Luglio.Siamo al mare. Io, Deva e Kostas. Abbiamo pranzato qui. Io prendo il sole, lui bada alla pupa. Lui che bestemmia. E ora le conchiglie, poi prendi l'acqua, ora facciamo i castelli, gioca a palla. Lei che si incazza, gli strilla e gli dici che non è capace a fare niente e deve fare tutto lei. Poi gli ha chiesto se le prestava l'occhio di vetro che lo voleva mettere in cima al castello. Ormai si è imparata perchè a lui glielo dico sempre. Lui si incazza e mi maledice.
"Non mi lanciare la sabbia Deva sto mangiando!" Sbuffa Kostas.
"Sto a fa le poppette col ciugo!" Dice lei.
"Uh il ciugo!" Dice sciogliendosi ogni volta che lei parla strano. "Ti aiuto!?"
"Papà non lo sai fare!" Gli dice.
"Io so fare tutto abbella!" Dice e si mette a fare le pallette anche lui.
"Sono troppo grandi!" Deva gli fa vedere come si fa.
"Con quelle manone!" Rido.
"Ma sono uguali dai! Eh sono grande io sa, mica piccolo come lei!"
"Tu sei sissone, obesotto, tutto sissa e bufoli!" Dice Deva.
"Camillaaaaa!!!" Si lamenta e io rido di gusto. "Uffa peró due contro uno!" Lancia una palletta in acqua.
"No le poppette sono per cena!!" Lo ammonisce.
"Le rifacciamo Deva, guarda la carne che ci sta, avoja a polpette!" Risponde Kostas.
"Sei uno specone peró!" Dice lei.
"Eh lo possiamo fare!" Dice lui.
"Eh certo ha parlato il miliardario!! Diglielo Deva, non c'abbiamo..." dico.
"....spicci! Ne monetine!" Conclude mia figlia.
"Eh pure lei co ste monetine. Ma siete uguali!!!" Dice Kostas e lei riparte col secchiello a prendere l'acqua. "Non si ferma mai!" Ride.
"Mai, mai!"
"Papà ho preso un gracchio!! Questo pissica!!" Corre verso di noi e fa vedere il granchietto a Kostas.
"Eh si pissica!" Kostas è in adorazione.
Deva ama gli animali per cui li porta tutti a casa. Lui le promette che tra poco la porterà a vedere i pesciolini. Arrivano anche Radja e Sara che si stendono vicino a noi.
Kostas mette le scarpe a Deva che ovviamente non si ferma mai e fa vedere alla mia amica il granchietto. Lui gli corre dietro con le scarpe. Mette il granchio su una coscia di Sara che fa una smorfia.
"Uh bello. Lo fai crescere e ci fai il sugo!!" Dice Radja.
"No che ciugo!!! Non si mangia!!" Lo riprende lei e lo rimette nel secchiello. Finalmente Kostas riesce a metterle le scarpe e prende secchiello e retino. Sembra Sampey, ma per fortuna non ha le orecchie a sventola!
Radja si offre di andare con loro mentre noi da brave rifiutiamo l'invito e rimaniamo a fare le lucertole.
Corrono in acqua.
"Mo tornano con i capelli dritti!" Mi dice Sara.
"Ah dici che reggono i capelli?! Per me tornano calvi, uso Rudy Zerbi!" Dico ridendo e li vediamo attraversare gli scogli. Pace e relax.••••
Attraversiamo gli scogli. Deva saltella ovunque vedendo i pesciolini. Cerco di prenderglieli ma non ci riesco un granchè. Radja se la ride. Ogni tanto Deva per chiamarmi mi si aggrappa al costume e me lo tira giù, infatti devo stare con una mano a tenerlo.
Alzo gli occhi al cielo mentre Deva mi mette ansia di prendere tutto quello che passa.
"Ce pensa zio!" Dice Radja prendendo la maschera e andando sott'acqua.
"Anche noi!!" Dice Deva.
"Non possiamo. Uh guarda un polipetto!" Dico.
"Uuuh pendilo!" Mi dice. Cerco di prenderlo con la mani ma mi si aggrappa al braccio con i tentacoli.
"Uuuh che carino!" Dice la bimba accarezzandolo.
"Uh un cazzetto.. carino?! È brutto forte!"
"No!" Urla. Radja torna su col retino pieno di pesci e lo da a Deva che guarda i pesci con gli occhi a cuoricino.
"Tie ko così si pesca!" Mi dice.
"Tie, esca vivente!" Dico facendogli vedere il polipo e facendogli il dito medio.
"Papi sio è stato bravo!" Mi dice Deva.
"E papi?"
"Poco, non hai preso niette!"
"Ma come poco. Ho preso il polipetto, i pescetti quelli carini che si fanno fritti, le conchiglie!! Uh aspetta!" Dico tuffandomi. Ho visto una stella marina e gliela voglio prendere. Eccheccazzo sono io il padre qua mh!
Risalgo e gliela do.
"Mia!!!" Se la stringe.
"Mo ti arrestano!" Ride Radja.
"Ma va. Si puo prendere. Andiamo a farla vedere a manma. Tu porta il secchiello!" Ordino a Radja col dito puntato. Annuiscono e torniamo sulla spiaggia.
"Mammaaaaaa guaddaaaaa!" Deva corre da Cami e le racconta che abbiamo preso facendole vedere ogni cosa.
"Ma che hai sul braccio Ko?" Mi chiede.
"Eh il polipo. Non mi si stacca! Aiutami!" Mi siedo sullo sdraio e le ragazze attaccano a ridere.
"Che ridere!!! Su Cami tira!" Le sico sbuffando.
"Papi io bojo il gelato!" Mi dice Deva.
"Ma a me fa schifo!!" Mi dice Cami.
"Uhmmmm!" Mi alzo e cerco di torarlo dalla testa "andiamo Deva!"
Lei inizia a correre.
Lo stacco e gli do una ciavattata! Eccheccazzo.
"Deva aspettaaaaaa!" Urlo.
"Mettilo nel secchiello" mi dice Radja.
"No. È morto, sto stronzo. Guarda come sono rosso!!" Dico.
"Mo te la senti tu, tua figlia!" Dice Radja ridacchiando.
"Eh beh ha le ventose!" Ride Cami e lancio il polipo in mare. Mi giro e Deva è gia arrivata al bar.
"Scappo!" Dico dando un bacio a Camilla e corro al bar.
Entro e lei passa avanti a tutti.
"Aspetta non ti vedono!" Dico.
"Bieni!!" Mi dice. L raggiungo passando avanti e la prendo in braccio.
"Ao!" Ci dice uno.
Lei se lo guarda e gli fa il dito medio.
"Vai scegli il gelato, Deva" le dico.
"Fragola e soccolato!" Dice e il gelataio e inizia a farglielo.
Quello mi bussa sulla spalla. Mi giro e imbruttisco.
"Oh ho una bimba piccola!!!"
"Ma..ma.." balbetta.
"Sitto e subbisci!" Dice Deva.
Prendiamo una vaschetta di gelato anche per la mamma e dopo avergli imbruttito di nuovo usciamo.
"Piano che se poi ti cade piangi" le dico.
"Io non piaggo mai" mi dice. Sorrido. Mini me.
"Meglio così!"
Torniamo dagli altri e do la vaschetta a Camilla che mi ringrazia. Deva si siede vicino a Sara e le offre il gelato. Quanto è bona la mia nanetta!
Camilla mangia il gelato dividendolo con Radja e Sara. Quando ha finito la tiro a me e la bacio. Lei dischiude le labbra e fa scontrare la sua lingua con la mia, buttandomi le braccia al collo e tirandomi a lei.
"Oooo papà!!" Mi chiama Deva toccandomi con le mani sporche. Mi stacco piano.
"Mh?! Bello appiccicoso pure papino mo eh!" Dico.
"Sete io" mi si arrampica addosso.
"Ecco la scimmietta! Che vuoi bere?" Le chiedo.
"Bino"
"Ma che vino! La coca cola!" Dico pulendole le manine. C'ha fatto la guerra con sto gelato.
"Mh" mi dice sdraiandosi sul mio petto.
"Mh che?!" Le sistemo i capelli.
"La coli coli" mi dice.
Radja si alza. È il suo turno e va al bar a prendere birre e coca cola.
"Che hai fatto ciccè?! Sei stanca?!" Le dico.
"Nono" risponde lei.
"Eh no non sia mai!" Rido.••••
Torniamo a casa.
"Ma tutti sti pesci dove li mettiamo?" Mi chiede piano Kostas.
"Ah boh ti inventi qualcosa" dico ridendo.
"Ah io?!"
"Certo. Chi ha avuto l'idea?!" Gli chiedo.
"Manolas!!"
"Ecco!"
"Devo darti una cosa" mi dice.
"Cosa?!" Chiedo curiosa.
"Io te la do piccola ma serve per una cosa grossa!" Mi dice.
"In che senso?!"
Lui mi indica i mazzi di chiavi. Cerco e me trovo una con la sua scrittura, "Casa nostra" c'è scritto.
"E questa?!" Chiedo facendogliela vedere.
"Io ho pensato che questa casa è piccola per tutti e tre più il cane. Volevi cambiare casa.."
"Cane?!" Chiedo.
"Si Thor. Mia madre lo vuole cacciare. Comunque magari averci il giardino, questa casa ce l'ha. È più grossa.."
"Oh mio Dio!" Dico sbiancando. Non ci credo é impazzito. Solo ora realizzo che ha comprato una nuova casa.
"Mh. L'ultima parola aspetta a te. Non ti sei arrabbiata no?!" Mi guarda alzando un sopracciglio.
"Tu sei matto fattelo dire. Spero che abbia l'acquario per i pesci! No ma che arrabbiata scemo!" Lo abbraccio.
"Avoja ad acquari, ha tutto quello che ci vuoi mettere! È ancora da arredare, puoi farla come vuoi!" Mi dice.
"Bene! Domani andiamo a vedere!" Lo bacio.••••
Lei va a fare la doccia a Deva. Poi tornano di la e Cami si mette a cucinare.
"Dove lo metto questo?!" Dico.
"Cosa??" Mi chiede Cami.
"Il gettacqua con i pesci! Mica puo stare in mezzo!" Sbuffo.
"Tienili in mano!" Mi risponde Cami.
"Se ceeeerto" lo appoggio vicino al divano. Lei apparecchia e mangiamo. Dopo i pasticcini e Deva ha la panna fin sopra i capelli.
Finita la cena Deva si mette a a guardare i cartoni animati ed io mi faccio fare le coccole da Camilla ma lei ogni tanto risponde ai messaggi che le arrivano sul cellulare.
"Ma con chi stai parlando mh" dico.
"Con Ale"
"Ale.. allora per te è Alessandro, un conoscente alla lontana. E digli che stai con Manolas. Anzi glielo dico io domani così poi il fisioterapista serve a lui!! Ma non rispondergli" dico.
"Io non sto con nessuno! Ma perchè ci sentiamo!" Mi dice.
"E che vuole questo da te?"
"Ma niente. Si è lasciato con la ragazza sta un po giù"
Sbuffo.
"Dai poverino era tanto che ci stava!"
"Ma che ce frega! Pensiamo a noi no a questo!"
"Io penso a tutto" ribatte.
"A me devi pensare!"
Oh me ne libero di uno e ne arriva subito un altro! Non è possibile.
"Si peró coccole!" Le metto la mano sul telefono. "Digli ciao a mai più"
"No siamo amici!"
"Ma non ha altri per confidarsi dei problemi?! Sta mezza scopa spuntat!"
"Ma va è carino! Bello dentro e fuori!"
"Si certo e io sono biondo!" Dico sbuffando.
"E dai perchè devi rosicare! Uff é andato a dormire.. povero cucciolo" dice posando il cell.
"Ma che cucciolo!"
"Nessun cucciolo! Io sono cucciolo!"
"Vuoi un croccantino?" Mi chiede.
"Mi fanno schifo, passo!"
"Allora non sei un cucciolo" mi dice e va a mettersi il pigiama.
"Non così in fretta!" Dico, la prendo per i polsi e la bacio. Lei ride sulle mie labbra e mi bacia anche lei. Sono quasi in pace.
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Improvvisamente, tu.
FanfictionNon esisteva logica nel loro rapporto. Questi si desideravano di brutto. Si guardavano come se dovessero scoparsi da un momento all'altro poi peró aprivano bocca e si finiva per litigare. Erano talmente incompatibili, credo si stessero anche sul caz...