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Alicia

E' passato ormai qualche giorno dal nostro ritorno a Milano ed alla nostra "normalità".
Devo dire che il fatto di "staccare per un po' la spina" mi è servito veramente tanto. I primi giorni a Miami li ho passati sola, riflettendo su me stessa, su chi stavo diventando e, sinceramente, non mi riconoscevo. Stavo diventando l'esatto contrario di ciò che volevo diventare e, per di più, facendo così, stavo cominciando a perdere le persone che più amavo. Mi ero avvicinata a persone che non mi volevano realmente bene, ma ne ne sono resa conto troppo tardi, ormai mi avevano già manovrata come volevano loro e, quando me ne sono resa conto mi sono sentita un vero e proprio schifo. Uno schifo per aver dato ascolto a chi non se lo meritava, uno schifo per aver trascurato il mio rapporto con Rudy, uno schifo per aver mandato in frantumi la mia amicizia con Celeste, un schifo per aver spezzato il sogno di Rachel, uno schifo per non essere stata me stessa al cento per cento con tutti i miei "coinquilini". Quei giorni passati sola mi hanno convito a dover tornare quella di una volta, più forte di prima e più determinata che mai.

E' il mattino del 31 dicembre, questa sera avevamo organizzato di partire qualche giorno e stare in un charlet in montagna, fra la neve , con le persone a cui teniamo di più, per festeggiare la fine di quest'anno fantastico e l'inizio di un altro anno che, speravamo, fosse ancora migliore. Voglio ringraziare i miei amici per aver sempre creduto in me e non avermi mai lasciata sola nel momento del bisogno, ma non so cosa farli come regalo. Ho intenzione di fare qualcosa di mio, mio davvero, qualcosa che fa vedere la vera Alicia, senza maschere o barriere, un qualcosa di originale ed unico. Dopo averci pensato per una manciata di minuti ho deciso di scrivere qualcosa ad ognuno di loro e di darglielo poco prima dello scoccare della mezzanotte. Un pensiero semplice, ma sentito, dal profondo del mio cuore. Lo dovevo ad ognuno di loro.
Proprio appena avevo finito di scrivere questi ringraziamenti, sentii bussare alla porta ...
<<Avanti!>> rispondo con noncuranza
Si apre la porta e vedo Celeste che subito mi chiede <<Ali, tu sai come vestirti sta sera!?... Dimmi di no, ti prego!>>
Oh, caspita! Non avevo nemmeno minimamente pensato all'abbigliamento per questa sera!
<<Cele! Grazie! Mi hai salvata! No, non c'ho proprio pensato ... Come sai, in questo periodo, sono stata abbastanza impegnata!>> le dico sincera tutta d'un fiato mentre apro l'armadio.
<<Grazie a Dio! Non sono solo io l'unica scema a non averci pensato!>> mi dice mentre io metto sottosopra l'armadio per trovare qualcosa di decente da mettere in valigia per sta sera. Dopo qualche secondo di silenzio Celeste dice <<Ali! Fermati un attimo!>> io, dopo aver fatto ciò che lei voleva, mi volto a guardala, ha la sua faccia furba, di quando le viene un'idea fantastica.
<<Ma se tipo facessimo come ai vecchi tempi!?>> mi chiede Celeste con la luce negl'occhi e l'indice davanti le labbra. Faceva sempre questo gesto quando doveva chiedermi qualcosa di bello, fin da quando eravamo piccole.
<<Shopping!?>> le chiedo furba.
<<Siiiiiii!>> mi risponde lei saltellando sul posto.
<<Affare fatto!>> le dico infilandomi le scarpe e prendendo lo zainetto al volo.

Siamo appena scese dalla metro e ci avviamo verso la nostra via preferita qui a Milano, una via piena zeppa di negozio. Dal tronde Milano è piena di negozi ovunque, ma quella via era la nostra via!
<<Tu avevi già in mente qualcosa da mettere o in che posti andare!?>> mi chiede guardandosi intorno.
<<Beh, sinceramente ... speravo di passarli tutti!>> rispondo scoppiando a ridere subito dopo di lei.
<<Beh, sono d'accordo, andiamo!>> mi dice mentre mi prende a braccetto e mi trascina dentro un negozio a caso.
Era così bello uscire con lei dopo così tanto tempo e sentire che le cose non erano cambiate. Io e lei non siamo mai state senza parlarci per così tanto tempo, ma, solo ora, mi rendo conto che, questa nostra "distanza", ci è servita per rafforzare ancora di più il mio legame. Mi rendo anche conto del fatto che in realtà, questa nostra "distanza" non è mai esistita perché, a prescindere dall'orgoglio e tutto, noi c'eravamo sempre l'una per l'altra, se lei stava male, di conseguenza stavo male anch'io e viceversa.
<<Celesteeee! Per me questo ti starebbe da dio!>> le dico indicando un abito nero, lungo fino a metà coscia, con uno scollo a V intrecciato. Lei lo guarda <<Lo amo da morire Ali! Grazie!>> dice prendendolo in mano.
<<Beh, nulla, ma, dobbiamo continuare a cercare!>>

Dopo varie ore passate fra un negozio ed un altro, abbiamo trovato il nostro vestito per questa sera ... e non solo ... infatti, oltre all'outfit per sta sera, abbiamo preso molte altre cosucce per la vita di tutti i giorni!
Io ho optato per una canotta nera trasparente nella parte del decolté sopra la quale metterò un cardigan pesante rosso bordeux, una gonna a vita alta nera che mi arrivava fino a metà coscia, le parigine ed un paio di stivaletti col tacco. Celeste, invece, ha scelto, per l'abito che le avevo consigliato io, delle calze fine nere, una giacca scozzese sui toni del grigio ed un paio di scarpe nere in stile creeper.

Siamo appena tornate a casa e abbiamo trovato i nostri amici tutti riuniti in salotto con le loro valigie. Rudy, appena mi vede, viene a salutarmi dandomi un dolce bacio sulle labbra <<Com'è andata?>> mi chiede subito dopo.
<<Benissimo!>> dico muovendo le borse piene di vestiti che tengo in mano.
<<Immaginavo che non vi limitavate a comprare gli abbinamenti per questa sera ... >> dice sorridendomi e scuotendo leggermente la testa, mentre io lo guardo stranita.
<< Abbinamenti!? Rudy! Si dice "outfit!>> dico scoppiando a ridere subito dopo di lui.
<<Sono proprio un disastro!>> dice stringendomi a se.
<<Ed io ti amo anche per questo!>> gli rispondo prendendogli il viso fra le mani e posando le mie labbra sulle sue. A questo mio gesto lui sorride e continua a baciarmi.
<<Dai piccioncini, staccatevi che partiamo!>> dice scherzoso Dylan rivolgendosi a noi.
Quando usciamo troviamo Mia, Emma, Mattia ed alcuni compagni di calcio di Dylan e Scott, che ci aspettano. Mia appena mi vede, mi corre incontro e mi salta in braccio. Durante queste vacanze mi è mancata un sacco e sono felicissima che si sia unita a noi per festeggiare il capodanno! Lei è una di quelle persone che, da quando sono qui a Milano, mi hanno aiutata moltissimo.
Subito dopo aver abbracciato Mia, abbraccio anche Emma. Con Emma avevo meno confidenza che con Mia, ma anche lei è spesso stata presente nei momenti migliori passati a Milano.

Appena arriviamo nel nostro charlet decidiamo di sistemare le nostre valige nelle camere al piano superiore . Appena io e Rudy abbiamo finito di sistemare le nostre cose nella nostra stanza temporanea, ci dirigiamo al piano di sotto, dove troviamo già gran parte del gruppo.

Dopo la cena decidiamo di stare un po' tranquilli,quindi, accendiamo la radio, mettiamo una musica lenta come sottofondo ecominciamo a parlare del più e del meno. I ragazzi sono un po' sparsidappertutto, un po' sono seduti nel divano che parlano, certi sono al piano disopra a giocare con i videogiochi, mentre io sparecchio la tavola. Mentre stoappoggiando i piatti nel lavello sento due mani cingermi la vita e dei bacileggeri sul collo.
<<Hey! Che ci fai qui? Pensavo stessi giocando al piano di sopra!>>dissi sorpresa di vedere Rudy
<<No, voglio stare un po' con te!>> dice facendomi girare verso dilui e facendo toccare il mio petto col suo. Mi accarezza una guancia colpollice e sta per un po' a guardarmi ... Non mi aveva mai guardata in quel modo,ma, devo ammettere che non mi dispiace affatto.
<<Sono davvero felice ...>> dice piano, sussurrando.
<<Perché?>> gli chiedo arricciandomi una ciocca dei suoi capellisul dito
<<Perché le cose si sono sistemate, perché sei tornata a parlare con mi asorella,perché sei tornata ad essere una di noi ...>> ma prima che potesse terminareio dissi un velo offesa << ... Sono sempre stata una di voi!>>. Luisenza badare alla mia affermazione, mi strinse a se e continuò il suo discorso<< ... perché sei tornata ad amarmi ...>> concluse baciandomi. Un baciodolce, delicato, ma pieno di gioia. Avevo così voglia di sentirlo nuovamentevicino a me. Lui cominciò a spingersi contro di me e sentì la sua intimitàindurirsi leggermente. A questo suo contatto mi venne, automaticamente dasorridere, mi faceva piacere sapere che gli facevo ancora quest'effetto. Mistaccai da lui e, mettendogli le braccia al collo e facendo unire le nostrefronti, gli dissi <<... Non ho smesso per un solo secondo di amarti...>>
Alle mie parole i suoi occhi si illuminarono e mi baciò lentamente con molta piùintensità di prima.
<<Scusate innamorati, non vorrei interrompere questi amoreggiamenti, maci stiamo riunendo tutti in salotto, per essere pronti a brindare ...>>
Possibile che ogni volta che io e Rudy ciappartiamo i nostri fratelli vengono ad interromperci!?
Diventai tutta rossa e, di malavoglia, presi Rudy per mano ed andammo in salottocon tutti gli altri.
Dati a loro i miei "pensierini" e dopo aver ricevuto un sacco di ringraziamentiper quel mio pensiero, mancava solo un minuto a mezzanotte e così cominciammo afare il countdown ...
...60...59...58...
...3...2... Drin, drin,drin, cominciò asquillare il mio telefono, guardai lo schermo, dove lampeggiava: Mamma, così chiamai anche Michael e ciallontanammo dagl'altri, che intanto si stavano scambiando gli auguri di buonanno.
Appena risposi, misi in vivavoce e sentivo solo dei singhiozzi ... Io e Michaelci guardammo preoccupati e, fortunatamente, mio fratello, prese coraggio edisse <<Mamma, tutto bene!?>>
Dall'altro capo del telefono sentimmo mamma fare un grande respiro e dire<<Papà ... pa ... pà ... è morto ...>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2018 ⏰

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