Dakota's pov.
E le riprese del venerdì sono finite. Finalmente ho un intero weekend per fare ciò che voglio. Vorrei chiedere a Jamie se questo weekend è quello in cui andrà a vedere le bambine o meno, mi piacerebbe raggiungerlo, ma da ieri ci sentiamo solo per messaggi ed è molto freddo nei miei confronti. Voglio capire cos'ha, se è successo qualcosa... Ma non posso farlo se non lo guardo negli occhi. Improvvisamente, mentre sto continuando le mie letture sulla gravidanza, mi arriva una chiamata di Blake.
« Hey bello, come va? »
« Dakota, abbiamo un problema. » dice, facendomi venire un dannato infarto.
« Cosa? Ma che dici? » chiedo, confusa.
« Jamie... Ascolta io gli ho chiesto di non dirti niente, è tutta colpa mia. Mi dispiace. » balbetta. Ma che succede?
« Blake cosa stai dicendo? » chiedo, con la voce che mi trema.
« Siamo alla centrale di polizia. Penso che ci sia bisogno che tu venga a Los Angeles al più presto. So che non potresti viaggiare, ma penso che sia meglio così, Dakota. Non te lo chiederei se non fosse grave... E urgente. »
Oh mio Dio.
« Cristo! Blake, Jamie sta bene? » La paura prende il sopravvento. In men che non si dica mi sto già infilando le scarpe.
« Fisicamente si.. Davvero, mi dispiace, io non so cosa fare.... »
« Sto arrivando, Blake... Prendo il primo volo. Andrà tutto bene. » Dico per tranquillizzare lui, e me stessa. Attacco e chiamo Olivia, dicendole che sto partendo per Los Angeles.
💞💞
Una volta atterrata, prendo un taxi e mi faccio portare alla centrale. Non faccio altro che tremare da quando Blake mi ha chiamata, e so che deve essergli costato molto. Non ho idea di cosa sia accaduto, e ho tanta paura. Ma devo tranquillizzarmi, perché so che sta bene, almeno fisicamente.
« Siamo arrivati... » mormora il tassista, scuotendomi dai miei pensieri. Io annuisco e lo pago, poi scendo dall'auto. Mi sento mille volte peggio di quando sono arrivata a Londra il giorno del suo divorzio. Stessa valigia tra le mani e stessa paura. Spero solo che non si tratti di niente di grave. Chiedo subito informazioni, dicendo chi sono e dopo qualche minuto mi portano da Blake, che sta seduto in corridoio, tormentandosi le unghie. Mi viene incontro, abbracciandomi.
« Scusami se ti ho fatto preoccupare.. » sospira, tra i miei capelli.
« Blake, che succede? Dov'è Jamie? » gli chiedo, svincolandosi dal suo abbraccio.
« Vieni.. » mi guida verso una stanza più piccola. Finalmente vedo Jamie, è seduto al lato opposto di una scrivania e muove nervosamente la gamba, mentre si strofina la barba. Ha lo sguardo basso, ma quando alza gli occhi verso di me leggo la totale sorpresa nei suoi occhi.
« Lei non dovrebbe essere qui... » sospira, passandosi una mano tra i capelli.
E dove dovrei essere?
Sembra distrutto, ferito... E io non ho idea di cosa lo abbia reso così. Non appena sposto lo sguardo noto che dall'altro lato della stanza c'è Matt, appoggiato a una parete. Ma che ci fanno qui insieme?
« Okay, qualcuno mi spiega cosa sta accadendo? » chiedo all'agente, ma Blake lo precede, appartandosi con me. « Blake, mi spieghi cosa è successo? » chiedo, spazientita. Ho bisogno di capire, altrimenti impazzirò.
« Jamie e Matt hanno messo su una rissa e qualcuno ha chiamato gli agenti. Li tengono qui ancora per poco... » mi spiega.
« Una rissa? » guardo Jamie, che sembra non essersi fatto niente. Nemmeno Matt sembra essersi fatto niente. « Ma perché? »
« Questo non posso dirtelo io. Comunque abbiamo risolto la situazione senza fare ulteriori danni.. Per fortuna. » dice. Cosa può averli spinti a prendersi a pugni? Cosa è successo?
« È successo qualcosa tra loro due? »
« Si, ma non ne parliamo adesso.. Te lo dirà Jamie. Li lasceranno andare non appena avranno finito con le carte. Li tengono qui da ore, Dio mio... » Si strofina il viso, si vede che non dorme da molto.
« Mi dispiace che tu sia stato coinvolto. »
« Volevo solo aiutare Jamie. » Scrolla le spalle. Io annuisco, poi vado verso Jamie, sedendomi accanto a lui, che non si smuove dalla sua posizione. Mi guarda nemmeno in faccia, e io resto in silenzio accanto a lui, con Matt di fronte che ride orgoglioso. C'entra lui di sicuro... Ma cosa può far fatto per far reagire Jamie? Lui non reagisce mai usando la violenza, quindi non so cosa pensare.
💞💞
« Tutto a posto, potete andare... » annuncia l'agente, chiedendo a Jamie e Matt di firmare alcune carte. Ormai è mattina, quindi non penso che quando usciremo qui troveremo i fotografi. Non a quest'ora. Matt continua a ridere per tutto il tempo senza un motivo specifico, solo per infastidirmi, ma sono troppo concentrata su Jamie per occuparmene. Resta in silenzio per tutto il tempo, e io al suo fianco. Mentre attraversiamo il corridoio, Blake chiama Jamie in disparte, quindi io vado verso Matt per dirgliene quattro.
« Ehi bellezza... » mormora, prima che io lo spinga verso il muro usando tutta la forza che ho.
« Cos'hai fatto, eh? »
« Niente... » ride « Ho solo fatto qualche chiacchierata con il tuo ragazzo, che però non ha apprezzato la mia sincerità e ha del rancore verso di me. »
« Non me le bevo. Devi aver fatto qualcosa di grave per spingerlo a reagire così, lui non fa così. » Dico. Lui scrolla le spalle.
« Chiedilo a lui, cosa darei per vedervi nelle prossime ore... » sorride nuovamente. Non riesco quasi a fermare me stessa dal tirargli uno schiaffo, ma lo faccio non appena Jamie arriva al mio fianco, squadrando con aria preoccupata prima Matt e poi me.
« Andiamo? » mi chiede, senza guardarmi in faccia. Io annuisco e lo seguo. Vorrei prendergli la mano, ma non so come la prenderebbe, quindi sto ferma.
« No, guido io... » dico, quando sta per entrare in auto. Jamie sospira e va a mettersi al mio posto. Dobbiamo assolutamente parlare appena saremo a casa, e ora ho qualche minuto per pensare a cosa dire. Ho una bruttissima sensazione al riguardo, e sono super spaventata per ciò che Matt si sarà inventato.
💞💞
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Damie • We'll never be worlds apart II.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Sequel di 'We'll never be w...