Capitolo 41

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Chloe
È tutta la notte che lo cerco al cellulare, non ha mai risposto. E se fosse con lei? No, non posso permetterlo, maledizione! Non posso neppure uscire per raggiungere casa sua, noterebbero i lividi sul mio viso e sarei costretta a spiegare il perché. Compongo nuovamente il suo numero e metto in chiamata, quando sento cigolare la porta d'ingresso. Interrompo la telefonata e col cuore in gola vado a controllare, sperando che sia tornato. Tiro un lungo sospiro di sollievo appena lo vedo dalle scale. Si poggia alla porta, ha gli occhi chiusi e sembra affranto. Cosa gli sarà accaduto? Quell'espressione non mi permette di essere arrabbiata, sono troppo innamorata. Scendo tre gradini e finalmente si rende conto della mia presenza, ma non dice una sola parola, come se la sua sparizione fosse stata una cosa del tutto normale. Corro verso di lui e lo abbraccio, inalando il suo profumo inebriante.

«Ma dove sei stato?» chiedo con le lacrime in gola. Non ricambia il mio abbraccio, si limita a liberarsi e a passo svelto si dirige al piano di sopra. Non capisco perché mi tratta così, cosa gli prende? Lo seguo in camera e noto che sta mettendo tutte le sue cose nello zaino. «Che cosa stai facendo?» chiedo allarmata.

Mi guarda per qualche istante, senza degnarsi di rispondermi, dopodiché riprende a buttare le cose alla rinfusa. Forse ha scoperto qualcosa, altrimenti perché questo strano comportamento?

«Torno a casa.» dice d'improvviso.

«P-perché?» chiedo balbettando.

«Perché ho una casa!»

«Ma davvero?» Mi sta prendendo in giro? «Perché questa scelta improvvisa?» Voglio conoscere tutta la verità, non può continuare a trattarmi in questo modo, non me lo merito.

«Te l'ho detto, non farmi ripetere sempre le stesse cose.»

Adesso si sente anche in diritto di arrabbiarsi, dopo che mi ha lasciata sola e non ho avuto sue notizie per tutta la notte e buona parte del giorno? Non posso crederci, mi sento stupida e non so cosa dire.

Mi avvicino a passo svelto e lo costringo a voltarsi verso di me. «Che cosa ti è successo?»

«Nulla.» mi guarda stranito e anche un po' infastidito.

«Dove sei stato stanotte?»

«A casa mia.»

Il mio cuore perde un battito e non posso credere a ciò che ho appena sentito. Mi usa per stare lontano da sua sorella e poi ritorna da lei? Non ha senso. Cosa c'è stato tra di loro? Pensavo che l'avesse dimenticata e invece è corso da lei. No, non riesco ad accettarlo, deve restare con me!

«Mi lasci da sola?» chiedo lamentosa. Mi guarda accigliato, dopodiché emette un verso, come a voler dire "allora?". «E se quei tipi dovessero ritornare?»

«Puoi sempre chiamare il tuo ex ragazzo.» sbotta e porta lo zaino sulla spalla.

Porca miseria, questo vuol dire che ha visto John venire a casa mia. Maledetto John! Scommetto che l'ha fatto apposta, voleva arrivare a questo, non lo perdonerò mai per avermi fatto una cosa del genere. Mark si avvicina alla porta per recarsi al piano di sotto ma gli corro incontro per impedirglielo.

«Non puoi andare via così.»

«Certo che posso!» si libera dalle mie braccia. «Buona vita, Chloe.» esce dalla stanza e ho come la sensazione che stia portando con sé una parte di me.

Non posso permettergli di farmi una cosa del genere, è troppo importante per me.

Deglutisco per impedire alle lacrime di scendere e poi lo seguo fino al piano di sotto, fermandolo nuovamente.

«Mark, ti prego, cos'è successo?»

«Adesso mi hai davvero stancato!» quasi urla e mi da una spinta, facendomi perdere l'equilibrio. «Scusa.» dice dispiaciuto. «Ciao.» apre la porta ed esce di casa, lasciandomi sola.

Non ci posso credere, mi ha lasciata, mi ha soltanto usata, per tutto questo tempo. Me la pagherà cara, questa è una promessa!

Emily
Cindy non sta più nella pelle, manca ancora un'ora all'inizio della festa ed è molto euforica. Ho già indossato il mio vestito e devo dire che mi sta anche meglio di ieri, forse perché è talmente bello che stento a crederci. Devo solo truccarmi e sarò pronta. Non riesco a smettere di pensare a quanto è accaduto questa mattina, Mark era nel mio letto e la cosa mi è parsa molto strana, ha detto di aver bevuto e che non sapeva quel che faceva. Ora non è in casa, non lo vedo da questa mattina e mi chiedo cosa starà combinando. Ho il cuore in gola per stasera, al solo pensiero di conoscere la sua ragazza, ma poi penso che non devo comportarmi da vigliacca, ormai le cose stanno così e devo accettarle. Vado verso lo stereo, inserisco il mio album degli one direction e faccio partire la prima traccia.

«Vediamo un po', come potrei truccarmi?» parlo da sola, dopo aver raggiungo lo specchio.

Ad opera completa, resto a guardare il mio riflesso con aria compiaciuta, i consigli di Violet e Katy hanno funzionato, per una principiante può andare più che bene. I capelli li ho arricciati e raccolti da un lato, lasciando l'orecchio scoperto e non posso credere di aver fatto tutto da sola, rifiutando anche l'aiuto di Cindy. Proprio in quel preciso istante, qualcuno bussa alla porta della mia camera.

«Avanti.» Cindy varca la soglia e mi guarda sorpresa. Anche lei è già pronta, indossa un bellissimo abito blu a sirena, con applicazioni di pizzo argentate sul corpino, le fascia il corpo, mettendo in risalto le sue bellissime curve. «Sei stupenda.» diciamo all'unisono, dopodiché ridiamo di gusto.

«Sono molto contenta che tu sia a casa per la nostra festa.» mi abbraccia.

«Anche io sono contenta di essere qui.»

Be', soltanto una parte di me lo è, l'altra vorrebbe solo scappare via.

«Sei pronta per andare?»

«Sì!» rispondo convinta. «Mark?» chiedo col cuore in gola.

«Tuo fratello è già al locale, ci sta aspettando.»

«Ah.» riesco a dire solo quello.

Pensavo sarebbe venuto con noi, ma è molto probabile che si sia avviato con la sua ragazza. Non importa, devo ignorarlo e divertirmi, è l'anniversario dei miei e non posso rovinarglielo per colpa delle mie paure. Cindy mi porge la mano e insieme raggiungiamo il piano di sotto, dove incontriamo Bryan. Cavolo, sta davvero bene, lui e sua moglie si sono coordinati alla grande. Cindy lo raggiunge e lui le posa un bacio sulla fronte.

«Piccola mia, sei bellissima.» si complimenta Bryan.

«Grazie...» rispondo imbarazzata.

Non sono abituata a tutti questi complimenti da parte sua.

Ti amo e ti odio! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora