Capitolo 20

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Passa poco tempo dal momento in cui decidiamo di cambiare locale per poter assorbire meglio lo spirito newyorkese che contraddistingue le persone che abitano in questo meraviglioso posto.

Entriamo in un locale e rimango subito sorpresa sia dalla gente che lo affolla sia da come è stato arredato; alle pareti sono appese diverse maglie bianche e blu dei New York Giants, la squadra per cui i miei genitori vanno pazzi, sono fans accaniti e molte volte hanno potuto prendere parte alle loro partite quando erano in trasferta.      

-O mio Dio.- sussurro deliziata mentre alle televisione danno in tempo reale la partita che si sta disputando al MetLife Stadium, lo stadio ufficiale della squadra; giocano contro i Dallas Cowboys anch'essi molto forti che creano molte volte diverse dispute tra tifosi che si trovano all'esterno dello stadio.

Mi guardo in giro e tutto ruota attorno ai colori tipici della squadra, il bianco e il blu che adornano sedie, tavoli, tovaglie e molti altri oggetti ancora.

-Io tifo per i Dallas Cowboys .- mi sussurra all'orecchio Cameron mentre il suo alito fresco e leggermente ubriaco mi solletica la superficie scoperta del collo.

-Se vuoi uscire vivo da qui ti conviene non dirlo a nessuno.- ridacchio avvicinandomi al bancone dove il barista con uno strofinaccio sulla spalla destra e un calice di birra nella mano sinistra urla contro la tele, come se fosse presente fisicamente sulle gradinate gremite di gente e potesse farsi sentire dai giocatori che stanno cercando di fare punto. 

-Buonasera dolcezza, cosa posso portarvi da bere?- mi domanda prestandoci attenzione mentre io sono persa a guardare lo schermo del televisore mentre il mio spirito competitivo vuole emergere.

Stagli addosso cazzo!

Annuisco concorde con la mia coscienza mentre Cam ordina due birre grandi; mi siedo sullo sgabello e osservo la gente che affolla il bar, quasi tutti hanno il volto colorato mentre gli uomini più coraggiosi hanno disegnato sulla pancia lo stemma della squadra.

Che schifo, quello ha i peli del petto colorati.

Distolgo lo sguardo disgustata mentre il barista cerca di intavolare una conversazione con noi.

-Anche voi tifosi?- domanda puntando con un dito lo schermo.

-Si.- rispondo subito cercando di reprimere il sorriso divertito che cerca di spuntare fuori.

-Molte volte i giocatori vengono a bere qui, non so se lo avete notato ma quasi tutte le maglie sulle pareti sono autografate.- ci informa mentre annuisco elettrizzata da questa notizia.

-Chi viene più spesso?- domando sorseggiando la mia birra doppio malto.

-Di solito Odell Beckham e Eli Manning ma alcune volte viene la squadra al completo.- 

O.Mio.Dio.

Un forte boato mi fa spaventare e dopo alcuni secondi guardando la televisione posso notare che la squadra attuando una mossa da maestro fa il punto della vittoria qualche attimo primo del fischio che annuncia la fine del match.

All'interno del locale si scatena il delirio, gente che si abbraccia, gente che esulta saltando sulle sedie o in braccio agli amici mentre io girandomi divertita verso Cameron gli mando un bacio volante.

-Olè!- urla un ragazzo tutto sudato e senza maglietta prendendomi in braccio e incominciando a saltare da una parte all'altra.

Olè un cazzo, mollami subito scimmione sudato.

I suoi occhi nocciola sono liquidi a causa della birra mentre i colori che prima tinteggiavano il suo petto adesso imbrattano il mio vestito bianco fino a pochi istanti prima immacolato.

TatoosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora