Il ritorno del robot

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La bidella annuncia le due ore di buco.Certo che quest'anno i professori stanno mancando molto.. Non stiamo facendo quasi niente e siamo quasi all'inizio del secondo semestre. La classe esulta e ,come un pagliaccio a molla, saltano scavalcando i banchi. Molti vanno a fumare , altri invece vanno a prendere del cibo alle macchinette. Rimaniamo io ,Kai ,Max e pochi ragazzi dentro la classe.
"Tu mi ricordi qualcuno..." Kai rompe il silenzio iniziando a fissare Max con sguardo accusatorio.
"Questa è la prima volta che ci incontriamo" fa notare Max , ma ciò non fa cambiare l'espressione del viso di Kai. Sembra come in quei film comici quando l'agente segreto sta per essere scoperto e lui fa di tutto pur di far sviare i sospetti.
Adesso che ci penso... Kai ha già visto Max, in sogno e nei miei disegni. Io gli dissi che l'Angelo era il mio 'fratellone' se scopre questa bugia salta tutta la copertura, o peggio se capisce che l'Angelo che ha sognato è Max. Cerco di sembrare più tranquilla possibile anche se vorrei scappare, a differenza mia,Max ,riesce benissimo a nascondere la tensione.
"No io dico che ti ho già visto ... Ma dove..." Giocherella con lo scalda collo marrone scuro di lana , sembra contare i buchi di esso ma in realtà sta solo cercando di ricordare. Meno male che più provi a ricordare e più non ricordi.
"Forse mi hai visto in giro"
È bravo a mentire nonostante sia un angelo
"..forse le bugie per non farsi scoprire sono ammesse.." Fisso il banco come incantata mentre giocherello con la matita
"Come scusa?" Kai mi inizia a fissare lasciando perdere lo scalda collo, io alzo lo sguardo verso di lui ancora incantata per poi sbattere gli occhi ponendogli la stessa domanda. Mi giro a guardare Max e poi realizzo che ciò che volevo pensare l'ho detto a bassa voce.
Bene Alba .. Bella mossa..
"Eh ... No niente! " inizio a sudare freddo sperando che non chieda altro.
"Dai dimmi" bene.. Ora che gli dico? Non posso liquidarlo ulteriormente, è testardo e staremmo lì a battibeccare finché io non cedo nel dirgli cosa cerco di nascondere. Fosse per me staremmo qui a fronteggiarci finché non finisce la scuola , ma mi scoccio e quindi preferisco chiudere subito il discorso , anche perché con tutto basta che fa 1+1 per arrivare alla verità.
"No niente è un pensiero stupido .. Sai stavo pensando se gli angeli potessero dire le bugie quando si tratta di tenere segreta...la propria.... Identità..." La mi voce va sempre più ad affievolirsi finché in un sussurro non dico "cavolo...cosa ho detto.." Nominando la parola 'Angelo' adesso lui potrà collegare tutto.. Santo cielo perché sono un'idiota patentata! Non ne combino una giusta.
Guardo Max con occhi cucciolosi per chiedergli scusa in silenzio, scuote la testa divertito ma allo stesso tempo rassegnato. Con una protetta come me ci credo che è rassegnato.
"Che strane domande che ti fai" Kai guarda Max appena finisce la frase, ha gli occhi sgranati, ecco lo sapevo! Lo ha sgamato e tutto per colpa mia!!
Inizia ad aprire bocca prendendo aria.
"Questa si che è una domanda giusta! Perché gli angeli sono esseri purissimi e la bugia è peccato... Però per tenere la loro identità segreta dovranno per forza dire bugie! Forse sono bugie innocenti per questo le possono dire"
In questo Kai assomiglia a Naruto. Ha un carattere innocente e per questo non pensa molto a sotterfugi a doppi sensi in una frase. Per fortuna ,direi, sopratutto in questo momento.
Credo che oggi non prenderò in mano l'album da disegno e penso anche nei prossimi giorni, disegnerò solo a casa così da far passare più tempo possibile per far dimenticare il viso di Max dalla mente di Kai.
"Comunque è probabile che ti abbia visto in giro" io e Max annuiamo.
"Senti Alba io vado a fare un giro per la scuola vieni con me?" Il suo sguardo fa capire che vuole cercare il demone che mi perseguita.Annuisco alzandomi dalla sedia pronta per sorpassare il banco
"Se non vi dispiace vengo anch'io" mi giro verso di lui subito dopo aver lasciato il brivido percorrermi dietro la schiena, oggi ho avuto fin troppi brividi per i miei gusti , sarà per il demone che gira per scuola.
"Certo che puoi venire" un sorriso prende spazio sul volto di Max. Quanto adoro quel sorriso, quanto adoro lui!
Iniziamo a fargli fare un giro della scuola. Inizio a dire che ,se lui decidesse di venire qui ,sarebbe meglio che venisse accompagnato per un po di tempo sennò si sarebbe perso. Diciamo che Kai si è bevuto tutto in un sorso, la sua espressione da stamattina non cambia, le sopracciglia sono sempre corrugate in una espressione di disappunto e di rabbia, qualche volta rotea gli occhi o si soffia il naso, questo raffreddore deve infastidirlo molto. Mi dispiace parecchio per lui.
"Dovresti prendere qualche medicina per questo raffreddore Kai, è davvero pesante... Ti sei ammalato dopo la scarrozzata di acqua che ci siamo beccati?" Chiedo premurosa.
Kai sembra cambiare espressione e scuote la testa "mi sono ammalato all'improvviso senza alcun motivo.. Credo che domani resterò a casa, anzi, era meglio se ci restavo pure oggi.. Almeno po..." Non continua la frase, come se non potesse parlare, si soffia il naso e torna in classe salutandoci con la mano ,dicendoci che sarebbe andato vicino al termosifone.
Sento la terra mancarmi sotto i piedi non appena apro la porta per uscire fuori in cortile. Scivolo in avanti emettendo un grido. Max evita che ,il mio fondoschiena , entri in contatto con l'asfalto bagnato, mi cade il cappello di lana dalla testa e il mio giubbotto, lungo fino a quasi metà coscia ,sta a penzoloni tra l'asfalto e il mio corpo. Max mi cinge la vita tenendomi anche l'altro braccio con la sua grande mano. Guardo il pavimento e poi Kai ,che al mio grido era tornato indietro. Ha una faccia indecifrabile ci fissa per qualche secondo ,il tempo che io mi rimetto in piedi, poi, se ne va via ,senza dire niente, senza cambiare espressione. Pure Max si è accorto di lui ed ha un'espressione dispiaciuta.
"Tutto bene Alba?" Mi chiede prendendomi il cappello di lana da terra.
"Io sto bene.. Grazie a te. Se non ci fossi stato tu molto probabilmente il mio fondoschiena a quest'ora avrebbe avuto la forma di uno scalino" ridacchio per nascondere l'imbarazzo della mia goffaggine. "Ho visto Kai prima... Il suo sguardo mi è sembrato strano.." Aggiungo poi.
"Dopo ciò che è successo" lo guardo incuriosita mentre attraversiamo il cortile dietro con entrambi le mani avendo le mani in tasca. Lui non sembra avere freddo, porta una leggera giacchetta di jeans con sotto una maglia a maniche corte bianche, pantaloni neri e all stars bianche.
"Dici che era sconvolto perché mi ha sentito urlare ma poi ha capito che era solo la mia goffaggine e quindi è tornato indietro?" La mia ipotesi non è per niente male. A volte il mio cervello serve a parte per far coordinare male i miei movimenti affinché io possa cadere.
Penso che sia questo alla fine ,sennò non si spiega la sua reazione.
"Non lo hai proprio capito vero?" La mia espressione facciale diventa incuriosita. Continuiamo ad andare avanti, lui continua a guardarsi intorno con lo sguardo di un ghepardo quando cerca di scorgere la sua preda. Io sono intenta a fissarlo, non ci sta nessuno fuori a parte qualche fumatore ma saranno sì o no tre persone.
"Senti la sua presenza?" Dico sottovoce per poi rivolgere lo sguardo a terra. "È leggera, forse si è allontanato da qui, però per sicurezza continuiamo su questa strada."
Il silenzio cala fra noi due. Lui molto probabilmente non parla perché si sta concentrando ed io non voglio disturbarlo. Ad un certo punto mi torna in mente la frase che disse pochi minuti prima "non lo hai proprio capito vero?"
Cosa non ho capito? C'è qualcosa che devo sapere?
"Max .. Cosa intendevi con 'non lo hai proprio capito' ? "
Sta' qualche passo davanti a me fermandosi di colpo.
"No , non posso dirtelo" si gira a guardarmi "lo saprai a tempo debito e non sarò di sicuro io a dirtelo" gonfio le guance, ogni volta fa il misterioso pensando che così io non mi ponga più la domanda ma invece così me la pongo più spesso.
"Dai Alba torniamo indietro che sta per venire a piovere"
Rientriamo in classe e stranamente la maggior parte degli alunni vi è all'interno di essa.
"Brr che freddo" mi stringo nel giubbotto cercando di non tremare. Sorrido a Kai visto che mi sta fissando.
"Oh mamma mia Alba vattene! Era meglio quando stavi fuori" rimango un attimo perplessa "solo la tua presenza mi infastidisce" continua la ragazza con i capelli lunghi marroni.
Un colpo.
Uno da aggiungere alla collezione.
Mi mordo il labbro da sotto il giubbotto per nascondermi. Poi lascio che la bocca esca fuori da esso per poter parlare
"Anche io ti voglio bene Samanta "
Cerco di essere più normale possibile nonostante la ferita sta di nuovo iniziando a bruciare.
Vedo Max corrugare le sopracciglia mentre Kai è rimasto stupito da ciò che ha appena detto Samanta.
"Ma non eri sua amica? Perché le dici così?" Kai interviene tossendo poco dopo.
"No ,mi infastidisce è meglio che se ne resta a casa.. Che belli quei giorni in cui lei stava a casa malata"
Si mette a ridere prendendo il pacchetto di schiacciatine aprendone la confezione.
Un altro colpo.
Kai stava per proferire parola pronto a difendermi, ma lo fermo.
"Kai lo sai che Samanta non sopporta nessuno"
Faccio un risolino per rassicurarlo anche se non si calma anzi lo altera ancora di più guardandomi arrabbiato.
"Sì ma ,almeno, gli altri un minimo li sopporto , a te basta uno starnuto per farmi imbufalire"
Mi blocco.
Max sta per dire qualcosa, ma viene preceduto.
"Eh Alba vattene su" questa volta è Marco a parlare. Ride. La classe rimane basita
"Ah ragà vi rendete conto che cosa state dicendo?" Monica prende le mie difese, anche lei ,come Kai, ha sia gli occhi che la bocca sbarrata. Sento Max che digrigna i denti, mi giro verso di lui e lo osservo, ha il viso contratto in un'espressione arrabbiata, i pugni stretti tanto che le nocche sono diventate bianche.
"tanto si tratta di Alba "
Boom.
La frase che non avrei mai voluto risentire.
La frase che ha fatto traboccare il vaso. La frase che mi porta ad andare via. Esco dalla classe silenziosamente.
"Oh finalmente te ne vai" la sua risata è l'ultima cosa che sento. Poi il vuoto totale. Le mie gambe iniziano piano piano a muoversi con maggior frequenza fino a quando non sento Max e Kai che mi chiamano. Al sentire la loro voce le gambe iniziano a correre come per voler scappare da esse. Scappare da quella stanza. Scappare dal passato.
Voler scomparire è l'unico pensiero che si diffonde nella mia mente. I corridoi della scuola sono vuoti e freddi. Il rimbombo dei miei passi è ciò che si sente, il resto è il silenzio come il silenzio che sta la mia mente. Rallento piano piano aprendo la porta per andare nelle scale antincendio. Li le lacrime iniziarono ad uscire nascondendosi tra le gocce di pioggia. Scendo gli scalini fino ad arrivare ad una rampa un po' lercia ,ma almeno coperta dal muro così che i bidelli non possano dirmi niente.
La rampa di scalini soprastante mi compre parzialmente dalla pioggia ,lasciando passare qualche goccia. Rivolgo il mio sguardo verso l'alto, tempo fa per le stesse parole mi tagliai.. Un gesto da stupidi, perché farsi ulteriormente male? Non basta il dolore causato dalle parole? È uno sfogo certo ,ma quello sfogo sarebbe durato poco ed inoltre avrebbe contribuito al consumarsi dell'anima e del corpo della singola persona.
Ma sembra che queste parole non mi servano in questo momento. Il sol pensiero delle parole ,da poco pronunciate ,fa scattare in me quella voglia di farmi del male, di punirmi per come sono.
"Devo resistere" dico a bassa voce.
"Alba non farlo" la mia immaginazione mi porta in mente la voce di Max. Sorrido amaramente. La tentazione è tanta.. La depressione pure... I ricordi non ne parliamo.
"Perché non te ne rimanevi a casa"
"Solo la tua presenza mi infastidisce"
"Che schifo! Levati Alba!"
"Quella depressa non la voglio"
"Perché non muori ci fai un piacere"
Devo resistere.
"ALBA NON FARLO!!" Ancora l'immaginazione che si prende gioco di me.
Il mio sguardo si ferma su un pezzo di vetro appuntito.
Il robot è tornato... Il manichino di ferro senza sentimenti...
"ALBA FERMATI TI SCONGIURO!!"
Sento dei passi frenetici.
Stendo la gamba.
Non ce l'ho fatta.. Ora mi sento anche peggio.
Il pezzo di vetro è conficcato sul ginocchio, è entrato quasi metà.
Inizia a sgorgare sangue, non sento dolore anche se le lacrime scendono freneticamente. Inizio a premere ancora e spingo verso di me il pezzo di vetro fino a che non si crea uno squarcio enorme.
Inizia a bruciare.
Lo stato di trance ,che si era impossessato di me, se ne va e io torno cosciente.
"ALBA NO!!" Un salto e un tonfo sento di fianco a me. Mi giro verso il rumore. È Max che sta vendendo verso di me, il viso ,che poco prima era corrugato dalla rabbia, ora è preoccupato e triste. Gli scendono delle lacrime anche a lui.
"Scu...scusa..mi" inizio a vedere tutto più scuro, nelle mie orecchie c'è un sibilo simile a quello che ti viene quando fanno esplodere un petardo vicino a te.
Osservo come si china su di me ed osserva la ferita, esce parecchio sangue, due gradini ne sono pieni.
"Se non faccio qualcosa morirai dissanguata..."
Max è veramente preoccupato. Io.. Io non so se lo sono. Ora mi sento un rifiuto.
Ho sempre disprezzato chiunque si taglia o si suicida , dicendo che il dolore non si guarisce con altro dolore... Ne sono ancora convinta... Ma ora eccomi qui, tra le braccia del mio angelo custode , sono diventata ciò che odio più al mondo.
Mi lascio cadere all'indietro, la mia vista è sempre più offuscata. I suoi occhi azzurri mi fissano, le sue labbra si muovono ma ora non sento più niente. La mia testa si gira di lato vedendo come ultima cosa la mia mano piena di sangue affianco a me, con all'interno ancora il pezzo di vetro.

Azzurro:l'Angelo, il demone e l'umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora