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Alicia

Stiamo cenando tutti insieme, chiacchierando e parlando della giornata.
<<Ragazzi! Come vola il tempo! E' già settembre, fra nemmeno un mese inizierà l'università ...>> realizzò Rachel spiazzata.
<<Beh sorellina mia, non temere, andrà tutto alla grende! E poi, prima del inizio della tua università dovremmo pensare a molte altre cose! Occupiamoci di una cosa alla volta ... >> disse Leroy cercando di rincuorare la sorella, e poi aggiunge <<Domani dobbiamo pitturare le camere e fra qualche giorno arriveranno gli armadi nuovi ...>>
Io e Rudy in merito avevamo le idee chiare! Dopo aver discusso per diverso tempo siamo arrivati alla conclusione che le pareti della nostra stanza sarebbero state grigio chiaro.

La serata è finita bene, ma dato che non si è fatto eccessivamente tardi io e Rudy decidiamo di stare un po' da soli nella stanza del relax. Rudy si distende nel divano dopo aver acceso la playstation ed io mi metto comodamente seduta sul mio pouf preferito a leggere un libro. Si ripeteva sempre questa situazione, negli ultimi giorni, prima di andare a dormire, ormai era diventata un'abitudine.

<<Ti piace così tanto leggere?>> chiede scherzoso Rudy.
<<Leggere? Oh si! E' una delle cose che più amo fare al mondo!>> dico con aria affascinata.
<<Sì vede!>> dice guardandomi intensamente negl'occhi, come se volesse saperne di più
<<Perché?>> chiedo un po' perplessa
<<Sei stata lì a leggere quel libro per tutta la durata di un'intera partita! Non mi hai nemmeno degnato di uno sgurdo!>> mi risponde lui, fingendosi offeso.
<<Potrei dirti la stessa cosa: Sei stato a giocare tutto il tempo che io ho occupato per leggere!>> dico scoppiando a ridere, mentre mi alzo per andare a riposizionare il libro nella libreria. Improvvisamente sento Rudy che, con una mano, mi prende la vita e, con l'altra, mi posiziona una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi giro e lo vedo lì, fermo, che si tormenta il labbro e mi fissa.
<<Hey! Che c'è?!>> chiedo un po' sorpresa dalla situazione.
<<Nulla, sei bellissima!>> dice con nonchalance, alzando leggermente l'angolo della bocca e facendomi intravedere una di quelle fossette che amo tanto. Io, ovviamente, arrossisco e faccio un ridolino nervoso, non so cosa fare e non capisco se questo suo complimento mi piaccia oppure mi dia fastidio.
<<Ti faccio ancora quest'effetto?>> chiede Rudy sorpreso
<< ...Sì ...>> rispondo timidamente io, mentre li mi abbraccia.
Percepisco che questo abbraccio è diverso dagl'altri, sento Rudy un sacco preso, mentre io mi sento distaccata rispetto alle volte scorse ed, ovviamente, mi torna in mente l'abbraccio di Andrea.
Ma che mi sta accadendo? Perché non sento quasi più nulla quando il ragazzo che m'ama da morire mi abbraccia? E perché ogni volta succede la stessa cosa? ... Penso ad Andrea?
Mi stacco da lui e sussurro <<Scusa ...>> per poi correre in camera, cercare la chiave e chiudermi dentro.
Ho una voglia pazzesca di piangere, ma non faccio nemmeno a tempo a pensarlo che sento una lacrima percorrermi la guancia. Mi siedo a terra con la testa fra le mani e la schiena appoggiata alla porta, sento la porta tremare a causa dei pugni che Rudy le tira. So che vuole entrare e capire cosa mi sta succedendo, ma ora ho solo bisogno di stare sola: io, i miei pensieri ed un pesantissimo senso di colpa, mi sento il cuore pesante, ma allo stesso tempo mi sento completamente vuota.
Prendo una penna, quel fottutissimo quaderno, le cuffiette e il mio amato telefono. Collego le cuffiette al telefono e metto la riproduzione casuale. Parte "Solamente unico", una canzone rap che ho scoperto da poco e che mi fa un sacco riflettere sui valori umani e della vita. Prendo in mano il mio quaderno segreto, lo apro lentamente e con molta delicatezza, come quando devi fare attenzione a non rompere qualcosa di molto delicato. Quel quaderno da qualche tempo è la mia salvezza, lo apro solo quando ho bisogno di capire i miei pensieri, la mia anima, lo tiro fuori solo quando ho bisogno di capire le mie emozioni, cosa provo. Per me è davvero importante e, proprio per questo, sanno della sua esistenza solo Michael e Celeste,
Voi direte <<Ma è solo un quaderno con qualche cosa scritta da un'adolescente ...>>, invece per me, aprire quel quaderno è come rivivere ogni momento della mia vita, bello o brutto. Sopra quel quaderno c'ho pianto, sorriso, sofferto e non tutti meritano di conoscermi così a fondo.
Lo apro e sulla prima facciata c'è solamente il mio nome, circondato da mille fiorellini rosa e gialli, giro quella prima pagina e trovo una pagina completamente scritta, il titolo è "IO". Mi ricordo bene quando ho scritto questa cosa, avevo 15/16 anni ed il mio primo fidanzatino mi aveva lasciata. All'epoca non sapevo cosa volesse dire "amare", ma io ero convinta di farlo e per questo stavo veramente malissimo.
Continuo a sfogliarlo e rivivere i momenti più importanti della mia vita e, nel primo foglio libero, comincio a scrivere tutto ciò che mi passa per la testa in questo momento, tutte le mie emozioni, sensazioni, tutti i miei pensieri.

CHANGES-Come stravolgersi la vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora