-Ti ho assegnato al corso intermedio.- disse Artemide, mentre mostrava a Talia il suo contratto di lavoro.
L'ufficio in cui si trovavano era pieno zeppo di trofei, esposti su scaffali in legno.
Al centro della stanza trovava posto una scrivania spaziosa e ordinata e davanti a questa dei comodi divanetti in tessuto argentato contribuivanoba rendere l'ambiente accogliente.
Talia prese il foglio che Artemide le porgeva e lesse i termini del contratto.
Avrebbe dovuto insegnare tiro con l'arco a dei ragazzini tra i 10 ed i 15 anni, e due volte a settimana avrebbe aiutato Artemide con gli agonisti.
Sorrise, prima di prendere una penna e firmare il contratto.***
La "Rimessa degli archi", la scuola di Artemide, era veramente grande.
C'erano tre campi da tiro sia all'aperto sia al coperto e un enorme magazzino in cui erano riposti tutti i tipi di archi e di bersagli da colpire.
Si respirava un'aria particolarmente fresca, e i nuvoloni che incombevano sulla Rimessa contribuivano notevolmente a questo.
All'improvviso un tuono risuonò in tutto il suo frastuono.
Talia cominciò a correre verso il magazzino.
Aveva appena terminato la sua prima lezione, ed era stata un successo.
I ragazzi che aveva conosciuto si erano dimostrati simpatici e pieni di talento.
Ma adesso loro erano all'asciutto nelle loro case, mentre lei si era intrattenuta a fare qualche tiro di troppo.
In quel momento le cataratte del cielo si aprirono.
Corse più veloce, e percorse i pochi metri che le mancavano per raggiungere il capanno.
Provò ad aprirlo, ma la serratura non si muoveva.
Imprecò e iniziò a prendere a pugni la porta.
-DANNAZIONE!- urlò.
Improvvisamente, la porta si aprì. Un ragazzo alto stava sulla soglia, e la guardava intensamente.
Aveva gli occhi di un verde smeraldo e la pelle diafana faceva risaltare ancora di più i capelli nerissimi.
Talia era rimasta così stupefatta, che lo fissava ferma sotto la pioggia.
Lui la guardò, e poi sorrise.
Ed era un sorriso così perfetto e brillante, che sorrise anche lei.
-Allora? Vuoi rimanere sotto la pioggia o entri?La ragazza si riscosse, ed entrò velocemente nel capanno. Rabbrividì per il cambio di temperatura. Lì faceva molto più freddo.
Si strinse ancora di più nella sua felpa bagnata, non trovando minimamente sollievo.
-Un grazie sarebbe gradito- disse ancora il ragazzo.
Talia si voltò verso di lui, incontrando i suoi spettacolari occhi verdi:- Tu sei...
-Potrei farti la stessa domanda. Ma sto ancora aspettando i tuoi ringraziamenti.
-Talia Grace, nuova istruttrice. E tu?
-Ash Miles. Istruttore della fascia minore.
-Oh, ti occupi dei bambini! Devi essere un tipo molto paziente. Grazie comunque.- sorrise.
-Come ti sei trovata? Se non sbaglio, oggi era la tua prima lezione.
-I bambini sono molto bravi. Mi sono piacevolmente stupita.
-Sono bravi per forza, perché sono stato il loro primo insegnante.
Talia rise di gusto:- Modesto.
-La modestia è una delle mie migliori qualità.
Stavolta lei non rispose, ma si avvicinò alla finestra. Fuori pioveva ancora tantissimo. Sbuffò:- Prima di un'ora non smetterà sicuramente.
-Hai un appuntamento?- le chiese Ash, mentre si sedeva su una balla di fieno che usavano come bersaglio.
Talia scosse la testa.
-Allora di cosa ti preoccupi?
-Niente, è solo che... qui mi annoio.
-Vuoi sapere invece come la penso io?
La ragazza si voltò verso di lui, in attesa. Ash proseguì:- Prima ero da solo, e aspettavo che smettesse di piovere. Poi sei arrivata te, e adesso la mia serata potrebbe farsi interessante. Possiamo fare una gara, per stabilire quale istruttore è più bravo. Ci stai?
La ragazza soppesò le sue parole, poi annuì.
Allora Ash si alzò, e insieme iniziarono a collocare i bersagli.
Nel giro di venti minuti avevano preparato tutto.
Talia indossò la sua faretra, ed imbracciò l'arco.
Alle sue spalle sentiva la presenza di Ash, che la scrutava sorridendo. Talia lo aveva colpito, e non solo per la sua bellezza, ma anche per il suo carattere forte e determinato.
Prima che Talia scagliasse la prima freccia, le si avvicinò e le mise le mani sui fianchi, con il pretesto di correggere la postura già perfetta, quando invece voleva solamente sentire il suo profumo.
-Così va meglio- disse il ragazzo.
Talia arrossì leggermente, ma cercò di non darlo a vedere.
Incoccò la freccia e la puntò dritta verso il bersaglio.
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Revenge
FanfictionSecondo libro della serie "Choice" "Era un bacio dolce, che sapeva di lacrime versate e parole non dette, di mancanze e di segreti custoditi troppo a lungo. Ma, in quel momento, non serviva dire niente. Non c'era nulla da capire. [...] I loro contor...