Capitolo 21

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Flashback.

-Ti sono mancato?- domanda Matt appoggiando le sue labbra secche e tagliate sulla superficie del mio collo ormai tumefatto dal segno delle sue dita.

Annuisco avendo paura della sua reazione mentre entra dentro il mio appartamento e chiude la porta dietro di .

-Parlami, dimmi se ti sono mancato.- obbietta di nuovo mentre apre la credenza e afferra un calice dentro cui mette del vino.

Vorrei rispondere ma le parole mi muoiono in gola, la paura mi attanaglia lo stomaco mentre il suo sguardo cattivo e completamente oscurato dalla cocaina osserva il mio corpo coperto solo da una lunga maglia con cui di solito vado a dormire.

-Hai delle gambe bellissime dolcezza.- continua bevendo in pochi istanti il calice pieno di vino; le sue mani si aprono e 
si chiudono lentamente mentre le sue gambe si muovono verso di me che indietreggio cercando una via di fuga.

-No no,non scappare. Io ti amo lo sai, non potrei mai farti del male.- continua mentre incomincia a scuotere la testa, la polverina bianca che ha ingerito sta incominciando a fare effetto sul suo corpo e se non riesco a fermarlo in tempo non so cosa possa farmi questa volta.

-Tu mi ami?- le sue continue domande mi mettono ansia mentre il fatto che non gli rispondo sta facendo imbestialire Matt.

-Ho chiesto se tu mi ami!- urla afferrandomi le braccia e sbattendomi contro il muro mentre la mia testa va a colpire un quadro che ritrae la mia famiglia al completo.

-S..Si, io ti amo.- rispondo mentre cerco di trattenere le lacrime che stanno minacciando di disegnare le mie guance ormai pallide.

-Sei sicura?- continua alitandomi sul viso mentre le sue mani continuano a premere con decisione sulle mie braccia.

-Si Matt, sono sicura.- 

Il mio tono di voce si sta facendo via via più leggero sia per il fatto che ormai le braccia mi stanno facendo molto male sia perchè la botta presa quando mi ha spinto contro il muro mi ha fatto mozzare il respiro.

Le sue labbra si avvicinano alle mie e anche se il mio istinto mi dice di fermarlo e di girare la testa dall'altra parte, se rifiutassi il suo bacio ci sarebbero delle gravi conseguenze sul mio corpo.

La sua lingua lambisce con decisione e prepotenza la mia bocca mentre con tutte le forze cerco di non scostarmi; le sue mani afferrano i miei seni nudi in quanto non porto il reggiseno mentre il suo bacino spinge contro il mio mostrandomi quanto sia eccitato.

Cerco di allontanarmi quando la sua mano mi afferra il viso e lo preme contro al muro facendomi così girare di schiena, il suo petto aderisce ad essa mentre la sua erezione dura e calda si appoggia al mio sedere.

-Ho voglia di scoparti forte stasera.- ringhia mentre mi tira i capelli e mi bacia il collo; questi suoi gesti non hanno nulla di romantico o erotico sono azioni spinte dalla cocaina che manca impulsi sbagliati al cervello e ti fanno vedere la realtà distorta.

-Sono molto stanca stasera e domani ho un servizio fotografico, lasciami andare per favore.- lo supplico mentre le lacrime bagnano il muro davanti a me.

-Io invece non lo sono, quindi adesso tu vieni con me in camera oppure ti prendo qui contro il muro.- ringhia ancora mentre con uno spintone mi schiaccia, s'è possibile, ancora di più contro il muro.

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