Chapter 16

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-Wake up.
Apro gli occhi,inizialmente vedo tutto sfocato ma dopo,inizio a vederci meglio.
Aggrotto le sopracciglia cercando di alzarmi ma quando sento tirarmi il braccio rilascio un sibilo di dolore.
Sposto lo sguardo sul braccio e guardo attentamente l'ago dentro la pelle ormai arrossata e dolorante.
Dio che puzza.
Odio l'odore di medicinali che arriva nel naso,odio il rumore dei macchinari e il silenzio in questa piccola stanzetta.
Roteo gli occhi e cerco di alzarmi appoggiandomi alla spalliera del letto,poi rivolgo lo sguardo sui polsi scavati dal rosso.
Ciò basta per farmi ricordare perché sono qui.
Mi hanno legata,imbavagliata e intossicata,sicuramente penseranno che sia una fuga di gas ma può darsi anche che sia così.
Inizio a pensare che lo dico solo per tranquillizzarmi..
"Kylee,sei sveglia!"
Urla una donna dai capelli rossicci e il fisico niente male,sembra che mi assomigli a qualcuno ma al momento non riesco ad associare il soggetto davanti a me con la bocca spalancata.
"Sono felice che ti sia svegliata,certo non hai dormito tanto però...lascia stare,bentornata tra noi!"
Mi viene incontro aprendo le braccia e accogliendomi in un caldo abbraccio.
"Che vuol dire bentornata tra noi?"
Chiedo finalmente parlando alla signora giovane davanti a me.
"Nulla...ho detto solo,bentornata.."
Spiega poco.
"Sicuramente non ti ricorderai di me,sono Patricia,la mamma di Stephen."
"Oh,si,ho sentito parlare di lei,mia madre e lei eravate migliori amiche giusto?"
"Già,ora ci siamo un po' allontanata ma nulla di grave.
È solo che da quando sono diventata una dottoressa sono più impegnata.."
Annuisco con la testa.
"E mia madre sa che sono in ospedale?
Chiedo guardando Patricia seduta sul mio letto.
"Si,ha detto che non sa quando riuscirà a venire perché Melissa è malata."
"Oh..potrei chiamarla?"
"Certo..vado a prendere il telefono."
Esce dalla stanza lasciandomi sola con i miei pensieri.
Non vedo l'ora di sentire la mamma,voglio scusarmi con lei e dirle che le voglio bene e che non vedo l'ora he torni a casa.
Uno scricchiolio mi porta ad alzare la testa e a guardare entrare Stephen a testa bassa.
Viene verso di me e si siede sulla sedia posta accanto al letto,poi alza finalmente lo sguardo.
"Come stai?"
Chiede in un sussurro guardandomi con un espressione triste.
Ha il viso leggermente trascurato,non oso immaginare le mie condizioni allora.
Metto una mano sulla mia faccia cercando di non far notare che sono preoccupata per la mia schifosissima faccia..
"Stai bene anche senza tutto quel trucco."
Sorride.
"Guarda che io non mi trucco molto,metto solo il mascara,il rossetto e pochissimo fondotinta."
Parlo indignata.
"Dovresti vedere Britanny allora..rimarresti sconvolto."
Continuo incrociando le braccia e quasi urlare.
Avevo dimenticato di avere un ago infilzato nel braccio.
"Ti fa male?"
"È ovvio non credi?!"
Esclamo frustata.
"Scusa,è solo che non sono molto brava ad essere simpatica..comunque scusa anche per.."
Cerco di ricordare se era ieri oppure giorni prima che l'avevo trattato male ma non capisco per quanto tempo ho dormito.
"Ieri,ieri è successo."
Mi legge nel pensiero.
"Hai fame?"
"Dio,si. Sto morendo,voglio un bel panino al prosciutto."
Parlo con gli occhi sognanti tanto da far ridere il ragazzo al mio fianco.
Appoggia una mano sulla sua accarezzandola leggermente.
"Sei simpatica invece."
Si alza dalla sedia togliendo la mano e dirigendosi verso la porta che si apre andando quasi a finire su di lui.
Rido silenziosamente guardandolo imprecare.
"Stephen,ti ho fatto male?"
Chiede la madre guardandolo con una mano sulla bocca spalancata.
Alza l'indice muovendolo come per indicare di no.
"Esci?"
"Vado a farle un panino al prosciutto."
"N-non credo possa mangiarlo Stephen."
Borbotta Patricia lanciando uno sguardo fulminante al figlio.
"Perché non posso mangiarlo?"
Mi intrometto non sapendo di cosa stiano parlando.
"Per ora non puoi,devi mangiare molte cose..non so come spiegarti."
Si arrende lasciandomi senza una risposta.
"Vuoi un panino con insalat-"
"Fai tu,basta che sia buono."
Guardo accuratamente le mie unghie pitturate.
"Vengo subito."
Si congeda lasciandomi sola con la madre.
"Ecco."
Mi consegna il cellulare che inizia a squillare segnandomi che sta chiamando la mamma.
"Patricia,mia figlia è peggiorata percaso?"
Risponde al quarto squillo e parla freneticamente.
"Mamma.."
Quasi piango dalla gioia.
"Mamma,ti voglio bene. Scusa se ti ho trattata male. Perdonami.."
Sospiro tremolante.
"O mio dio,Ky. Sei sveglia!"
La immagino saltare per tutta casa con la felicità.
"È sveglia,è sveglia.."
Continua a borbottare come per rassicurarsi.
"Si sono sveglia."
Le confermo.
Sento lo sguardo felice di Patricia addosso e non posso fare a meno di guardarla.
Chissà se il rapporto tra mia madre e lei è come quello delle mie amiche e me..
"Mamma,ci sentiamo più tardi..ora devo andare."
Un'infermiera vestita completamente di bianco fa irruzzione nella stanza portando una cartella gialla con se.
Non dev'essere molto grande,sembra più una ventiduenne.
"Tu devi essere Kylee."
Mi sorride.
"Bene,controlliamo come stai."
Lascia la cartella sul letto per poi venire verso di me a prendermi per il braccio.
"Alziamo la maglia."
Poi prende dal collo lo stetoscopio,lo mette nelle orecchie e lo appoggia sul mio petto ordinandomi di respirare profondamente.
Con un po' di difficoltà ci riesco,mi concentro a guardare la sua espressione cercando di interpretarla.
Non segna nulla di buono.
Controlla anche dietro la schiena per poi abbassarmi la maglia e scrivere qualcosa sulla cartellina.
"I farmaci diciamo che hanno fatto il loro effetto,dovrà come le avranno già detto mangiare cose sane per attirare ed espellere il metano presente nei suoi polmoni. Ma non è nulla di grave.."
Fa su e giù con la testa guardando Patricia.
Metano nei polmoni?
Per questo non posso mangiare il mio amatissimo panino?!
Piagnucolo dentro di me.
"Quindi non potro mangiare quello che mi pare?"
Le chiedo strafottente tanto da guadagnarmi due sguardi storti.
"Posso darti del tu,vero?"
"Sei viva per miracolo,quella casa poteva esplodere se il ragazzo che ti ha portata non sarebbe arrivato in tempo."
Mi lascia senza fiato.
Abbasso la testa per la mia stupidità.
La maniglia si abbassa e Stephen entra sorridente,apre del tutto la porta rivelando anche Jenna,Julie,Eleonor e Rick.
L'infermiera e Patricia senza più parlare escono dalla stanza lasciandomi con i miei amici.
"Ti ho portato il panino.."
Aggrotta le sopracciglia non capendo il mio improvviso cambio di stato d'animo.
"Che succede?"
Parlano tutti insieme.
"Quando volevi dirmi che avevo del metano nei polmoni?"
Stephen abbassa lo sguardo per poi mostrarmi dinuovo il panino.
"Volevo che fossi felice."
"Ti perdono solo perché hai portato il panino.."
Sorrido guardando il suo sottile naso,i suoi occhi tra il marrone e il nero e le labbra sottili.

"Sorrido guardando il suo sottile naso,i suoi occhi tra il marrone e il nero e le labbra sottili

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