Talia si alzò presto. Cercò di fare meno rumore possibile, dato che Annabeth dormiva ancora sul divano.
Si preparò una tazza di cioccolata calda, e il tepore le scaldò le mani.
Stava arrivando l'inverno, e lei non vedeva l'ora. Adorava non tanto il freddo, ma la vista delle montagne innevate era qualcosa di impagabile.
Gli alberi completamente spogli, ricoperti di neve... Era questo che le piaceva veramente.
Suonarono al campanello, e Talia sobbalzò. Erano le 6,34 di mattina!
Annabeth si mise a sedere, i capelli biondi una matassa impossibile da districare.
Si strofinò una mano sul viso, poi guardò Talia che intanto era andata verso la porta.
Guardò dallo spioncino, e fremette di rabbia vedendo Percy. Aveva le occhiaie sotto gli occhi verdi e lo sguardo stanco.
-È Percy- disse Talia- vuoi che gli apra?
-Aprigli, o capirà che sono qui. Io mi nascondo in bagno.
Detto ciò, si alzò e corse via.
Talia aprì la porta, incrociando le braccia di fronte al cugino.
-Scusa se ti ho buttato giù dal letto, ma ho bisogno di vedere Annabeth.
Sono stato in giro tutta la notte, ma non era da nessuna parte. Piper non sapeva neanche che avessimo litigato...
-Voi non avete litigato. Avete proprio rotto.
-E tu che ne sai?- le domandò Percy- È stata qui?
-Sì, ieri. Mi ha detto tutto quanto, poi se ne è andata via. Non so dove.
Percy sbuffò, e Talia lo guardò, sfidandolo.
-Che ti ha detto?- le chiese ancora il ragazzo.
-Diciamo che mi ha spiegato che la tradisci.
-Sai perfettamente che non è così.
-Ah davvero? E dove vai esattamente la mattina presto?!
-Non pensi che se potessi dirlo lo farei?! Dannazione, la amo!
-Percy, si dice tutto alla propria ragazza. Chiaro? E cosa staresti nascondendo?
Lui non rispose, ma si infilò una mano in tasca, estraendo una lettera. La consegnò a Talia:- Questa è per Annabeth. Sei l'unica persona con cui ha parlato. Probabilmente lo farà ancora. E dille anche che ho visto la sua macchina parcheggiata là- disse, indicando un punto alle sue spalle- e so che si sta nascondendo da me. Ma io ci sono sempre stato, e sempre ci sarò.
Talia rimase in silenzio, la lettera di Percy che le bruciava fra le mani.
Suo cugino se ne andò, e lei rientrò in casa.
-Annabeth!- gridò- Mi ha lasciato un messaggio per te!
Lei arrivò, e Talia le porse la lettera.
Ma la ragazza scosse la testa:- Non voglio leggerla. Fallo tu.
-Cosa?!
-Cercherà di giustificarsi in tutti i modi. Probabilmente si inventerà anche delle cose e...
-Annabeth, Percy non è un bugiardo. E ti ama. Sa che ha sbagliato, e sta tentando di farsi perdonare.
-Che ti ha detto?
-Non è importante. Leggi la lettera.
Lei scoppiò a piangere, e scosse la testa:- Anzi, leggila te, ad alta voce.
-Sono cose vostre. Non voglio impicciarmi... e poi ha detto che ti ha tenuto nascosto qualcosa...
-Talia, qualsiasi cosa ci sia scritta su quella lettera, te la riferirei subito dopo averla letta.
Quindi, tanto vale che la leggiamo insieme, no?
Talia la guardò.
Aveva paura, e non avrebbe neanche saputo spiegare perché.
Qualsiasi cosa ci fosse in quella lettera, sapeva che non le sarebbe piaciuta.
Ma che alternativa aveva?
La aprì ed iniziò a leggere ad alta voce:-
"Cara Annabeth..."
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Revenge
FanfictionSecondo libro della serie "Choice" "Era un bacio dolce, che sapeva di lacrime versate e parole non dette, di mancanze e di segreti custoditi troppo a lungo. Ma, in quel momento, non serviva dire niente. Non c'era nulla da capire. [...] I loro contor...