Le farfalle vivono ogni minuto della propria vita a rallentatore. Quei cinque/sei giorni di respiro sembrano un'eternità ai loro occhi. A noi esseri umani, invece, pare che gli anni di vita passino in un lampo.
Ce ne accorgiamo quando finisce la scuola: tempo di uscire di casa il primo giorno di vacanze, che queste si sono già concluse.
Oh, be', ormai ho fatto l'abitudine allo scorrere veloce del tempo. Pensate che qui è già Dicembre e che le previsioni del tempo portano neve.
Sono abituata anche a questo. Io, Kate Foster, ragazza del Minnesota, odio la monotonia della vita quotidiana. Il periodo più bello qui a Duluth è proprio quando nevica. Non che d'estate sia una brutta città, per la carità, ma io continuo ad adorare la stagione invernale comunque. Il perché?
Quando fa freddo tutto cambia. Quel viavai di gente per le strade sembra come volatilizzarsi nel nulla, le strade si riempiono di neve e nessuno vuole bagnarsi uscendo di casa. Quindi, di conseguenza, entra in scena il silenzio. È così bello accomodarsi sulla poltrona in salotto, una tazza di cioccolata calda nella mano destra e un libro in quella sinistra. Ed è ancora più piacevole quando si sta accoccolati sotto a una coperta.
Oh, sì, quanto vorrei che fosse inverno sempre.
Ma come tutte le cose belle, anche questa stagione ha i suoi lati negativi.
Si ci deve vestire pesante-sopratutto in questa zona degli Stati Uniti-per uscire di casa bisogna stare attenti a non sprofondare nella neve e camminare non è facile nemmeno sui marciapiedi.
Ma la cosa che odio di più è quando arriva la comunicazione sul sito della scuola:
'Le lezioni sono rimandate: causa maltempo'.
Già, adoro andare a scuola.
Oh, suvvia, non odiatemi per questo. Mi piace imparare cose nuove e studiare. Solamente il fatto di poter ampliare le mie conoscenze mi fa sentire appagata. È una sensazione fantastica, quando il prof ti chiama alla cattedra per consegnarti il compito corretto, almeno per me. Una bella A+ è quello che voglio.
A proposito di voti ...
Oggi il prof di inglese ci dovrebbe aver riportato la verifica. Di solito ci mette due settimane per correggerle.
"Prendi anche il cappello" ordina mia madre.
Sospiro. Si preoccupa troppo per me, sempre. Mi piacerebbe molto essere indipendente dai miei genitori.
"Subito" sorrido.
Afferro il cappello ed esco di casa.
Una ventata d'aria gelida mi inchioda sul portico. Istintivamente stringo le braccia intorno al corpo.Chiusa la porta di casa, butto il cappello nello zaino e mi avvio verso la fermata dell'autobus. Dopo un po' mi scordo del freddo. Forse anche questa è questione di abitudine, dopotutto.
Dimenticavo, sono le sette e mezza del mattino e mi sto dirigendo verso la fermata dell'autobus che, per fortuna, non è molto lontana da casa mia.
Arrivata là, mi siedo su una panchina ad aspettare il pullman.
Passano dieci, quindici minuti, ma non c'è ancora traccia del mezzo.
Mi sorge un dubbio. E se l'autobus non arrivasse mai?Mi alzo velocemente. Non posso arrivare in ritardo. NON POSSO.
Mi metto a correre. Mi impegno talmente tanto, che il vento gelido che mi arriva in faccia non ha più effetto, anzi, inizia a diventare piacevole. Percorro varie vie, finché non arrivo davanti al portone della scuola già aperto.
La campanella è già suonata ma ehi, il ritardo lo segnano cinque minuti dopo il suo suono.
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Prendere appunti mi aiuta a mantenere la concentrazione sulla lezione. Non mi perdo neanche una parola della prof di storia, ascoltando attentamente, seduta al secondo banco.
Mi innervosisco quando si zittisce improvvisamente, ma mi trattengo dallo sbuffare. Sicuramente sarà qualcuno che usa il cellulare. Pfff, odio le persone che trasgrediscono le regole.
"Bergum".
Bergum? E da quando ho in classe uno studente che fa così di cognome?
Mi volto, notando un ragazzo nell'ultima fila. Capelli corti e castani, occhi dello stesso colore, guance scavate ... molto carino. Perché non l'ho mai notato prima?
"Se non hai voglia di ascoltare la lezione, puoi anche uscire" dice la prof innervosita.
Alcuni miei compagni ridono dietro di me.
"Louis si è fatto beccare di nuovo con il cellulare".
Mmh ... Louis. No, mai sentito. Che sia nuovo?
Fatto sta che il ragazzo non risponde. Fissa la professoressa con uno sguardo neutro, senza nessuna emozione.
La prof, spazientita da questo suo ignorare, si alza dalla sedia e si avvicina al banco del castano.
"Mi stai ascoltando?".
Lui annuisce, mentre si guarda intorno. Dal suo sguardo mi sembra ... imbarazzato? Be', forse è veramente un ragazzo nuovo.
La prof sospira e torna a sedersi. Riprende la lezione.
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Dovete sapere che io devo fare amicizia con tutti e che il fatto di non aver mai notato un mio compagno di corso mi fa altamente alterare.
All'intervallo mi avvicino al suo banco. Quando mi nota, il presunto Louis mi lancia uno sguardo sconcertato.
Tradotto:'Ti prego vattene, non avvicinarti'.
Appoggio le mani sul suo banco sorridendo.
"Ciao! Mi chiamo Catherine, ma tutti i miei amici mi chiamano Kate. Quando ti sarai presentato, sarai anche tu uno di loro" dico, sorridendo felice.
Lui alza un sopracciglio. Si guarda intorno come per cercare una via di fuga. Non crea nessun contatto visivo con i miei occhi.
"Ora viene la parte in cui tu dici il tuo nome" sorrido.
Finalmente i nostri sguardi si incontrano. Occhi castani con occhi castani.
Mi blocco per un momento. Il cuore batte veloce improvvisamente, mentre il mio corpo non riesce a fare nessun movimento.
Sbatto le palpebre e mi riprendo."Allora?".
Lui si passa una mano sul ciuffo di capelli che gli ricade sulla fronte.
"Louis Bergum".
"Fantastico! Adesso siamo ufficialmente amici!".
Lui ride leggermente. Io sorrido, sicura di essermi fatta un nuovo amico.
"No".
Vai convinta, proprio.
Si alza dalla sedia ed esce dalla classe. Rimango là ferma, ammutolita.
Non mi è mai capitata una cosa del genere, sul serio.
D'altronde non posso piacere a tutti, giusto?
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Invisible {Completata}
RomansMi sembra che voglia rendersi invisibile agli occhi di tutti. Rifiuta relazionarsi con gli altri. Ma perché? --- Tutti i diritti sono riservati a @ilary_tommo Riferimenti a persone realmente esistenti sono puramente casuali --- Iniziata il 9/09/16 c...