Capitolo 92

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Ottobre - Cinque mesi dopo.

Sto parlando con Sara in vivavoce e come ogni mattina, Kostas mi manda il messaggio del buongiorno in cui mi chiede come sto io e cosa fa Deva.
Gli rispondo che è tutto apposto e che Deva dorme.
"Ah okay meno male fa la braca si?!" Mi scrive Kostas.
"Si.."
"Posso passare a vedervi dopo?! Cinque minuti e vado via.." mi scrive.
"Mi ha chiesto se puo passare dopo cibque minuti, che faccio??" Chiedo consiglio a Sara.
"Cami devi dar retta a quello che senti. Comunque tu lo ami ancora, ovvio che sei arrabbiata per tutto quello che hai passato ma stai male anche tu così.." mi dice.
"Mhmh.."
"Ok" gli rispondo.
"Anche se quando lo vedo peró è peggio. Se non lo vedo non ci penso e con Deva ho altri pensieri!" Dico alla mia amica.
"Ah quelli si ti tiene la mente impegnata. Peró quando ti fermi poi stai male uguale sia quando lui c'è che quando non c'è!" Mi dice.
"Si ma non penso sia il caso di fare la famiglia felice comunque sono ancora arrabbiata. Rivederlo mi riporta alla mente quello che ho passato!" Dico.
"Certo quello ti capisco. Peró devi accettare il fatto che lui farà comunque parte della tua vita.."
"Se voglio.." preciso.
Suonano.
"Dai è arrivato. Ci sentiamo dopo quando passi no?!"
"Sisi a dopo!" Mi dice e attacchiamo.
Vado ad aprire.
"Ciao.." mi dice Kostas.
"Ciao. Deva sta di la.." dico subito.
"Si ora vado.."
"Chi è Cami??" Urla mia madre.
"Kostas!" Risponde. "Tanto va via subito" torno di la e lui entra.
"Non doveva venire proprio!" Ribatte papà.
"Senta, io sono qui anche per chiedervi scusa per i casini che ho fatto e mi dis.." tenta di dire.
"Non ti voglio sentire. Percme non esisti. Sei venuto per la ragazzina?! Vai e vattene" dice mio padre interrompendolo.
Lui non replica e va in camera da Deva. Sbuffo, non dovevo farlo venire...

••••

Raggiungo Deva in camera. Sta dormendo nella culla. Mi avvicino.
"Ciao amore, non stai facendo arrabbiare la mamma vero?" Le sussurro dandole un bacino.
Lei si muove e si stira.
"Che sonno che ha questa bimba.." lei apre gli occhietti.
"Ciau buongiorno!" Le dico e lei sbadiglia. "Eh ti pare, ha tanto sonno come papi, lei. Una ghiretta" dico e mi guarda. Le sistemo i capelli.
"Che c'è mh?! Sono papi" dico e lei mi fa i versetti. "Si tutto quello che vuoi!" Mi abbasso e me la sbaciucchio.
"Vieni qua va, mo papà ti fa tante coccoline!" Dico e la prendo in braccio e me la coccolo. Bella mia.
Dopo un po' viene Camilla di la da noi.
"Puoi andare. I cinque minuti sono passati!" Mi dice.
"Ah... Di già?" Chiedo.
"Si"
"Mh okay. Ciao piccola.. non so quando ci vediamo" le do un bacio.
"Inutile che glielo dici tanto non ti capisce!" Mi dice.
"Lo so ma ci parlo" dico mettendola nella culla "ciao capelló!"
"Potevi pensarci prima.." mi dice.
"Lo so Camilla e mi dispiace. Non so cosa cazzo mi è preso. Io credo che in quel periodo mi sia partita la testa.."
"Ormai è andata. Ora se non ti dispiace vai.." mi dice.
"Mi dispiace invece, tanto.."
"Oh già che ti ho detto di si.. non tirà troppo la corda"
"Lo so ma stavamo parlando. Comunque okay me ne vado"
"Non abbiamo piú niente da dirci" mi dice.
"Invece ci sarebbe tanto, troppo da dirci" ribatto. "Ci sarebbe da parlare all'infinito di quello che io ho da dirti"
"Non cambierebbe le cose comunque.." mi dice.
"Si ma non posso sparire così dalle vostre vite" dico.
"È sempre da vedere se io non ti voglio, tu non ci vieni" mi dice "ma tu sei sveglia mh" prende in braccio Deva.
"Si è svegliata quando sono venuto di qua" dico.
"Tra poco si pappa eh" lei parla con la bimba.
"Mangia tanto?" Chiedo.
"Si"
"Eh si vede. Co sti rotolini e i buchetti sulla manina!" Gliela prendo.
Deva mi guarda e mi fa un suono che somiglia al mio "mh".
"Mi ha fatto mh" dico guardando Cami.
"Ma che ti dice?! Grasso ci sarà lui vero?" Dice Cami e Deva mi da una mezza imbruttita. Eh no eh giá inizia!
Fa gli stessi versi miei è impressionante!
"Ei ma che si fa così?! Me inbruttisci mh" dico. È una mini me. "Non ho detto che è grassa. È paffutella!"
"Anche perchè tu non sei magro, quindi!" Mi dice Cami.
"Ei non sono grasso. Ho un fisico invidiabile!" Dico.
"Se vabbe. Ma dove??"
"Allora no, guarda" mi tiro su la maglietta "mh?! Tie!"
"Guarda che peli! Un orso con la trippa. E questa?!" Mi dice prendendomi un rotolino.
"Sono gli addominali a riposo non è trippa, Cami" dico.
"Uh certo. La tartaruga in letargo!"
"Se tie che fisico!" Ritiro la pancetta.
"Non ritirare che non respiri!" Mi dice.
"Sisi respiro. Guarda che sono così al naturale!" Dico e tiro giù la maglia. Deva ci guarda e mi rifa il verso somigliante al "mh".
"Dice che ho ragione!" Dice Cami.
"È grasso papi?" Le chiedo.
"Eh si. Vero??"
"No ora me lo dite tutte e due??" Alzo gli occhi al cielo.
"Tie" Cami mi fa il dito medio.
"Ma dai. Proprio grasso no. In carne.."
"Obeso" ribatte.
"La senti mamma, Deva che mi dice?? Ma vi siete coalizzate??"
"Ebbene si!" Dice Cami.
"Carine sisi, proprio carine contro papà!"
"Avoja!" Mi dice e fa fare il dito medio anche a Deva.
"No dai! Tutte e due no!"
"Si, solo per te"
"Oh ma grazie ne sono onorato!" Dico sorridendo.
"Tu hai fame. Lo so ho capito non mi spogliare!" Dice Cami sedendosi sul letto e la fa mangiare.
Mi metto a guardare.
"Piano!"
"Sembra che sono giorni che non mangia" dico.
"Mi prosciuga" mi dice e mi siedo vicino a lei.
Deva mi guarda con la coda dell'occhio un po' male devo dire.
"Me stai a imbrutti?! Ma guarda un po sta nanetta!" Dico.
Camilla ride e le dice che é stata brava.
"A papi ste imbruttite gratuite?! Non si fa mh" do un mozzichetto sulla spalla a Cami.
"Ei non si fa mh" ribatte lei.
"Si fa si fa"
"No. Troppa confidenza!"
"Più confidenza di questa. Abbiamo una figlia!"
"E allora?! Peró stiamo litigati!" Mi dice.
"Lo so peró io la voglio smettere. Non ce la faccio più a litigare con te, con i tuoi, con mio padre, basta. Non mi aspetto che mi riprendi con te.."
"Sei tu che fai il coglione" mi dice.
"Lo so ho sbagliato. Ceh dovrei essere felice sono padre di nuovo. Ma lo sono solo per metà. Mi manchi e sono sincero.."
"Non posso crederti, mi dispiace"
"Ho sbagliato lo so. Ma non succederà più. So quello che voglio, testa e cuore dicono lo stesso. Posso aver messo in dubbio tante cose in questo periodo ma non co che mi é preso, sono impazzito lo sai che ogni tanto do di matto" dico.
"Si okay peró poi uno a lungo andare si stufa! Allora tu non accetti Lu che è mio amici e io di te dovrei accettare tutto!"
"Guarda che lo accetto. Un po' mi da fastidio penso sia normale"
"No"
"Non è normale provare il senso omicida se qualcuno si avvicina alla persona che ami?" La guardo.
"Tu non mi ami"
"Chi lo dice questo? Si dice che non ti accorgi di amare una persona finchè non la perdi completamente e io mi sono reso conto di amarti alla follia. Sono pazzo di te. Sono stato un coglione non lo meritavi, ma sto male anche io. E si ti amo. E sono disposto a rimediare e ad aspettarti tutta la vita se serve.." dico liberandomi e aprendomi. Ce l'ho fatta.
Lei mi guarda poi ritorna con gli occhi sulla bimba.
"Come faccio a fidarmi?! Chi mi dice che è vero e non mi prendi più in giro, mh!?"
"Io te lo dico.. Non voglio nessuna che non sia tu. Facciamo una tregua. Io ti dimostreró che quello che ti ho detto è vero. Se in cuor tuo ancora un po' mi ami proverai a fidarti di nuovo ed io ti giuro non sbaglieró piú.."
"Non lo so.."
"Cosa?"
"Non posso darti fiducia, ora. Mi dispiace. Non ce la faccio proprio" si sistema e culla deva dopo averle fatto fare il ruttino.
"Me lo aspettavo, ma ti aspetto"
"Te lo dico sinceramente, non so se riusciró a dimenticare tutto" mi dice.
"Spero solo che tu un giorno possa perdonarmi. Dimenticare è impossibile non scorderemo il dolore che ci siamo fatti ms potremmo metterci una pietra sopra quando sarai pronta.." dico.
"Vedremo.."

Improvvisamente, tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora