Capitolo 17

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Mark
Non ho avuto il coraggio di risponderle, quando ha ammesso di amarmi, ma ho toccato il cielo con un dito, so di essere ridicolo, ma non posso fare a meno di pensare a lei. Ho provato persino a fare sesso con Ashley, con la speranza di dimenticarla, ma era sempre nei miei pensieri e non ci sono riuscito. So che telefonarle è stata una pessima idea, ma non potevo più aspettare, avevo bisogno di sentire la sua voce, un'ultima volta e volevo dirle quello che provo. Qualcuno bussa insistentemente alla porta del bagno, riscuotendomi dai pensieri. Ormai sono seduto vicino alla vasca da più di un'ora e non ho alcuna intenzione di alzare il culo per andare ad aprire.

«Mark, sei lì dentro?»

Quella voce la conosco... come ho fatto a dimenticarmi di lei? Riesco ad alzarmi dal pavimento e barcollando raggiungo la porta, fino ad aprirla. Davanti a me c'è una Chloe con le braccia incrociate al petto e uno sguardo inferocito. Stavolta non ha torto e mi ammazzerà di sicuro.

«Ciao.» la saluto sorridente.

«Ciao?» sbotta. «Ti rendi conto che mi hai abbandonata?» urla sopra la musica. Annuisco e cado all'indietro, finendo con il culo per terra. Non mi reggo in piedi. Si china davanti a me, preoccupata. «Ti sei fatto male?»

«Che cazzo di domande fai?» sbraito e mi stropiccio gli occhi.

«Dai, vieni.» mi afferra per un braccio e mi tira su con molta difficoltà. I nostri visi sono così vicini che potrei baciarla all'istante, immaginandomi Emy... ma poi scaccio quel pensiero assurdo e cerco di tenermi a lei. Mi risulta abbastanza difficile e così le cado addosso. «Ma quanto hai bevuto?»

«Tanto da non reggermi in piedi.» sottolineo l'ovvio.

«Ma perché?»

La ignoro e mi lascio trascinare in una delle camere della casa. Chiude la porta e mi fa sdraiare sul letto.

«Scusami.» farfuglio, tra un lamento e l'altro.

«Perché sei ubriaco o perché sei uno stronzo?»

«Per entrambe le cose, credo.» sorrido appena.

«Ne riparliamo domani, ora riposati.»

«Dormi con me?» le chiedo, fregandomene delle conseguenze.

Mi guarda in modo confuso, ma annuisce comunque, dopodiché si sdraia al mio fianco. Mi volto verso di lei e le poggio un braccio in vita. Adesso tutto ciò di cui ho bisogno è dormire e non pensare più a nulla... non pensare più a lei.

Emily
La giornata è cominciata nel peggiore dei modi e stamattina non avevo voglia di alzarmi dal letto, la scorsa notte non ho dormito granché, pensando a lui. Ancora una volta è riuscito a rendermi le cose difficili e avrei preferito che non mi avesse chiamata per dirmi quelle cazzate. Non ho raccontato nulla a Sam, ma è chiaro come l'acqua che ha capito che qualcosa non va. Ora mi trovo in classe, al primo corso che ho scelto e al mio fianco c'è Violet, mentre Harry è seduto qualche banco più indietro. Sam ha scelto un corso diverso, mi dispiace ma la medicina non fa per lui.

Sono in quest'aula da quasi un'ora e ho la testa altrove, davvero un ottimo inizio, direi. Anche Violet sembra assente, fisicamente è qui ma con il pensiero chissà dove si trova. La guardo di sottecchi per cercare di comprendere cosa le succede, ma ha lo sguardo perso nel vuoto. Credo che c'entri ancora il suo ex ragazzo, ma non posso dirle nulla, o capirà che Harry me ne ha parlato, non posso tradirlo. Mi volto e lo sorprendo a fissarmi, allora arrossisco e mi chiedo perché lo stia facendo. Distoglie lo sguardo e ritorna a scrivere sul quaderno. Devo smetterla di pensare a qualunque cosa, meno che alla lezione, sono qui per studiare, non devo distrarmi.

Il corso è appena terminato, tutti gli studenti si accingono a raggiungere la loro prossima lezione, mentre io resto ancora seduta al mio banco, immobile.

Ti amo e ti odio! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora