Io chiedo scusa.
Chiedo scusa ai corrispettivi in carne ed ossa dei miei personaggi.
Chiedo scusa a coloro a cui ho rubato il viso, ma anche -e soprattutto- ai molti di più a cui ho sottratto una mano, uno sguardo, un tono di voce...
Ho preso moltissimo, a piene mani e senza vergogna.
Chiedo scusa.
Molto di quanto narrato non è mai successo. Avrebbe potuto, forse. Ma non è mai successo.
Infine una preghiera: queste righe contengono tutto ciò che amo, abbiatene cura.
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Terminal
RomanceUn pezzo di vita, pensieri e sensazioni senza filtri. Una storia d'amore, un pianista eccentrico. Una Milano affascinante e rivelatrice.