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-Luke?
-Esatto. Non George, Michael o Rudolph. Proprio Luke.
Talia tacque.
-Immagino di sì- sorrise la donna- forse è giunto il momento delle presentazioni.
Io sono Rea, amata moglie di Crono. E Tom... è la mia guardia del corpo e fa parte della servitù.
Si avvicinò ancora a Talia, puntandole la pistola contro il petto, prima di minacciarla:- Adesso, ti si è sciolta la lingua?
Dove si trova Luke?
Talia continuò a non rispondere, suscitando l'ira di Rea.
-TOM!- urlò quindi- rinchiudila immediatamente nella sua stanza. Vediamo se tra poco parlerà.
Il servitore le prese le braccia, costringendola a metterle dietro la schiena, poi la strattonò, portandola lungo un corridoio buio.

***

Luke entrò correndo nell'ufficio del suo capo, Chirone.
Era una stanza ampia, ma buia.
L'unica fonte di luce era un fuoco ardente nel camino.
Le finestre erano chiuse, e le tapparelle abbassate.
Numerosi computer era disposti lungo una parete, e in ognuno di essi appariva una scena diversa, ripresa dalle telecamere nascoste In luoghi strategici della città.
In uno scorrevano delle macchine lungo l'autostrada, in uno l'entrata di un bar.
In questo, due uomini poco raccomandabili si stavano scambiando del denaro.
In piedi, a fissare quest'ultima scena, stava un uomo sulla cinquantina.
Indossava un completo elegante, la cui giacca era stata riposta sulla spalliera della sedia della scrivania.
Grandi occhi neri spiccavano su un volto stanco di combattere il crimine, ma la bocca leggermente sorridente suggeriva che no, non si sarebbe mai arreso.
Un'ombra di barba gli scuriva il viso.
-Castellan, di nuovo qui?- sospirò lui- Ti avevo detto di tornare qualora avessi avuto indizi, ma soprattutto una pista concreta.
Devo presupporre che tu abbia entrambi?
-Sì, signore.
Crono ha rapito una ragazza, Talia Grace, sorella di Jason Grace.
So dove la tiene prigioniera.
-Quali sono i motivi di questo rapimento? E perché ora ce l'ha con i Grace?!- Chirone si passò una mano sulla fronte, esausto.
-Voleva la cantina di Jason, ma il fatto che abbia rapito la sorella è un caso.
-Ne sei certo?- rispose l'uomo.
Poggiò le mani sulla scrivania, fissandolo e invitandolo implicitamente a parlare.
Luke prese un respiro e continuò:- La mia fonte mi ha assicurato dove trovare Crono.
E mi ha spiegato cosa cerca adesso: vendetta nei miei confronti.
Il fatto che non sia riuscito a uccidermi cinque anni fa lo tormenta.
E che stia dalla parte dei buoni, adesso, lo fa infuriare ancora di più.
-Ma perché rapire la sorella di Jason? Cosa ha a che fare con te?!
-Era la mia ragazza, ha assistito a tutto.
Ed è venuta a sapere che sono ancora vivo circa due settimane fa.
Chirone sospirò, incrociando le braccia:- Avresti dovuto dirmelo che qualcun'altro, al di fuori di Jackson, sapeva di te.
Chi altro ne è al corrente?
-La ragazza di Jackson, Annabeth Chase. Lei è a posto.
-E dimmi, perché non mi hai detto nulla?
-Amo ancora Talia. Avevo paura che avreste potuto allontanarla, che mi avreste trasferito al capo opposto del paese, cambiandomi identità.
-Dovremo cambiartela comunque identità, dato che l'ultima è saltata.
Luke non distolse lo sguardo dagli occhi neri di Chirone.
Il suo capo sapeva quanto aveva sofferto, vedendosi la vita ribaltata. Un giorno si svegliava da Luke Castellan, quello dopo da Jared Destoy.
Non era una cosa facile da digerire.
-Hai detto di sapere dove si trova Crono e dove tiene prigioniera Talia Grace.- continuò Chirone.
-Sì. Crono alloggia come ospite nell'ospizio in cui vive la madre, in Apple Street.
Talia invece si trova in un appartamento sulla Frank Avenue.
-Bene- rispose Chirone- inizia ad organizzare l'irruzione. Voglio catturare Crono prima di andare in pensione.

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