L'angelo custode

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La mattina mi sveglio di soprassalto, non perché ho fatto un incubo ma perché mi sono sentita toccare la caviglia.
L'Angelo non ci stava più vicino a me.
Guardo la mia stanza ancora un po ansimante. È inquietante sentirsi toccare vedendo poi che no ci sta nessuno nella stanza.
Rimango a fissare alla mia sinistra, anche se non ci sta niente sento che li ci porterebbe essere qualcosa ma non capisco bene il perché.
Distolgo quel mio pensiero e guardo l'orario.
5:30 tra un ora devo svegliarmi per andare a scuola ... Rimango due minuti seduta a gambe incrociate sul letto decidendo se è meglio rimanere un altro po' a dormire o se sia meglio iniziare a prepararsi così da non fare ritardo come mio solito.
Alla fine, nonostante le coperte mi attraggono molto dicendomi 'non andareee' .
I miei piedi nudi entrano in contatto con il pavimento gelido facendomi attraversare da un brivido. La mia faccia fa una smorfia poi prendo coraggio e scendo dal letto dirigendomi verso l'armadio. Prendo le cose e vado in bagno a lavarmi.
Mentre mi lavo noto che nel punto dove mi sono sentita toccare ci sta un livido ... Si vedono anche le impronte ben distinte di dita ...
Che cosa strana ...
Non ci faccio più di tanto caso ed esco dalla doccia asciugandomi e vestendomi.
Poi torno in camera per vedere l'orario.
5:53. É ancora prestissimo. Aspetto che i capelli si asciughino da soli senza phono sennò sveglio tutti.
Mi metto seduta alla scrivania a fare i compiti che non avevo fatto il giorno prima ,quando sento la presenza di Max.
"Buongiorno " gli dico con il naso all'ingiù intenta a fare l'analisi grammaticale.
In grammatica sono parecchio brava e ci metto davvero poco a farla ..ma quando si tratta di analisi grammaticale è come se un alieno mi cancelli la memoria così da metterci il doppio.
"Buongiorno Alba, come mai già sveglia? "
Non voglio dirglielo anche se penso che già lo sappia quindi provo a mentirgli male che va glielo dico
"Ehm ... Mi è passato il sonno" bhe non è del tutto una bugia , ne ho solo omesso una parte .
"Perché lo hai sentito non è vero?" Immaginavo che lo sapesse.
"Ehm si .. "
Lui mi gira , non avevo realizzato che fosse in carne ed ossa pensavo solo in modo spirituale. Poi si inginocchia e mi alza il pantalone fino a metà polpaccio e nota le impronte della mano che ho natato poco prima io.
"Meno male... Ero arrivato giusto in tempo ... Anche se la prossima volta devo essere più veloce.."
Mi risistema il pantalone , io ero leggermente imbarazzata e non sapevo che dire.
"Oggi ti accompagno a scuola , non mi farò vedere per nessun motivo tranquilla te lo prometto, si creerebbe troppo scalpore anche se venissi sotto forma umana"
Annuisco. Guardando ancora per terra.
"Sapevi che qualcosa mi stesse toccando ... Cos'altro sai su di me?"
Lo sento sorridere.
"Bhe so tutto di te, so che sei pasticciona e che non ti ricordi molte cose anche se te lo dicono due secondi prima , inciampi sempre e odi i peli Ahahaah , ti piace parecchio il sushi e cose che riguardano il Giappone come i manga che disegni spesso, sei testarda e davanti a tutti ti mostri cattiva ma alla fine sei dolce e premurosa solo con chi selezioni tu ma guai se loro ti fanno arrabbiare ahahah"
Sorrido. È tutto vero. Poi lo guardo. Incitandolo a continuare
"Ti piacciono le canzoni rock e pop e anche quelle coreane e giapponesi, non ti piace ballare ma ti piace cantare anche se dici che non sai cantare bene cosa che secondo me non è vero , poi curi tanto i cape.."
"ASPETTA COSA?!" Lo interrompo
"TU MI HAI SENTITA CANTARE?!" Sbianco all'idea di essere sembrata così ridicola e delle risate che si sia fatto nel sentirmi stonare come una campana.
"Ti ricordo che sto accanto a te 24 h su 24! Ahaha e poi te l'ho appena detto che a me piace quando canti" la mia faccia è terrorizzata e imbarazzata al pensiero che lui mi possa aver visto sotto la doccia...
"Quindi... Vorresti dire che tu stai accanto q me anche quando non percepisco la tua presenza?!" Quasi urlo.
"Sì ma tranquilla non sempre ... Sopratutto non quando fai la doccia o ti cambi"
Ora respiro.
"Potevi dirlo prima... Mi hai fatto prendere un colpo .."  Lui si mette a ridere accarezzandomi i capelli
"Dovresti asciugarli sennò ti prendi un raffreddore"
Mi dice trattenendo ancora le risate.
"Sveglierei tutti se me li asciugo e poi ne approfitto visto che il fono brucia i capelli"
Dico guardandoli e portando davanti a me una ciocca che ancora odora di frutti di bosco come lo shampoo.
"E poi sono quasi asciutti " dico rigirandomi verso la grammatica .
Lui si avvicina per vedere che cosa stessi facendo
"Questa è completamente sbagliata... È imperativo presente non indicativo passato"  dice indicandomi l'errore spartendoci due tre volte il dito sopra.
Sbuffo e cambio tutto facendoci una riga con la penna indelebile blu.
Mi aiuta a finire tutti i compiti in tempo. Certo che non lo vorrei come insegnante è troppo severo quando si tratta di studio. Lo ringrazio e insieme ci dirigiamo verso scuola. Arriviamo in classe ma i miei pensieri volano a Max ... Possibile che sappia tutto di me ma non del fatto che ne sono innamorata?
Forse non vuole dirmelo
"Si dev'essere così !"
"Per forza come vuole che debba essere l'equazione di secondo grado signorina Rossa Alba?" Guardo curiosa l'insegnante di matematica quando poi capisco di aver pensato ad alta voce. Faccio una risata nervosa e poi sprofondare mentalmente per la figuraccia che ho fatto. Quando mi leverò questo vizio?
"Già anche dire le cose che pensi ad alta voce senza accorgertene è un tuo vizio ahaha" dice Max che a quanto pare è alla mia destra. Nemmeno io non lo vedo adesso.
Passate le due ore di matematica e geometria , arriva l'ora di grammatica. Per fortuna mi ha aiutata Max sennò prendevo un due ..
La professoressa si congratula con i miei compiti e mi mette un dieci. E io ringrazio Max sottovoce.
È ricreazione e come mia abitudine. Vado alle macchinette a prendere i Twix che mi piacciono tanto e torno in classe che , come ogni volta è deserta durante quei venti minuti. Mi metto comoda sul mio banco appoggiando la schiena alla finestra e gustandomi piano piano i Twix.
"Mmmmm che buoni" dico mentre mastico portandomi una mano sulla guancia.
Poi compare Max affianco a me in piedi e anche lui appoggiato alla finestra. Per fortuna la porta è chiusa così chi passa davanti la classe non lo vede. Appoggio la testa sulla sua spalla mentre prendo un altro pezzo di cioccolato.
La porta di stava per aprire e Max scompare.
E noto con stupore che si tratta di Alessio.
Si avvicina a me
"Ciao" io lo guardo e ricambio il saluto con un buon giorno
"Anche tu stai in questa scuola?" Gli chiedo
"No ... Sono solo venuto a trovarti visto che era da tanto che non ci vediamo" ha sempre quel suo sguardo freddo.
"Intendi da quella volta che te ne sei andato all'improvviso senza nemmeno salutare?"
Lui annuisce facendo spalline.
Poi si avvicina tantissimo alla mia faccia tanto che il suo profumo è quasi nauseante per quanto è forte. Poi morde un mio Twix
"Buono , non è male" dice leccandosi le labbra.
"Hey chi ti ha dato il permesso di mordere il mio cioccolato?"
Dico gonfiando le guance e maledicendolo mentalmente.
"Hai ancora tutto questo amore per la cioccolata nonostante ti faccia male?"
Come fa a saperlo?
Rimango a guardarlo sorpresa
"Noi ci siamo incontrati da piccoli ma non ti ricordi.." Dice per poi riavvicinarsi alla mia faccia spostandomi i capelli dal viso
"Quella volta te la offrii io la cioccolata" improvvisamente mi venne un dolore al petto . Mi prende il mento con le dita avvicinandosi sempre di più
"È un peccato che non ti ricordi di me e della promessa... Ma sappi che io non l'ho dimentica "
È troppo vicino.
"Lasciala stare!" La voce di Max era così forte e dura che mi ha spaventata.
Lo prendere per un braccio allontanandolo da me.
"Cosa? ... Max tu.." Non dico altro perché sennò avrei complicato la situazione.
"Oh ma tu guarda chi si rivede" dice con tono sorpreso e da presa in giro .
Max e Alessio si conoscono? Com'è possibile?
Sento le mie forze abbandonarmi piano piano ... Ma prima che chiudessi gli occhi vidi un ultima volta il viso di Alessio che mi stava fissando.
Poi il buio.

Azzurro:l'Angelo, il demone e l'umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora