Chapter 24

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DesyPinto11 sorpresa!!!!
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"E quindi avete litigato quel giorno?"
Chiede ancora una volta mamma mentre siamo a tavola ad aspettare che sia pronto.
"Si,ma poi è venuto Evan."
Spiego.
"E chi sarebbe questo Evan?"
"Un..un amico."
Imbarazzata cerco di cambiare argomento lanciando uno sguardo comprensivo alla mamma.
"E tu Stephen..che ne pensi di questo Evan?"
"Io non lo conosco,penso che sia un cretino però."
Ride con mia madre.
Ma perché ho l'impressione che mamma sa quello che è successo?
E che soprattutto conosca Evan?
"Ky,non è ancora pronto..perché non vai a vedere se Abby è sveglia e fai vedere a Stephen il giardino?"
"Okay."
Mi alzo dalla sedia guardando Stephen e cammino verso le scale.
"E quindi Evan sarebbe un cretino."
Rido riprendendo le sue parole e girandomi a guardarlo.
"Bhe si,non mi piace proprio quell'Evan."
Mi prese il polso e mi tirò vicina a lui,fin troppo.
Risi ancora imbarazzata e sentendomi le orecchie andare a fuoco.
"Sei bellissima."
"Mi imbarazzi."
Ribatto allontanadomi dalla sua presa.
"Stephen..a Julie piac-"
Dico una volta salite le scale.
"Kylee,non mi interessa.
Puoi baciarmi ora?"
"Per-"
"Bene,allora ti bacio io!"
Mi allontano dalla sua presa prima che mi baci e mi faccia perdere il controllo.
"Ti devo far vedere il giardino."
Ricordo al ragazzo difronte a me.
Apro la porta della mia camera ed entro.
"Bella camera."
"Già,ma non mi piace il colore,sono cresciuta ormai."
Rido ricordandomi quando ero piccola.
"Ah ah,alzati dal letto."
"Non mi va,sono stanco."
A passo minaccioso mi avvicino a lui e prendendolo per un braccio cerco di tirarlo via dal letto.
"Eddai."
Piagnucolo.
"Se la mamma ci vede qui..ci ammazza."
Invento.
"Non credo che salirà,e poi si fida di me."
"Si ma io non mi fido di te."
La butto sul ridere ma poi capisco che c'ha creduto e c'è rimasto male.
"Ei,scherzavo..."
"È ancora valida la richiesta del bacio?"
Chiedo timidamente sporgendomi verso di lui.
"S-"
"Kylee,è pronto."
Chiama la mamma dal piano di sotto.
Mi alzo sospirando dal letto e guardo negli occhi Stephen,c'è un misto tra rabbia e tristezza.
"Stephen non dicevo veramente...l'ho detto solo per scherzare,mi dispiace."
"Lascia stare."
Lascio la camera andando in quella a fianco senza aspettare Stephen e cerco di svegliare Abygail.
"Abby,sveglia."
"Abby."
La richiamo ma poi stanca decido di passare alle maniere forti.
Le accarezzo prima la fronte e poi inizio a farle il solletico.
"Kylee,Kylee basta!"
"O mio dio ahhahaha."
"Kyleeee!"
Continua a sbellicarsi dalle risate.
"Ragazze,vi ho chiamate due minuti fa. Alzati Abygail e tu Kylee finiscila."
"Okay,okay."
Alzo le mani in segno di resa,ridendo guardando mia sorella riprendere a respirare regolarmente e sospirare dal sollievo.
"Che si mangia?"
Chiede alzandosi.
"Kylee dov'è Stephen?"
"In camera mia."
"Vai da lui,penso io ad Abygail."
Annuisco con la testa e alzandomi dal letto esco dalla stanza andando nella mia.
"Non posso ora. Tu non capisci,sto da una persona."
"Si è Kylee."
Sento Stephen parlare al telefono.
"Okay."
Attacca.
Mi appoggio allo stipide della porta,parlo con lui e aspetto che si giri.
"Devi andare via?"
"Si,mi dispiace. Ci vediamo domani mattina? Dì a tua madre che ho avuto un imprevisto.
"E invece? È un imprevisto."
"È un grosso problema."
Annuisco abbassando lo sguardo.
Si avvicina a me e mi alza il mento.
"Domani se vuoi ci incontriamo al bar vicino casa mia."
Appoggia la fronte sulla mia.
Annuisco non parlando.
"Ora vado."
Mi bacia velocemente per poi uscire dalla camera,scende le scale e non appena sento la porta d'ingresso chiudersi vado nella camera di Abygail.
"È andato via."
Dico a mia madre.
"Ma come mai oggi eri con lui?"
Chiede curiosa.
"Stavo uscendo da casa,ha iniziato a piovere e mi ha accompagnata."
Mento spudoratamente sentendo le mani sudare.
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"Vedo che stamattina ti sei svegliata bene,è strano che ti sia svegliata così presto e sei già arrivata al bar."
Ride Jenna.
"Si beh,oggi sono felice."
Confermo
"Ky,non puoi capire cos'ho trovato ieri a casa di Rick."
"Che hai trovato?"
Le chiedo cercando di farle sputare il rospo.
"Un paio di mutande,delle brasi-"
"Non voglio sapere come sono."
"E Rick che ti ha detto?"
Chiedo.
"Non ha voluto rispondermi,ha detto che non le aveva mai viste. Ma non ci credo.."
La immagino dissentire con la testa.
"Di Stephen non possono essere,ieri è stato con me."
Affermo.
"Aspetta cosa! Ieri tu e Stephen siete stati insieme e cos'è successo,ti ha baciata. Ti ha fatto la dichiarazione?"
Parla freneticamente.
"Ma cosa,è venuto a casa mia per mangiare ma poi ha avuto un imprevisto ed è andato via..
Può darsi però,che un bacio sia scappato.."
Rido sentendola risucchiare l'aria nel suo corpo. Lancia un urlo e poi parla.
"Kylee Garcia,tu devi avvisarmi subito quando accadono queste cose...!"
"...aspetta ma ora Julie?"
"Ora Julie cosa?"
Mi si contorce lo stomaco a sentire quel nome.
"Cosa le dirai?"
Chiede.
"Le dirò che non posso più non ascoltare il mio cuore.
Voglio conoscere Stephen e stare con lui a divertirmi,come una normale adolescente."
Sogno ad occhi aperti.
"Dove sei piuttosto?"
Le chiedo dopo essermi risvegliata.
"Sono appena sces-"
"Jen,devo andare. Muoviti a scendere."
Attacco il telefono guardando il moro tatuato entrare nel bar.
Mi si asciuga la bocca.
"Buongiorno splendore."
Si avvicina e mette una mano sul mio fianco.
"C-ciao."
Borbotto imbarazzata.
"Non mi saluti."
Cazzo Kylee,riprenditi ti prego!
Urla la mia coscienza facendomi scuotere la testa.
"Ti ho già salutato."
Quando ti ho detto "risvegliati" non intendevo fai la stronza.
Precisa ancora la mia coscienza.
Do un bacio casto sulle labbra sottili del ragazzo al mio fianco e poi mi giro verso la cameriera.
"Ciao Skylar."
La saluto con un sorriso caloroso
"Ciao Kylee,cosa prendete?"
Si appoggia al bancone.
"Io un caffè. Tu?
Risponde Stephen.
"Io un cappuccino."
Ribatto.
"Vi sedete?"
Chiede ancora.
"Si."
Affermo girando i tacchi e andando a sedermi ad un tavolo libero.
"Scusami ancora se ieri sono dovuto andare via così."
Un pizzico di dispiacere nella sua voce roca.
"Ecco il vostro ordine."
"Vengo a prenderti io da scuola e mangiamo insieme..così mi faccio perdonare."
Mi prende la mano facendomi sorridere dolcemente.
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"Aspetta,quindi ora cosa siete?"
Chiede per la milionesima volta Jenna.
"Te l'ho detto,non so. Non mi ha fatto la richiesta! Quante volte devo ripetertelo?"
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
"Che devi fare ora?"
"Sta venendo a prendermi Stephen,mangio con lui."
La mia amica mi prende la mano e alza il sopracciglio ridendo.
Poi il suo sorriso si spegne e diventa improvvisamente seria.
"C'è Julie."
Le mani sudano e la mia mente inizia a pensare a cosa dirle.
"Ciao Kylee,ciao Jen."
Ci saluta avvicinandosi a noi.
Ma perchè ha una gonna cortissima addosso?
Questo non è il suo stile..
"Julie,devo parlarti...è importante."
"Dimmi tutto."
Dice sorridente guardandomi con i suoi occhi color nocciola.
"Io e Stephen ci siamo baciati.
Non voglio starli lontana,mi dispiace."
La sua mascella trema e ho quasi paura della sua reazione.
E le parole di Jenna dietro di me non mi aiutano affatto.
"Ora ti uccide."
Continua a ripetermi.
"C-come diavolo hai potuto!"
Mi urla contro prendendomi dalle mani i libri e scaraventandoli a terra.
Io resto immobile,so come ci si sente.
"Mi dispiace,non volevo ma poi era diventato quasi impossibile starli lontana."
"Va via!"
Continua a urlarmi accasciandosi a terra in un mare di lacrime.
Giro i tacchi con gli occhi tristi,la campanella suona e io e Jenna in silenzio ci avviamo verso l'uscita.
Guardo Stephen appoggiato sulla sua auto nera,le braccia toniche e il sorriso sul suo volto.
Sorrido a mia volta salutando poi Jenna e dirigendomi da lui a passo svelto.
"Ei stronzetta!"
Urla la familiare voce di Julie facendomi girare.
Tutti guardano me e lei,io però guardo Stephen che ha le sopracciglia aggrottate e la mascella contratta.
"Sai dov'è stato ieri pomeriggio il tuo fidanzato? Te lo dico io. È stato con me,mi ha scopata ieri mattina e ieri pomeriggio c'eravamo quasi. E sai cos'ho lasciato per regalo?
Le mie mutandine. E indovina un po'? Oggi pomeriggio dovevamo incontrarci!"
Urla a squarciagola.
Ascolto tutto,il mio corpo resta immobile,lo sguardo nel vuoto e gli occhi lucidi.
Poi lo guardo,non mi degna di uno sguardo.
Proprio quando inizio a fidarmi di una persona,va tutto a rotoli.
Sospiro facendo uscire una lacrima e con tutta la rabbia che ho in questo momento,alzo la mano e con violenza la faccio scontrare contro la sua guancia.
"Avevo creduto che ci tenessi davvero a me."
Sussurro lasciando scendere le lacrime.
"Mi sbagliavo."

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