Capitolo 52

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Mark
Restare abbracciati, entrambi nudi sotto le coperte, è bellissimo e eccitante allo stesso tempo. Abbiamo fatto l'amore due volte e vorrei ricominciare di nuovo, non mi basta mai, quando è con me perdo il controllo. È stata capace di scaldare il freddo che si celava dentro di me, quel freddo che mi ha accompagnato per anni, fino a farmi provare un nuovo sentimento. Questi mesi in sua assenza mi hanno aiutato a capire che la felicità non esiste se restiamo lontani, perché è lei la mia felicità.

«A cosa pensi?» la sua voce calda si insinua nei miei pensieri e appena incrocio il suo sguardo, la voglia di ricominciare mi assale.

«Che sono contento di stare con te.» confesso un po' timido, dopodiché le poso un bacio sulla testa.

Mi regala un sorriso, riempendomi il cuore di gioia, era un po' che non la vedevo così serena e pensare che sia merito mio, mi fa sentire bene, dopo tutto quello che le ho fatto passare.

«Come sarà d'ora in poi?» chiede d'un tratto.

Non lo so nemmeno io, sono sicuro soltanto di una cosa; voglio stare con lei e non mi importa di quello che accadrà.

«Come sempre.» rispondo dopo un po'. «Solo che dovremmo stare attenti a non farci scoprire.»

«Quindi... cioè...»

Non riesce ad esprimersi e non posso fare a meno di pensare che sia troppo bella quando si intimidisce. Credo di aver capito cosa vuole chiedermi, ma aspetterò che sia lei a farlo, vederla in questo stato mi diverte.

«Cosa?» la incito a parlare.

«Noi due... siamo...»

«Siamo, cosa?» la interrompo.

«Dai, hai capito...»

«No.» mento, godendomi quello sguardo imbarazzato.

Quando si comporta da timida mi fa fare pensieri perversi e non posso farne a meno.

Tira un lungo sospiro. «Siamo fidanzati?» si copre il viso con le mani, ma gliele sposto prontamente, ho bisogno di guardarla. È diventata rossa, provocando in me una risatina. «Non è divertente!» dice, mettendo il broncio.

Continuo a ridere, guadagnandomi un piccolo pugno sul petto, allora mi fermo immediatamente.

«Adesso ti faccio vedere io!» la minaccio con un mezzo sorriso e afferro entrambi i suoi polsi, tenendoli ben saldi. Il suo viso assume un'espressione di stupore e desiderio, convincendomi sempre più di quello che prova per me, che sono proprio io a scaturire tutto questo e la cosa fantastica è che la ricambio. Mi avvicino alle sue labbra, sfiorandole con le mie e la stessa voglia di prima mi assale. «Sei perfetta.» le sussurro e poi la bacio delicatamente, godendomi il suo sapore perfetto. Improvvisamente avvertiamo un rumore provenire dal piano di sotto, come se la porta d'ingresso fosse appena stata chiusa. Cazzo, saranno tornati i miei! Smettiamo di baciarci e ci guardiamo spaventati, per la prima volta nella mia vita, ho il cuore in gola. Mi alzo immediatamente dal letto, afferrando i boxer e i miei vestiti sparsi sulla moquette e poi raggiungo velocemente la porta della stanza. «Ci vediamo dopo.» le dico, mentre corro fuori. Raggiungo la porta della mia stanza, completamente nudo e la troppa velocità mi fa urtare col piede contro il legno bianco, provocandomi un dolore assurdo. «Cazzo.» impreco.

«Figliolo, va tutto bene? Cosa sta succedendo?» chiede mio padre dalle scale.

Porca puttana, devo chiudermi in camera prima che mi veda nudo in corridoio. Riesco ad aprire la porta e a varcare la soglia, chiudendola alle mie spalle. Il cuore mi batte fortissimo e ho il fiato corto, ho davvero temuto che potesse vedermi. La situazione è davvero difficile e la nostra storia è appena cominciata, come faremo a gestire il tutto? Mi chiedo perché la vita sia stata così crudele con noi.

Ti amo e ti odio! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora