Damie • We'll never be worlds apart II.

Capitolo 44.

Dakota's pov.

« Jamie... Tutto questo è fantastico, davvero, non so che dire! » lo abbraccio forte, perché voglio che sappia quanto tengo a lui e quanto mi renda felice.

« Spero solo di aver fatto tutto bene, insomma.... » si muove velocemente.

« Che ti prende? Sei stranissimo... Hai qualcosa da confessare? » lo prendo in giro. Si muove davvero in modo strano, come se avesse paura di sbagliare, come se fosse incerto su qualcosa.

« Cosa? No! No... » si passa una mano tra i capelli. « Sono solo agitato... »

« Questo lo vedo, e mi chiedo perché... Insomma, è tutto perfetto. » gli mostro questo meraviglioso tavolo, curato nei minimi dettagli, con tutto l'amore del mondo. « È tutto bellissimo, davvero... » Davvero non capisco cosa lo turba.

« Sediamoci adesso... » dice, sospirando, e mentre va verso la sua sedia, quasi inciampa nella tovaglia.

« No, Jamie, dai... » gli afferro il braccio. Odio non sapere cosa lo turba. « Dimmi cosa c'è che non va, per favore, non voglio diventare matta... » Lui mi guarda e sospira, poi si mette una mano in tasca.

« Stavo solo... Stavo solo cercando il modo giusto per darti questo... » Dalla sua tasca tira fuori una scatolina nera e morbida.

OH MIO DIO.

« Oh, Dio.. » mi porto una mano alla bocca, totalmente sorpresa. « Jamie.... »

« Sono un disastro.... » abbassa il viso, sorridendo. Ora mi dispiace per aver insistito, ma non sapevo che si trattasse di questo. Mi sento tremare le gambe..

Sta succedendo davvero!

« Jamie... Io... Oh mio Dio, non ne avevo idea! Io... Non so cosa dire! » mormoro.

« Beh, sinceramente nemmeno io.. » ammette, sorridendo. « Però posso provare a dire qualcosa... » mi dice.

« Ho bisogno di sedermi. » riesco a dire, con il cuore che mi martella nel petto. Quando mi siedo, lui si inginocchia davanti a me e mi prende la mano. Già adesso sento che sto per piangere.

« Dakota Mayi Johnson.... Ugh, no! Ho iniziato in modo troppo classico, dannazione! » si lamenta, scuotendo la testa. « Beh, non sarà una di quelle proposte romantiche dove troverai la scritta in cielo o tramite un piccione viaggiatore, non ho queste capacità... Non so nemmeno esprimere bene quello che provo davvero, perché lo sto imparando ogni giorno grazie a te... » sospira « È strano come tu possa vere tutto così chiaro nella mente e poi non più... Insomma, volevo fare uno di questi discorsi romantici e cazzate varie... Però mi rendo conto di non esserne in grado. Io preferisco esserci per te in ogni momento della nostra vita, ogni volta che mi vorrai, e anche quando non mi vorrai. Voglio usare le parole per confortarti, per farti sentire quanto ti amo, ogni giorno di più, per dirti quanto stai sbagliando e per far sì che tu lo dica a me. Voglio che tu mi stia accanto, che mi sostenga come mia compagna per la vita, come farò io con te... Voglio entrare in una stanza e poterti vantare come 'mia moglie', e voglio che tutti muoiano d'invidia, perché solo io ho avuto ciò che tutti volevano e che hanno cercato di portarmi via. Non posso prometterti che non ti farò mai del male o che non soffrirai mai a causa mia, ma posso giurarti che ti amerò ogni giorno della mia vita, e che mi prenderò cura di e del nostro bambino... Probabilmente non mi credi, perché sai che ho già fatto promesse del genere in passato, che non sono riuscito a mantenere, ma adesso posso assicurarti che sarà così... Perché io aspettavo te, ti aspettavo e nemmeno lo immaginavo. Ti ho aspettata così tanto... » gli accarezzo il viso, mentre ormai il mio è pieno di lacrime. « Adesso sento che sarà così... Perciò credimi quando ti dico che ti amerò per tutta la vita. »

« Oh. Jamie.... Ti amo così tanto. »

« Shhh... Mi stava uscendo un bel discorso. » ride « Fammi finire. » Apre la scatoletta, rivelando il grosso anello.. È bellissimo. « Non è quello di mia madre, che avrei voluto darti, ma questo è nostro... Mio e tuo. » Lo tira fuori e mi prende la mano, sospira e mi guarda negli occhi. « Dakota Johnson, mi concederesti lo straordinario onore di diventare mia moglie? »

« Oh mio Dio.... » È l'unica cosa che riesco a dire. « Jamie... »

« Dimmi che quello è un sì perché qui sto andando nel panico, grazie.. » ride nervosamente. Scendo dalla sedia e mi inginocchio davanti a lui, per essere al suo livello. Gli prendo dolcemente il viso tra le mani e lo guardo con tutto l'amore di cui sono capace.

« Si... È decisamente un si. » ridacchio, mentre le lacrime continuano a scorrermi sulle guance. Lui mi sorride.

« Grazie a Dio.. Sarebbe stato imbarazzante se tu avessi detto di no, perché insomma.. Alla fine non ne abbiamo mai parlato e... » Lo interrompo.

« La smetti di essere così logorroico e mi metti quel fottuto anello al dito? » mi lamento, ridendo.

« Si, si.. Hai ragione. » ride, buttando la testa all'indietro. Poi mi infila l'anello e un brivido mi percorre la schiena. Gli butto le braccia al collo e lo bacio. Lui mi stringe la schiena con forza. Le mia lacrime incontrano il suo viso, e ci baciamo tra una risata e l'altra. Non mi sembra vero che tutto questo stia accadendo davvero. Mi sembra di vivere in un sogno... Lui è tutto ciò che ho sempre voluto.

« Ti amo, Jamie Dornan. » riesco a dire.

« Ti amo anche io... » mi sorride, poi mi solleva e mi porta in braccio sul divano. Io scalcio via i tacchi e mi distendo, accogliendolo sopra di me. Mette le braccia ai lati della mia testa e la sua bocca mi bacia il collo, il solco tra i seni... Inarco istintivamente la schiena contro di lui. Amo quest'uomo... Con una forza, un'energia che non ho mai provato nella mia vita. Credevo di sapere cosa fosse l'amore, ma poi ho incontrato lui e ho capito di non sapere niente. Lui pensa che sia stata io ad insegnargli tutto, ma non ha idea di quante cose insegna lui a me ogni giorno.

« Aspetta... » mormoro. Si stacca da me, con le labbra rosa e gonfie per il nostro bacio. « Non voglio sposarmi con il pancione. » ridacchio.

« Ci stai ripensando, Johnson? » lui ride, affondando la testa nell'incavo del mio collo.

« No. E non mi va di aspettare. » continuo.

« Cosa stai dicendo? » mi chiede, confuso.

« Che voglio sposarti adesso. Stanotte. » dico, cogliendolo di sorpresa.

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