La vita non è fatta per nessuno. Non lo sapevate? Be', allora sono felice di avervi reso coscienti di questo.
Vedete, questo ponte a cui voi date il nome di Vita serve solo a raggiungere l'altra sponda. O sbaglio? Partite dalla vostra nascita e arrivate alla meta: la pace eterna.
Sicuramente vi chiederete chi sono, vero? Non penso che al momento questo sia importante. Che ne dite di tornare ai fatti reali?
Siamo in una stanza d'ospedale, accanto a quella della madre di Catherine Foster, la quale è bloccata in un sonno profondo, molto profondo.
Si trova in una dimensione di intermezzo fra la sponda d'arrivo e il cemento del ponte. Questo è dovuto alla sua improvvisa indecisione ad entrare nella luce. Si è tirata indietro, poiché davanti a lei si erano mostrati i suoi ricordi.
Aveva visto sua madre imboccarla, mentre lei era seduta sul seggiolone. Papà ancora era felice e sorrideva alla vista di sua moglie e di sua figlia.
Aveva visto se stessa imparare ad andare in bicicletta, scrivere delle letterine d'amore al suo fidanzatino delle elementari e leggere il suo primo libro.
Aveva rivissuto tutti gli sport provati fino ad adesso, aveva sentito il sapore di tutto ciò che era riuscita ad assaggiare.
Si vide sorridere a Louis Bergum in un giorno qualunque di scuola, scontrarsi con Francesco...
La nostalgia aveva occupato il suo corpo: se avesse abbandonato tutto, non avrebbe potuto scoprire ciò che la vita le aveva riservato e non avrebbe più rivisto le persone che amava.
Ma era veramente giusto tornare?
Per questo adesso, Catherine Foster, è bloccata tra la luce e il mondo terreno. La sua indecisione la mantiene in vita, ma è come se fosse morta lo stesso.
Nonostante il suo corpo sia caldo, sembra che non rimanga più nulla di lei. I suoi occhi sono perennemente chiusi e il suo viso è ora pallido.
Qualcuno entra nella stanza, spingendo la porta con così tanta forza, da farla andare a sbattere contro il muro.
Louis Bergum, che stava osservando il corpo della sua amata come in estasi, si volta velocemente. Il ragazzo davanti a lui chiude la porta imbarazzato.
"Ciao ..." sussurra il ragazzo.
"Che ci fai qui?".
Francesco abbassa lo sguardo e si posiziona affianco a Louis. Quest'ultimo tiene le braccia incrociate.
"Volevo sapere come stava ...".
Louis sospira. Sa che non deve essere arrabbiato con Francesco per quello che ha fatto a Catherine.
"È in coma. Ha battuto la testa e ha perso troppo sangue" spiega il moro.
Francesco tiene lo sguardo basso. Non osa guardare nè Louis né Catherine.
"Mi hanno detto che l'hai salvata" dice.
"Ho picchiato a sangue il suo aggressore e l'ho portata in ospedale correndo. Pensavo di non riuscire in tempo, ma ce l'ho fatta".
Il tono di Louis è molto freddo. Francesco trattiene un sospiro. Gli manca molto il suo amico.
Mentre il secondo si guarda le scarpe, il primo gli rivolge un'occhiata. Nota un Francesco rotto, spezzato.
Gli sembra di vederlo come... come quella volta.È una decisione ardua, quella che deve prendere Louis adesso. Stare zitto o parlare? Qual è la scelta quella giusta e qual è quella sbagliata?
"Francesco?" mormora.
L'interpellato, sorpreso, alza la testa di scatto e guarda Louis.
"Dimmi".
Lou prende coraggio e parla.
"Scusa".
Visto che Francesco non dice niente, Louis prosegue.
"... scusa. Perdonami, davvero. Ho chiamato quelli dell'ospedale per il tuo bene. Io ti volevo bene, come te ne voglio adesso. Per questo li ho contattati: volevo che tu fossi felice con te stesso".
Francesco ancora non parla. Non sa come reagire a questa rivelazione.
Ai tempi, Louis si era accorto dei suoi strani comportamenti. Egli voleva aiutare l'amico a tutti i costi. Francesco aveva iniziato ad avere i suoi scatti d'ira dopo un incidente in moto.
Un auto gli aveva tagliato la strada e lui, per evitare lo scontro, aveva sterzato. La forza della frenata lo catapultò contro un muro.
In effetti, Francesco è l'unico a sapere in quale situazione si trova Catherine al momento. Infatti anche lui è stato in coma, ma è consapevole di non dover raccontare nulla a nessuno di quel che ha visto. Per questo non ha mai narrato le sue esperienze a persona alcuna.
Io, che conosco passato, presente e futuro, posso dirvi che dirà qualcosa a Louis in proposito. Non adesso, ora è troppo presto.
Fatto sta che Louis Bergum aveva chiamato i direttori dell'ospedale psichiatrico più vicino ed aveva segnalato la minima insanità mentale dell'amico.
"Louis ..." mormora Francesco.
"Se ancora mi odi, non ti biasimo. Sono stato davvero una amico di merda".
Francesco fa una cosa che entrambi hanno dimenticato da anni ormai. Abbraccia Louis.
"Il mio amico di merda".
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Invisible {Completata}
RomanceMi sembra che voglia rendersi invisibile agli occhi di tutti. Rifiuta relazionarsi con gli altri. Ma perché? --- Tutti i diritti sono riservati a @ilary_tommo Riferimenti a persone realmente esistenti sono puramente casuali --- Iniziata il 9/09/16 c...