23. Un invito ufficiale

3.4K 259 18
                                    


Nei giorni successivi Harry si riprese poco a poco e lui e Louis cominciarono a conoscersi e a scambiarsi le prime parole.

Una mattina erano seduti entrambi in giardino a prendere il sole, quando l'imperatore disse:

"Il governatore dell'isola ha organizzato in mio onore un banchetto, questa sera."

"Vai pure, se ti fa piacere" mormorò Harry. "Io io starò qui ad aspettarti."

"Perché non vieni con me?" chiese Louis.

Il riccio sorrise amaramente e sussurrò :

"Davvero vuoi che tutti sparlino di me? Lo so che non ti importa di quello che posso provare io, ma tu ti vergogneresti a morte..."

"Hai una tunica elegante?" ribattè Louis.

Harry annuì e il ragazzo dagli occhi blu inviò uno schiavo ad annunciare al governatore che l'imperatore e suo marito avrebbero presenziato alla cena.

Quando Louis vide il proprio compagno pronto per la serata, non riuscì a trattenere un sospiro di ammirazione.

Harry indossava una tunica verde come i suoi occhi, con i bordi ricamati con perle e le stesse perle erano infilate sapientemente nei suoi ricci.

Non portava né bracciali né anelli, dato che Louis non gli aveva più restituito quello nuziale e lui era invece convinto di averlo perso.

I due uomini arrivarono a casa del governatore e furono accolti in modo sfarzoso ed elegante.

La cena procedette nel migliore dei modi finché il padrone di casa non introdusse un nuovo ospite.

Quando Harry vide di chi si trattava, si sentì morire.

Messalina, coperta da pochi veli, fece il suo ingresso trionfale nella stanza e si posizionò accanto al governatore.

"Questa donna, maestà" disse rivolto a Louis "è la cortigiana più famosa dell'impero ed è una superba ballerina. Le sue doti amatorie sono celebri ovunque, anche se mi dicono che tuo marito sia stato in grado di batterla nel suo campo..."

L'imperatore capì all'istante chi fosse la donna e si sentì ribollire di rabbia.

"Come hai osato portarla qui ed offendere me e mio marito?" sibilò con cattiveria.

Il governatore, ammutolito per lo stupore, mandò via la prostituta e balbettò :

"Mi avevano detto che tu e tuo marito non avevate rapporti....nel senso che ognuno aveva la sua vita...pensavo che gli facesse piacere parlare delle sue conquiste...io chiedo perdono..."

Louis si alzò come una furia e stava per chiamare i soldati della sua scorta per fare arrestare l'uomo, quando Harry gli posò una mano sul braccio e sussurrò :

" Andiamo a casa, lascia perdere...ti prego..."

L'imperatore dopo un istante annuì e, senza salutare nessuno, uscì dalla casa insieme a Harry.

Amoris flamma ( Larry Stylinson) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora