Un sogno, solo uno stupidissimo sogno, quello in cui BlackBorn venisse davvero a salvarmi.
Non ha tutti i torti se mi odiasse. L'ho sempre risposto male, da ragazza priva di tatto. Un po' mi...dispiace, ma non sa davvero quando è il momento di smetterla di fare scherzi e giocare.
Mentre sono sommersa da questi pensieri quasi futili, volo via dalla foresta che circonda l'intera prigione.
Da lontano, vicino all'oceano. Vedo una città, abbastanza illuminata, perché ormai il sole sta calando all'orizzonte.
Poso una mano davanti agli occhi per coprirli da quel piccolo fascio di luce raggiante che c'è ancora, la vedo sbiadirsi, la mia mano diventa quasi vetro alla luce. Mi avvolgo nel mantello e volo via il più in fretta possibile.
Ormai scomparso il sole e calata la notte guardo la grande città di cui non conosco ancora il nome dall'alto, lontana da tutti e tutto.
È davvero bella.
Sento le mie ferite pulsare. Non ho ancora preso del tutto le mie forze. Devo riposarmi.
Da qui il mio sguardo viene catturato da una piccola isola non molto distante.
Mi avvicino e vedo una torre tutta di vetro in una forma un po' bizzarra, asprirale. Molte delle finestre della torre sono rotte, e quindi ho il libero passaggio di entrare.
Qui il vento è così forte da far spazzare via anche alcune tende ancora rimaste.
I suoi interni sono ormai distrutti non c'è nulla di intatto. Non ho altra scelta che sedermi a terra.
Mi siedo a terra accanto ad un pilastro lasciando pensolare fuori dalla finestra rotta le gambe a circa millecento metri dal pezzo di terreno rimasto qui giù.
Guardo verso il basso e vedo l'acqua dell'oceano sbattere con tutta la sua forza sugli scogli.
Tolgo il cappuccio dalla mia testa ed un vento fa fluttare nell'aria i miei capelli viola. Faccio un respiro profondo chiudendo gli occhi e poi aprirli di nuovo cacciando via dalla bocca l'anidride carbonica.
Tutto è così piacevole apparte il bruciore delle ferite. Con una mano faccio cicatrizzare le ferite con la magia, ma adesso mi sento più debole di prima.
Poso la testa sul pilastro accanto a me.
"Ravén!" Sento dire dal ragazzo dietro di me che alla mia vista fa cadere la bibita dalle mani rovesciandola a terra.
"Ciao...BJ" dico abbassando la voce quando pronuncio il suo nome.
"Sei...sei viva! Che bello!" Dice abbracciandomi.
"Perché non dovrei esserlo?" Dico confusa.
"Beh, vedi la scuola è crollata tre giorni fa" dice sedendosi affianco a me. "Ti ho cercata da per tutto ma ti stavo dando per dispersa" dice sorridendo con una mano dietro la nuca. "Dov' eri?" Dice dopo diversi secondi di silenzio.
"Che ti importa!" Sputo velenosa.
"Sempre più acida e fredda" dice poggiando il suo busto a terra.
Con la magia prendo la bibita caduta prima e gli verso il liquido rimasto sul fondo sui capelli.
"Ehi!" Dice mettendosi seduto.
"Ora si che è divertente" dico con un ghigno malefico sul viso.
Faccio comparire fra le mia mani un libro per incantesimi per leggere un po'.
"Cosa leggi?" Dice guardando la copertina del libro.
"Un libro d'incantesimi" dico non distogliendo lo sguardo dalle parole.
"Noioso" dice prendendo il libro dalle mie mani e lanciandolo chissà dove sul pavimento"
"BJ!" Dico sentendo un po' di rabbia percorrere il mio corpo.
Mi alzo in piedi per inseguirlo.
"Dai è solo un libro" dice trasformandosi in una gazzella per correre via più veloce di me.
Inizio a volare ma, poco dopo crollo in in terra.
"Ravén!" Grida BlackBorn venendomi in contro.
Si siede a terra e scopre il corpo dal mantello.
"Chi ti ha fatto questo?" Dice con tono duro.
"N-nessuno è tutto okay" dico facendo degli sforzi per mettermi seduta.
"Dimmi chi è stato?" Dice con lo stesso tono duro di prima.
"S-si chi-chiama Kratos" dico tremando un po' il labbro inferiore.
"Prende la gente dotata di poteri rari e forti gli raggira e poi si prende i loro poteri trasferendoli nel suo corpo per sterminare la Terra" dico tutto d'un fiato.
"Perché non dirlo prima?!" Dice guardandomi negli occhi.
"Non volevo che si sapesse in giro e poi potrebbe dare la caccia anche ad altri con i poteri" dico provando a mettermi in piedi.
"Beh ora non può farti del male"
"Invece sì. Mi sta dando la caccia" dico cadendo a terra.
"Ora ha un nemico in più" dice.
"Salta su!" Dice piegandosi di spalle sulle sue ginocchia indicando la schiena."Neanche per sogno" dico fredda.
Lui si gira e ringhia contro come un cane mostrando ancor più di prima il suo canino che spunta dal labbro inferiore.
"Va bene. Solo per questa volta" dico arrendendomi.
Lui mi sorride.
Metto le mani sulle sue spalle per poi allacciarle intorno al suo collo, con fatica metto le gambe attorno ai suoi fianchi, ma siccome non ho molta forza nelle gambe, BJ le mantiene mettendo le sue mani sotto alle mie cosce.
Si alza in piedi andando verso le scale.
"Se inciampi e mi fai cadere giuro che quando io avrò..." non mi da il tempo di finire la frase che inizia a lui a parlare.
"Sì, sì. Bla bla bla" dice copiando la mia voce.
Decido di starmi zitta perché parlare con lui e come parlare con un muro.
Poggio la testa nell'incavo del suo collo sentendo improvvisamente il suo odore, la brezza dell'oceano.
È un profumo così buono e dolce da farmi sentire stanca più di quanto io non lo fossi già.
Inizio a sbattere le palpebre con molta lentezza fino a che non si chiudono definitivamente.
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Ravén. Prigioniera di una Gemma
Adventure[In Revisione] Primo libro della saga Gemmis Lacrimae, storia completata. Sei mai riuscito a vivere nel mondo che ti circonda mostrando le tue debolezze, la tua vera personalità, il tuo vero io... Io non ci riesco, mi nascondo sotto ad un mantello b...