-The party of the enemies.
-nella foto Stephen.
Dire che sono agitata è un eufemismo,sono nervosa,arrabbiata e impaziente.
"Vi abbiamo portato l'abbigliamento adatto,non possiamo farci notare. Dobbiamo essere delle talpe.
Chi è la ragazza più furba tra di voi?"
Chiede Rick una volta entrate nella sua Range Rover grigia dai vetri oscurati.
C'è tensione nell'aria,si riuscirebbe a sentire anche da fuori.
Stephen continua a guardare il vuoto,la ragazza al mio fianco è occupata a mangiarsi con gli occhi il ragazzo tatuato seduto ai sedili anteriori mentre io mi sento terribilmente confusa e imbarazzata.
"Eleonor."
Rispondo semplicemente guardando prima l'entrata del locale e poi l'orario illuminato sulla radio.
"Qual'è il piano?"
Chiedo dopo poco ma nessuno accenna a rispondermi.
Sbuffando infastidita e con uno schiocco di dita abbastanza forte faccio risvegliare dallo stato di trance le ragazze al mio fianco.
"Abbiamo un piano importante è quello non rientra nel piano."
Sibilo,guardando prima una e poi l'altra,riferendomi al fatto che una si mangiava Stephen con lo sguardo e l'altra non mi prestava attenzione.
"Allora Rick,stavi dicendo?!"
Chiedo guardando il ragazzo rasato di fronte a me che sembra più concentrato a digitare qualcosa sul suo telefono.
"Allora."
Prende parola per la prima volta quel pomeriggio Stephen.
Si gira da un fianco verso di me iniziando a parlarmi senza preoccuparsi del fatto che ci siano tre ragazzi che non ci stanno minimamente cagando.
E la cosa mi manda in bestia tanto da farmi urlare contro tutti e tre.
"Sentite,brutte teste di cazzo! Hanno rapito mia madre,che volete fare?! Mi aiutate oppure devo far tutto da sola?!"
Urlo infuriata contro i tre ragazzi.
Con la coda dell'occhio guardo Stephen che sorride sotto i baffi producendo una risata silenziosa che fa ridere anche me.
All'improvviso la tenzione diventa uno sguardo che non riesco ad abbassare con Stephen.
Lo guardo per bene nonostante lo abbia già memorizzato il primo giorno che l'ho visto.
Indossa come me una giacca in pelle con varie borchie sulla spalla,dei pantaloni aderenti neri e una maglia grigia.
È un ragazzo bello ma non so chi sia, e non posso farmi imbambolare dalla sua bellezza.
Io almeno ragiono,al contrario di Julie che se lo mangerebbe in questo stesso momento.
"Mi dici il piano?"
Sussurro abbassando lo sguardo e arrossendo,tanto che mi sento le orecchie andare a fuoco.
Ho una strana reazione nervosa io,inizio a sentire caldo e le orecchie mi fanno male.
"Abbiamo portato delle apparecchiature che dovrete indossare,non possiamo farci vedere tutti insieme o sospetteranno qualcosa.
Bellezze,svegliatevi sennò vi lasciamo qui."
Parla a voce alta Stephen riferendosi poi alle mie amiche.
"Sono sveglia!"
Risponde prontamente Julie sostenendosi con il gomito sulla coscia mordendosi il labbro mentre guarda Stephen.
Rick silenzioso scende dall'auto e ne approfitto per andarmi a sedere al posto davanti,a fianco a Stephen così potremmo parlare meglio del piano.
Anche se in realtà credo di essere scesa perchè non sopportavo più la mia amica.
"Quali sono le apparecchiature?"
Gli chiedo guardando davanti a me l'entrata del bar.
"Abbiamo i micro auricolari e questo."
Mi mostra un oggetto strano con vari buchi qua e la.
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Bad girls club
ActionKylee Garcia non è mai stata una ragazza alquanto "normale" e di certo per avere diciassette anni non è mai stata e mai sarà una spensierata e socievole adolescente. Ha il suo gruppo di amici,questo si,ma nella sua vita manca qualcuno. Ma non vuole...