Lunedì il sole splendeva alto nello stato del Kentucky. Un fascio luminoso fece capolino nella cameretta rosa cipria, al secondo piano di casa White. Ma Alesha non voleva proprio saperne di alzarsi, stava dormendo beatamente tra le sue calde coperte.
Ormai stavano andando incontro all'inverno ed era sempre più dura alzarsi dal letto, la mattina presto.
Alesha però aveva troppo timore di assentarsi da scuola. Non voleva neanche fare un giorno di assenza senza una giustificazione. Così dopo aver zittito la sveglia, con coraggio e senza trattenere uno sbadiglio uscì dal suo letargo.
Come ogni mattina scese a fare colazione, quella mattina ad aspettarla c'era una misera tazza di the verde, a quanto pare, secondo Ethan era ottimo per la sua dieta. La ragazza non era neanche sicura che ci fosse in casa, ma con suo sommo dispiacere trovò uno scatolo pieno, in fondo a un mobiletto della cucina. Controllò anche la scadenza e imprecò contro la sfortuna che la perseguitava.
Mentre aspettava che l'acqua bollente si trasformasse in the, il suo stomaco brontolò rumorosamente.
Cercò di ignorarlo il più possibile, ripensando alla gioia che aveva provato nello scoprire di aver perso peso.Ancora non l'aveva detto a Ethan, pensò mentre sorseggiava la sua bevanda bollente, nella mug a forma di testa di una mucca.
Al diavolo Ethan e i suoi sbalzi d'umore!
Prima sembrava che la odiasse, poi aveva voluto aiutarla a dimagrire, poi l'aveva insultata, poi aveva provato a baciarla, ed Alesha si era finalmente convinta che potesse nascere una simpatia tra loro, ma poi lui aveva detto che si era trattato solo di uno scherzo ed era ritornato il despota di prima, ormai ben noto.Quando le vennero in mente le labbra di lui così vicine alle sue si rovesciò, per sbaglio, il the sul pigiama. Imprecò di nuovo. Due volte nella stessa giornata! Decisamente quel biondino non aveva una buona influenza su di lei.
Andò a cambiarsi e chiese un passaggio a scuola, al padre, dato che la madre era reduce da una notte in ospedale.
Arrivò in orario avanti al grande edificio scolastico.
Salutò il padre con un abbraccio e si diresse all'interno.Raggiunse il suo armadietto e vi frugò all'interno alla ricerca del libro di storia, della prima ora.
Una voce femminile conosciuta la chiamò.
"Alesha, ciao!"Si voltò e vide Demetra che le sorrideva raggiante. Subito si ritrovò le braccia della ragazza al collo. Era così espansiva... Era l'esatto opposto della nostra brunetta.
"Come stai? Matt mi ha raccontato che dopo la festa è venuto da te! Ero così in pensiero!" disse una volta sciolto l'abbraccio.
Alesha era lusingata da tanta premura. Prima di prender sonno, nel suo letto, a volte, si chiedeva perché questi ragazzi si erano interessati a lei. Però Demetra e Matt erano dei bravi ragazzi, era spiegabile come comportamento... ma Ethan?!
"Sto meglio" le sorrise. "Ci sono rimasta male per quanto è successo, ma l'ho superata. Quel Jason..."
Il sorriso si spense, e la sua espressione si rattristò."... È stato molto crudele"
Demetra, troppo empatica, la guardò con rammarico.
"Mi dispiace, Alesha. In questa scuola ci sono ragazzi che si divertono a fare scherzi del genere, chissà perché ci trovano tanto gusto..."
"Già. Chissà perché"
Alesha sbatté rumorosamente il suo armadietto e continuò a fissarlo, nonostante avanti a sé avesse solo un pezzo di ferro.
Demetra si sentì terribilmente in colpa, aveva preso troppo a cuore quella ragazza.
"Forse è stata colpa mia... Non dovevo portarti lì, dovevo immaginare che potesse succedere qualcosa. Volevo solo farti divertire un po'"
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Amore & Cioccolata
ChickLitAlesha, una ragazza come le altre, con qualche chilo di troppo e piena di insicurezze. Ethan, arrogante, presuntuoso, il bello impossibile della scuola. Matt, gentile, premuroso, il classico bravo ragazzo. Un giorno Alesha farà due fortunati...