Cambiamenti illusori

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Da quando ho incontrato Max pensavo che la mia vita fosse migliorata, pensavo veramente che io fossi cambiata in meglio. Quegli errori che facevo spesso e malvolentieri erano diminuiti ,quasi scomparsi, percorrevo i giorni a seguire con tanta felicità, con me avevo tutto infondo : la felicità della mia famiglia, Max , la mia migliore amica... Tutto procedeva nel verso giusto.. Avevo quella felicità che nemmeno il più cattivo dei demoni di queso mondo poteva farmi crollare ,quelle sensazioni che mi percorrevano il corpo erano le stesse che descrivevano le canzoni o i libri , quelle che ti fanno svegliare con il sorriso e addormentarti stanca ma sempre spensierata convinta che il giorno dopo sarebbe stato migliore di quello prima. Quella felicità talmente potete che stenti a crederci di viverla, quella felicità che ti fa fermare a pensare se sia solo un sogno o qualcosa di reale.
Ma poi.. Un errore dopo l'altro.
La stessa frase ogni volta 'è un errore non lo rifarò più' ma come sempre continui a farlo senza volerlo. Inciampi e inciampi non capendo cosa sbagli, o forse lo sai ed hai provato in tutti i modi per poterlo evitare , ma c'è sempre quel piccolo dettaglio che ti sfugge e che ti fa crollare tutto. Un inconveniente , una cosa che ti sei scordata ma che non avresti dovuto scordare..
Bastano queste cose per frantumare una felicità.. Trascorrere giornate felici insieme ad amici , risate , giochi , scherzi .. Tutto perfetto , tranne quando si torna a casa. Lì torna l'inferno. Appena entri senti la tensione che sale, la pressione e la rabbia che ti accolgono e che ti afferrano portandoti all'interno senza farti uscire più. Lama dopo lama va a graffiare il vetro di felicità che hai creato.. Lasciando alla fine solo polvere. Inizi a pensare "perché devo passare delle giornate così se poi me la rovinano?" Oppure "meglio non uscire proprio" . Questo è ciò che ti portano a pensare. La rassegnazione.
Per quanto ci possa provare Max, per quanto ci possa provare io stessa, la situazione rimane sempre la stessa. Ti rassegni al fatto di non dover essere felice, ti rassegni nel cercare la felicità perenne.
Ed inizi a trovare un sacco di difetti che , accecata, non vedevi.
I mali pensieri ti prendono, vorresti farla finita "tanto poi ci saranno problemi peggiori" e così è meglio farla finita adesso, inizi a sentirti inutile per il mondo, a non trovare nulla di buono in te anche se ci provi per non buttarti del tutto giù. Piccole parole che ti feriscono buttando all'aria piano piano ciò che eri riuscita a creare. Come il fuoco che lentamente brucia un foglio di carta. Molecola per molecola brucia fino a lasciare un cumulo di cenere che verrà presto spazzata via dal vento, più provi a spegnare il pezzo di carta e più quello prende fuoco, togliendo ogni speranza che torni come prima .

Cosa serve vivere se poi bisogna soffrire?
Non so dove ho letto questa frase ,o simile, ma so che non c'è domanda più veritiera. A volte provo a pensare che il dolore serva solo per purificarci così , una volta davanti a Dio, da poter essere pronti. Ma perché soffrire così tanto? Se una cosa la sappiamo già perché soffrire sempre per la stessa cosa? Provare tutte queste emozioni insopportabili, asfissianti.
Vorrei poter vivere una vita tranquilla, con sì, qualche problema ma almeno più piccolo... Sopportabile.
Perché questa vita è così...difficile? Perché diamine , non potrebbe essere tutto più semplice e senza cattiveria?
Sono domande a cui nessuno potrà mai avere pure sforzandosi.
Abbandonarsi alla vita o cercare di renderla un tantino migliore? Credo mi sia rimasta solo la prima opzione visto che più provo a migliorarla e più peggiora..
Oh hai una cosa, o ne hai un'altra.
Questa è la verità immutabile di cui molti filosofi nominano.

Azzurro:l'Angelo, il demone e l'umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora