~Capitolo 9~

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Un pensiero fisso nella mia mente dice che è il momento di alzarsi mi fa svegliare per iniziare un altro e monotono giorno da passare.

Scendo dal letto e vedo BlackBorn trasformato in un cane dormire per terra. Almeno si può essere tranquilli quando dorme, solo quando dorme.

Un brezza leggera fa arruffare i miei capelli dando una sensazione di fastidio.

Volo fuori dalla finestra rotta per visitare la nuova città quando mi accorgo che la mia pelle non cambia più colore e non scompare più. Mi fa sentire felice ma allo stesso curiosa di quello che sta accadendo al mio corpo.

Un punto in più a questa giornata che sta andando bene, per adesso.

Atterro su un marciapiede non molto affollato. Alzo la testa e guardo con stupore gli enormi grattacieli che occupano questa città.

Ci sono molti negozi ma nessuna biblioteca dove leggere.

Qualcuno mi spinge da dietro facendomi cadere con il sedere per terra. Mi massaggio la parte dolorante.

"Oh...mi spiace tanto, ragazza. Ravén!" Dice la ragazza davanti a me. Alzo la testa e vedo Laika, la ragazza dai capelli rossi.

"Umh...ciao Laika" dico quasi sottovoce, anche se sono molto sorpresa di vederla qui.

"Che gioia vederti!" Dice abbracciandomi con tutta la forza che ha nelle braccia.

"Laika, per favore. Non respiro" dico senza fiato sentendo le ossa della mie schiena scricchiolare.

"Oh...scusami, colpa mia. Sono giorni che vado in giro di città in città in cerca di una casa" dice con molta tristezza in volto.

Non l'avrei mai detto ma..."Sai io vivo in una torre, se tu volessi venire saresti la benvenuta" dico imbarazzata da me stessa per la frase che ho appena detto.

"Davvero? Che bello! Sei una vera amica Ravén, grazie" dice fluttuando nell'aria.

Un boato molto forte proviene non molto distante da noi. Corro verso il rumore che fa tremare la terra ai miei piedi e già sento le sirene della polizia.

Appena arrivata vedo una nube di fumo alzarsi verso il cielo e una catasta di calcestruzzo, cemento e vetri riempie la strada.

"Ragazzo! Non ti faremo nulla. Vogliamo solo aiutarti" dice un poliziotto.

Mi faccio strada fra la gente e vedo un ragazzo accanto alle macerie con un giubbotto pieno di dinamite.

"NO!" Grida il ragazzo piangendo.

Ma quello è Steven!

"Steven!" Grido per attirare la sua attenzione. Lui mi guarda con un labbro tremolante.

"VA VIA RAVÉN!" Grida ancora più forte.

"Io posso aiutarti" dico avvicinandomi di qualche passo ma un poliziotto mi intima di non oltrepassare la stringa gialla.

"SCAPPA RAVÉN! È UNA TRAPPOLA" Grida piangendo.

Io sgrano gli occhi e ho già capito di chi si tratta.

"Addio Ravén!" Dice con ghigno da maniaco prima di premere il pulsante che attiva la dinamite.

L'area diventa infuocata e tutto sembra diventare di un rosso acceso senza lasciare esseri viventi vivi. Tutti morti in questa zona apparte me.

Vedo il corpo di Laika ancora in piedi davanti a me.

"Tu mi hai salvata?!" Dico coprendomi con il mantello, ma non ne vale la pena, perché è pieno di buchi. Il suo corpo è ancora intatto dopo l'esplosione.

Ravén. Prigioniera di una GemmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora