che dire"
"Eliot ci entra senza problemi e invece tu te ne fai tremila ahahah"
Ci sta un momento di silenzio
"Chi è Eliot? " ha una voce un po' strana, sarà la mia impressione.
"Oh Eliot è il mio migliore amico dalle elementari, ci siamo ritrovati da poco grazie alla sua fidanzata che stava in classe con me prima che arrivassi tu"
Sento un sospiro
"Come mai quel sospiro... Di sollievo ?" Scendo le scale cercando mamma con lo sguardo. Non ci sta.
"Cosa? Stavo solo sbuffando visto che tu non mi..."
Apro la porta ritrovandomelo di fronte con una scatola bianca in mano e la testa piegata di lato che tiene il telefono sulla spalla.
"...apri la porta" conclude. Sorrido e attacco il telefono. Prendo il suo mettendoglielo subito dopo in tasca.
"Vieni entra" mi sposto sul lato della porta facendolo entrare, si ferma poco prima del salotto.
"Ok io ti lascio i gattini e vado via "
Mette la scatola con i gattini per terra e cerca di scappare ma lo blocco prendendolo per il cappuccio della felpa.
"Tu non vai da nessuna parte devi convincere mia madre a farmelo tenere"
Mi guarda curioso e subito dopo spaventato. I suoi occhi a mandorla diventano più grandi per la paura.
"Cosa???!!! Vuoi dire che tua madre odia i gatti?!"
Non mi aspettavo che lo capisse subito.
"Ehm si" dico un po imbarazzata per poi inginocchiarmi a terra e prendere uno dei due gattini che stava miagolando.
Sono così piccoli, sono grandi quanto una mano.
"Ma ciaoo piccolino" mi ci struscio la guancia sul suo muso. È così morbido e tenero.
Quando mi accorgo di essere osservata mi giro verso di Kai che lo trovo con la bocca aperta.
"Dove li hai trovati?"
Si risveglia .da una specie di coma, scuotendo la testa , scompigliandosi i suoi capelli rossi.
"Ah ehm stavano sotto il portone abbandonati ... Sono nati da poco come p-puoi vedere ... E-e ....e-ecco .... " diventa rosso peperone senza alcun motivo
"Dov'è t-tua madre? Così p-prima la convinco e prima me ne vado" si gira di spalle portando un braccio sul petto. Che ragazzo strano.
"Alba smettila di vedere i documentari sui gatti , sembra che stanno dentro casa poi!" Entra in scena mia madre scompigliandosi leggermente i suoi capelli colo castano/mogano. Poi si ferma e mi guarda. Kai intanto si è girato con una faccia sconvolta come se adesso fosse arrivata la sua ora.
"Tu devi essere Kai.." Si avvicina verso di lui, non si è ancora accorta dei gatti.
Uno di essi miagola e mamma sbianca, sgrana gli occhi, ed indietreggia.
"Un...U-n... Gatto!!!"
Inizia a fare un macello. Scappa e urla implorando Kai di portarselo a casa.
"Mamma ti prego ... Uno teniamolo..."
"MA SEI PAZZA?! IO QUEL SORCIO CHE MIAGOLA NON LO VOGLIO IN CASA!!! MI FA IMPRESSIONE! KAI FAI IL BRAVO RAGAZZO E PORTALI VIA"
Mi rattristisco...
"Non voglio lasciarlo andare via come ho fatto con Ricky..." Sussurro.
"Kai ascolta a me ... Non quella stupida di mia figlia!"
Sento lo sguardo preoccupato di Kai addosso. Non sa che fare.
"QUANDO TORNO NON VOGLIO VEDERE QUEI SORCI!"
Scappa in camera sua lasciandoci soli in salotto.
"Al... Credo che sia meglio se li riporto indietro.. Non penso che tua madre li voglia qui a casa tua" ha un tono dolce
"Non voglio abbandonare pure loro... Ti prego tienili tu..tu puoi ... Perfavore... Verrò ogni giorno a dargli da mangiare... Comprerò io tutto ciò che serva ma ti prego tienili tu.. Io.."
Mi cinge le spalle con il braccio destro e con la mano sinistra accarezza il micietto che avevo in mano, tutto mentre tiene la testa appoggiata alla mia.
"Tranquilla tigre li terrò io"
Sento i muscoli delle sue guance contrarsi in un sorriso.
"Solo se mi fai un sorriso... Non voglio vederti triste"
Mi giro a guardarlo. Mi sorride e ha gli occhi che luccicano. Siamo vicinissimi. Il suo respiro va a finirmi sulla punta del naso. Noto solo ora di quanto siano grandi le sue pupille, deve essere una caratteristica degli occhi a mandorla.
Gli sorrido in modo grato per aver dato una casa a questi due piccini.
Rimane sorpreso, non capisco il perché però.
"Ma tu non avevi gli occhi marroni? "
Rido.
"I miei occhi sono cangianti, cambiano a seconda del tempo, tipo se è brutto o nuvoloso sono marroni, se è sereno o sono marroni chiaro o marroni con uno spicchio verde dentro l'iride... Se invece sto al mare diventano azzurri e al tramonto sono verdi"
Gli spiego. Sophia aveva fatto uno schema con i vari cambiamenti collegati al tempo e diciamo che per quante volte me lo ripete io me lo sono imparato a memoria.
"Aggiungi castano mogano alla lista" si gira verso alla finestra "a quanto pare ti diventano di questo colore quando ci sta la luna piena... Non è che sei un licantropo? " fa la faccia da finto spaventato. Scoppiamo a ridere ma lui smette prima di me.
"È ... È meglio che io vada....p-prima che.." Mi giro verso di lui, di nuovo ,guardandolo negl'occhi
"Prima che?"
"Che.... Ti...." Si ferma di colpo e sbatte più volte le palpebre. Questo ragazzo è proprio strano.
"Che ti uccida tua madre vedendo i 'sorci che miagolano' stanno ancora qua" è vero! Mamma sarebbe tornata da un momento all'altro per controllare se se ne sono andati.
"Uff ... Volevo tenerlo qui.." Ripongo il gatto dentro la scatola ricevendo un miagolio.
"Dai su! " Kai prende la scatola alzandosi per poi porgermi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Potrai venire quando vuoi a trovarli"
Gli sorrido grata. Lo saluto e vedo che si allontana da casa con la scatola in braccio.
Torno di sopra più sollevata.
Dopo dieci minuti Kai mi invia un messaggio
"Alba scusami... Il condominio non vuole che io tenga animali... "
Mi si spezza il cuore.
"Dovrò rimetterli lì vicino al portone... Non puoi capire quanto mi piange il cuore a farlo..."
Non gli rispondo.
Mi metto a dormire. Sono così triste... L'ho fatto di nuovo. Avevo detto che non l'avrei più fatto.
Inizia a cadere una lacrima calda. Ricordi... Tutti quei ricordi mi ritornano in mente.
Provo a mantenere dentro le altre lacrime.
Aspetto che Max si faccia a vedere, ma niente. Il mio cuore si spezza un' altra volta.

Suona la sveglia. Un nuovo giorno è iniziato. Sono le sei e mezza. Oggi non mi va di andare a scuola.
"Svegliati Alba "
Il suo sorrido mi riscalda il cuore ogni volta... Solo che questa volta me lo brucia in modo negativo.
"Perché non sei venuto ieri?" Abbasso lo sguardo sul giardino della scuola.
Quando mi viene in sogno stiamo sempre lì nel cortile della scuola. Non so il motivo, ma non mi dispiace.
"Non mi hai chiamato" dice.
Tengo ancora lo sguardo basso. Ho gli occhi vuoti pieni di dolore.
"Un angelo custode dovrebbe sapere quando la propria protetta ha bisogno di aiuto..." Sgrano gli occhi. Non pensavo di dire mai una cosa del genere...mi sono sentita così ferita quando lui non è venuto... Avevo bisogno di lui e lui non c'è stato. Sa quanto ho sofferto per Ricky..
"Hai ragione... Mi dispiace tantissimo" è dispiaciuto davvero , ma non alzo lo sguardo.
"Se vuoi... Poi decidere di cambiarmi con un altro angelo custode... Non ti lascerei mai , ma se tu vuoi che io me ne vada lo faccio..."
No... No no no no .. Gli occhi iniziano a pizzicarmi alzo lo sguardo velocemente e le lacrime ,stanche di stare rinchiuse, si liberano correndo sulle mie guance
"NO! MAX TI PREGO NON LASCIARMI! " un singhiozzo mi interrompe. Max mi guarda dispiaciuto ed ha gli occhi lucidi.
"Io no voglio sostituirti... Per nulla al mondo lo farei! Io voglio te e nessun'altro! "
Mi trema il labbro inferiore per un attimo. Poi continuo
"Mi dispiace ... Non volevo dire ciò che ho detto.." Mi contorna il collo con le sue braccia , tenendomi una spalla con una mano e con l'altra mi accarezza la testa.
"Tranquilla.." Cerca di rassicurarmi ma orami i sensi di colpa mi hanno invasa ...
"No! Non sto tranquilla! Ho detto delle cose orribili!" Mi stringo di più a lui
"Devi andare a scuola Alba" si stacca da me e mi sorride... Quel sorriso mi sa di amaro, lo devo aver ferito tantissimo...

Azzurro:l'Angelo, il demone e l'umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora