~Capitolo 28~

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Passeggiamo lungo un marciapiede imbiancato facendo attenzione al ghiaccio.

"Allora...come mai da queste parti?" dice con fare imbarazzato mentre si gratta nervosamente la nuca.

"Ero in biblioteca" dico fredda.

Inizio a sentire più freddo di prima e ciò stimola la pelle a tremare come una foglia.

Ad ogni respiro caldo esso lascia una scia bianca che si propaga verso il cielo, una piccola nube di calore.

"E cosa leggevo di così tanto interessante, anche se per me pare tutto molto noioso" mi punzecchia con il suo gomito sul mio fianco.

"Che ti importa? Hai appena detto che per te i libri sono noiosi" dico acida prima di incrociare le braccia al petto.

"E dai calmati Rae, era per fare un pò di conversazione" fa gli occhi da cucciolo.

"Bhe per me può anche finire qui, questa conversazione" Accellero il passo.

"Che caratterino Rae" tiene il broncio anche lui e incrocia le braccia al petto.

"Hey, ma dové Victor" aggiunge perplesso.

"Probabilmente ha finalmente capito che il suo 'amico' è un vero è proprio idiota" dico irritata mentre alzo gli occhi al cielo.

Per una volta non controbatte ed è qui che mi sento più sollevata.
Ma ciò dura poco, qualcosa mi colpisce la spalla, qualcosa di freddo.

Poi delle risate soffocate.

Mi volto dietro e vedo Blackborn con in mano una palla di neve.

"Black fallo di nuove e ti..." non termino la frase perché me ne lancia un'altra in pieno viso.

Inizia a ridere ed io lo linciò con lo sguardo mentre serro i pugni.

"Ahahah dovresti vedere la tua faccia ahahah" dice tra una risata e l'altra.

Mentre ride con la magia accumulo della neve fino a formare un sfera il triplo delle sue.

Gliela lancio in piena faccia e lui cade a terra senza emettere una parola.

È li disteso a terra sotto cumuli di neve che non si muove.

"BJ smettila di scherzare!" dico pulendomi le mani dalla neve.

Nessuna risposta.

"Black..." mi avvicino di qualche passo, neanche questa volta risponde.

"Black per favore svegliati" gattono sui cumuli di neve dove lui è sommerso.

Scavo con le mani preoccupata.

Accidenti gli avrò fatto davvero male, questa volta.

Vedo sul suo viso spento e inespressivo con la bocca semi chiusa.

"Black..." poso le mani sulle sue guance calde.

In un attimo sono a terra con un peso sul mio corpo che preme.

È Black seduto sul mio ventre.

"Te l'ho fatta Rae dovevi vedere la tua faccia" ride e poi fa un ghigno malizioso.

"Non e stato per niente un bello scherzo!" lo lincio con gli occhi e sbraito.

"Ho fiutato la tua preoccupazione Rae, quindi significa che ti importa di me" fa un ghigno malizioso.

"Non farti strane idee idiota" soingo con le mani sul suo petto per togliermelo da dosso.

"Non scherzare mai col fuoco!" aggiungo guardandolo in malo modo mentre pulisco il mantello dalla neve.

Ravén. Prigioniera di una GemmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora