Capitolo 48

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Emily
Mark ha appena parcheggiato la macchina in garage, ma nessuno dei due si decide a scendere dal suo interno. Durante tutto il tragitto se n'è rimasto in silenzio e ogni tanto mi accarezzava la coscia e mi guardava, regalandomi uno dei suoi splendidi sorrisi, che ricambiavo con tristezza. Mi piace sempre di più stare in sua compagnia, avevo dimenticato come fosse bello e ora che ci siamo dichiarati, lo è ancora di più. Restiamo a fissarci per alcuni secondi, poi si avvicina al mio viso e mi bacia, lentamente. Quanto l'ho desiderato, come desidero restare con lui per sempre, ma poi mi rendo conto che non è il luogo adatto e che potremmo combinare un disastro se qualcuno dovesse vederci.

«Potrebbe vederci qualcuno.» dico, allontanandomi dalle sue labbra.

«Non mi importa!» afferra il mio viso e ritorna a baciarmi.

Quel bacio dolce si trasforma in uno famelico, pieno di desiderio, che fa desiderare di andare sempre più oltre. Ogni volta che accade è come se fosse un sogno ad occhi aperti, ma ora non è il momento di sognare, devo costringermi a tornare con i piedi per terra. Poggio le mani sul suo petto e gli faccio un po' di pressione. Capisce immediatamente e smette di baciarmi, dopodiché scende dalla macchina e viene ad aprirmi la portiera, fino a porgermi la mano. Gli sorrido felice e l'afferro. Facciamo qualche passo verso la porta sul retro, ma mi attira tra le sue braccia, baciandomi di nuovo. Se continua a fare così, sarà molto difficile fermarlo. Ma siamo costretti a farlo, appena avvertiamo un rumore farsi sempre più vicino. Ci guardiamo preoccupati per un po' e poi decidiamo di entrare in casa, incontrando Cindy subito dopo.

«Pensavo foste usciti separati.» dice meravigliata.

«Infatti ci siamo incontrati fuori.» risponde Mark prontamente.

Comincio a pensare che sospetti qualcosa, spero solo di sbagliarmi.

Mark si allontana da me, sta per dirigersi al piano di sopra ma Cindy non glielo permette, parandosi davanti a lui.

«Tesoro, in soggiorno c'è Chloe.» lo informa.

Si blocca all'istante ed io guardo Cindy in maniera confusa. Ha detto Chloe? Forse è solo una coincidenza, magari si tratta di un'altra Chloe. Deglutisco nervosamente e il mio sguardo oscilla tra Mark e sua madre.

«Cosa vuoi che mi importi?» sbotta lui.

«Non preoccuparti, non è qui per te, volevo solo fartelo presente.» Non è qui per lui? Allora... no, non ci voglio credere, non può essere, quella non è la mia amica, dev'essere un'altra persona, per forza. «Emy, vuole parlare con te.» mi dice calma.

Resto senza parole e non riesco a credere che stia succedendo davvero.

«E perché vorrebbe parlare con lei?» chiede Mark.

«Non lo so.»

Mark si dirige a passo svelto verso il soggiorno ed io lo seguo, voglio assicurarmi di avere ragione. Appena arrivo, resto spiazzata nel vedere con i miei occhi che la ragazza seduta sul divano di casa mia, è proprio Chloe Parker, la mia vecchia amica dell'orfanotrofio. Subito dopo essersi resa conto della nostra presenza, si alza e ci rivolge un'occhiataccia.

«Chloe, tu...»

«Io, cosa?» interrompe la mia frase e sorride in modo beffardo.

Quindi era lei la famosa ragazza di Mark, non riesco a capire perché non me l'abbia detto quando ci siamo incontrate quella mattina. Perché mi guarda in quel modo? Sembra che si stia prendendo gioco di me.

«Che cazzo ci fai qui?» le chiede Mark, in malo modo e poi si guarda intorno, forse per assicurarsi che sua madre non ci abbia seguito e fortunatamente è così.

Ti amo e ti odio! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora