Capitolo 13.

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Dakota's pov.

« Mi dispiace di aver complicato le cose. » mormora, baciandomi i capelli. Io mi rannicchio ancora più stretta al suo petto.

Sia benedetto quel grembiule...

« Non te ne faccio una colpa. So che è difficile, ma lo è anche per me... Insomma, ho una vita dentro di me e non ho idea di come affrontare tutto questo, il fatto che siamo usciti allo scoperto, i nostri prossimi progetti... »

« Dobbiamo fare un passo alla volta, come abbiamo sempre fatto... » mi accarezza i capelli. « È tutto così nuovo, ma ho capito che hai ragione, affondarlo da soli sarà ancora più difficile, quindi dobbiamo rimanere uniti. Okay? Io non posso farcela senza di te... » Alzo il viso e annuisco, prima di baciarlo.

« Sono contenta che tu l'abbia capito, finalmente. » sorrido compiaciuta. Lui mi accarezza la punta del naso.

« A proposito dei nuovi progetti... Cosa hai intenzione di fare? » mi chiede. Io sospiro.

« Non lo so.. Il prossimo sarà in Italia, non so se sia una buona idea.. Ma la verità è che non mi va di rimanere da sola per tutto quel periodo, sono incinta e non so cosa mi sta succedendo o cosa sia sbagliato fare. » mormoro. Posso a malapena capirci qualcosa se lui è con me, ma non penso di poterla affrontare da sola.

« Questo si può risolvere. Mio padre conosce qualche medico qui a Los Angeles, magari anche tua madre... Possiamo andare quando vuoi. Ma per prima cosa devi dirlo ad Olivia, in modo da capire se è possibile fare qualcosa. » mi dice. Io annuisco. Lui prende il cellulare, allungando il braccio muscoloso verso il comodino e stringendomi con l'altro. « Gli scrivo adesso. »

« Cosa? Adesso? » Faccio una smorfia.

« Si, perché? » scrolla le spalle.

« Perché sei nudo a letto con me e stai per scrivere un messaggio a tuo padre. È.... Strano. » Ridacchio.

« Abbiamo fatto sesso con me che avevo un grembiule addosso.. Credo che quello sia più strano. » ribatte lui, ridendo.

« Abbiamo fatto cose più strane. » Alzo un sopracciglio.

« Oh, si.. Decisamente. » mi bacia. Piano piano il bacio diventa più urgente e passionale, così butta il cellulare sul cuscino e si sistema sopra di me, con le braccia ai lati della mia testa. Io allaccio nuovamente le gambe attorno alle sue, per avvicinarlo di più a me.

« Beh... Se proprio dobbiamo trovare un aspetto positivo pensa al fatto che con le bambine in casa non avremmo avuto tutta questa libertà..  » cerco di sdrammatizzare. Lui alza la testa di scatto.

« Parlando di cose strane e inappropriate. » alza gli occhi al cielo.

« Inappropriate? Ti ricordo che il tuo terzo figlio è dentro di me e che anche tu lo eri fino a cinque minuti fa. » Lo prendo in giro, ridacchiando. Lui fa una smorfia di disgusto.

« Mi hai appena convinto ad andare in astinenza finché non sarà nato.  » dice.

« No, no... » mi lamento e lui si allontana per davvero. Io lo tiro per il braccio e quasi mi cade addosso, ma riesce a tenersi sulle braccia. « Stai qui. » sussurro e lo bacio.

🍋🍋

« Allora, come la sta prendendo il mondo? » gli chiedo, abbracciandolo da dietro. Sta controllando sul cellulare il parere delle gente riguardo la nostra uscita allo scoperto.

« I nostri geni hanno fatto davvero un ottimo lavoro, c'è tutto nei dettagli.. Dubito che qualcuno riuscirà a stravolgerla. » si passa una mano tra i capelli. Non capisco che sia sollevato o in ansia.

« Ma parlano anche della gravidanza? »

« No. Ho chiesto di omettere questo particolare. Lasciamo che lo scoprano quando andrai in giro con un meraviglioso pancione. » mi sorride, e chissà perché mi sembra di vedere una punta d'orgoglio nei suoi occhi.

« In questo momento scapperei volentieri in Italia, allora... » mormoro, mentre lui scorre le notifiche.

« Una fuga romantica? » sorride, e poi avvolge un braccio attorno al mio collo.

« Magari... » sospiro.

« Ah, indovina? Domani abbiamo il primo appuntamento con la ginecologa che ci ha consigliato mio padre, quindi ti consiglio davvero di chiamare Olivia e chiederle di fare chiarezza sulla situazione. » mi dice.

« Hai ragione... È meglio. » rispondo « Spero solo che la sicurezza riesca a tenere lontani i fotografi. Sarebbe orrendo se ce li trovassimo fuori casa ogni volta che usciamo. »

« Si.. Lo spero anche io. Ho già dato disposizioni a riguardo. » mi sorride.

« Il mio cavaliere protettivo.. » sorrido a mia volta, e lui mi stringe più forte a sè.

« Esattamente. » mi bacia la punta del naso.

« Devi farti la barba. » alzo gli occhi al cielo.

« Devo tenerla così per il prossimo film. »

« Uffa! » alzo nuovamente gli occhi al cielo.

« Il mio personaggio sarebbe davvero infastidito dal tuo comportamento. » dice con tono serio.

« E tu cos'hai intenzione di fare a riguardo? »

« Non pensarci, Johnson. So che hai dei giochi del genere da qualche parte. Non userò mai più niente del genere, mai più. »

« Sarebbe stato divertente. » scrollo le spalle.

« Chiama Olivia! » mi dice, prima di prendermi il viso tra le mani e baciarmi. Volta le spalle ed esce dalla cucina, lasciandomi sola.

Okay, è il momento di fare qualche telefonata.

💞💞

Damie • We'll never be worlds apart II. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora