Dakota's pov.
Questa mattina mi sono alzata prima di Jamie, per via della nausea, che non vuole proprio abbandonarmi. Per fortuna lui non si è svegliato, quindi una volta che mi sento meglio, decido di tornare a letto con lui. Mi rannicchio contro il suo petto, avvolgo le braccia intorno ai suoi fianchi e alzo le coperte fin sopra la mia testa. Lui si muove contro di me.
Oh, no...
« Ehi... Non riesci a dormire? » mi accarezza la testa un braccio e mi stringe a sè con l'altro. Adoro la voce roca che ha quando mi parla al mattino presto. Non apre gli occhi, probabilmente perché sta morendo di sonno.
« Mi sono svegliata per la nausea. » mi lamento « Ho dormito poco... »
« Mi dispiace. Posso fare qualcosa? » mi chiede, stringendomi sempre più forte a sè.
È così caldo.
« Uhm... Abbracciarmi. » mormoro. Percepisco il suo sorriso.
« Questo sempre.... » risponde, baciandomi i capelli. « Fuori piove. » dice. Alzo lo sguardo verso la finestra della camera da letto.
« È bello stare a letto quando piove, no? È romantico... » scrollo le spalle.
« Io non ho nessun problema a rimanere qui per tutto il giorno, anche perché non abbiamo altri impegni, giusto? » mi bacia nuovamente la testa.
« No, nessun impegno.... » sorrido.
« Di recente non facciamo altro che battezzare letti, hai notato? » Io ridacchio.
« E divani, docce, tavoli... » continuo per lui. « Oh, beh.. Io ricomincerei anche subito, ma non penso che il mio stomaco sia così d'accordo con me. » dico. Lui alza la testa, poi mi scopre la pancia, accarezzandomi il ventre. Adoro il modo in cui lo fa, lo sguardo con cui guarda ciò che abbiamo creato. Uno sguardo pieno di amore. Il più bello che abbia mai visto.
« Mi sento un po' in colpa... » dice.
« Jamie, le rivedrai la prossima settimana. Il tempo passa velocemente. Non l'hai deciso tu, sono gli accordi... » Non mi va che si senta in colpa per causa mia. Odio vederlo soffrire, e so benissimo quanto gli mancano le sue piccoline. Mancano tanto anche a me. Mi manca il casino che portavano, l'allegria e la gioia. Ormai eravamo abituati a stare tutti insieme, ma Amelia è la loro madre, e ha diritto di stare con loro come Jamie. Adesso lui sa come si è sentita lei quando le bambine stavano più con noi che con lei, ma so che questo non aiuta.
« Lo so, lo so... Sentirle al cellulare non è la stessa cosa. Scommetto che Dulcie si sente così abbandonata da me... La lascio sola troppe volte. Vorrei solo poterle spiegare che non ho deciso io tutto questo, ma che sono gli accordi, che se fosse stato per me adesso sarebbero qui con noi a giocare in questo letto. » La sua voce si spezza, mentre parla..
« Lo farai. Si tratta solo di una settimana. Andrà tutto bene... » gli dico, per rassicurarlo. Lui continua ad accarezzarmi la pancia.
« Vorrei fare qualcosa... Ma non so cosa. È difficile quando si è in due Stati diversi, e non sto incolpando te per questo, però è difficile. Farò del mio meglio perché non si sentano abbandonate quando saranno qui. Voglio che sappiano che il mio affetto per loro non è cambiato di una virgola. »
« Jamie, non potrebbero mai pensarlo. Hai mai fatto caso a come le guardi quando sei con loro? Come se fossi in un altro mondo, non è una cosa da poco. Non potresti mai amarne uno più di un altro. Hai lo stesso sguardo adesso che mi stai accarezzando la pancia. » gli faccio notare.
« Non potrei mai nemmeno pensarlo, ma ho paura che loro lo penseranno. Sopratutto Dulcie. » socchiude gli occhi, come se le sue parole gli facessero male.
« Ma no, hai visto quant'era felice quando le abbiamo detto del bambino. Non faceva altro che accarezzarmi la pancia e aiutarmi in tutto. » ridacchio. Era adorabile, quando Jamie le ha detto che non posso fare sforzi e roba del genere, lei mi è stata dietro come un cagnolino, aiutandomi a fare qualsiasi cosa.
« Vorrei davvero che fosse qui. » sorride.
« Anche lei vorrebbe essere qui. Lo sarà presto. Sai benissimo quanto ama stare con te. »
« Scusami... Non voglio che tu ti senta in colpa. So benissimo che pensi che sia colpa tua, ma non è così. Abbiamo preso questa decisione insieme, e ne sono contento, solo che vorrei che le cose fossero più facili. » mi bacia nuovamente la testa.
« Lo so, lo vorrei anche io, ma penso che se ci organizziamo possiamo farcela. Non siamo i primi ad essere in una situazione del genere. Vedrai che piano piano sarà più facile. Pensa che già a Natale sarà tutto molto più facile e saremo tutti insieme. » Il suo viso si illumina, e io vedo il sorriso più dolce del mondo.
« Il nostro primo Natale insieme. »
« Pensa che allora già si vedrà la pancia. Magari lo avremmo già sentito scalciare o sapremo se è maschio o femmina. » Non posso fare a meno di evitare di sorridere.
« Vedo che hai fatto le tue ricerche, eh.. » ride, buttando la testa all'indietro.
« Beh, si... Quando tu andrai via dovrò vedermela da sola. Devo sapere cosa è giusto fare e cosa no. » scrollo le spalle.
« Ma se non mi dai retta nemmeno quando sono con te. Sei venuta a lavorare lo stesso! » cerca di non ridere.
« Si può dire che sono il Christian Grey della situazione. » sorrido. Lui scuote la testa, ridendo.
« Quindi io sarei il tuo Anastasia Steele? »
« Oh, si. E sottolineo il 'mio'. »
« Tuo. » ripete dolcemente e mi bacia la punta del naso. « Vostro. » Mi accarezza la pancia. Come sempre, non riesco a trattenere le lacrime. « Ohw... Non piangere, su. »
« Non è colpa mia. Ho letto che è normale. »
« Lo è. Ma tu sei tutti tranne che normale, sei straordinaria. Tu sei un mondo a parte. »
« Tu lo sei. E io ti sono grata per tutto ciò che mi dai ogni giorno. »
« È solo ciò che voglio. » mi sorride.
« Ed è tutto ciò che ho sempre voluto io. »
💞💞
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Damie • We'll never be worlds apart II.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Sequel di 'We'll never be w...