Capitolo 2

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Alesha era nel panico più totale.

"Sc-scusami" mormorò piano al ragazzo.

Gli studenti che stavano mangiando tranquilli furono attratti dalle urla e si girarono a gustarsi quella scena. Era quasi un sollievo per loro che accadesse qualcosa di tanto in tanto, per spezzare la monotonia delle loro vite, a scapito però della povera Alesha.

"Come ti è saltato in mente di gettarmi addosso il tuo pranzo imbranata?" continuò ad urlare.

"È stato un incidente, non l'ho fatto apposta..." rispose lei con voce flebile, in preda al panico.

"Lasciala in pace Ethan" si intromise Matt. Si era alzato dal tavolo e si era avvicinato a loro. Sapeva che Ethan era un tipo irascibile. Lo conosceva fin troppo bene...

"Levati di mezzo Matt, questa è una faccenda tra me e lei!"

"E io ripeto: lasciala in pace" scandì ogni parola lentamente, con aria di sfida.

I due si guardarono in cagnesco, sempre più vicini. Matt serrava i pugni lungo i fianchi. Il ragazzo chiamato Ethan aveva uno sguardo furioso, occhi di una furia omicida.

Sembrava esserci una questione in sospeso tra loro, pensò Alesha impaurita.

Li guardava preoccupata sentendosi in colpa per il trambusto che aveva combinato, ma allo stesso tempo non sapeva come mettere fine a quel baccano.

"Se no che mi fai?" rispose Ethan provocandolo. Un piccolo ghigno si aprì sul suo volto.

Matt disse qualcosa a voce così bassa che nessuno, neanche Alesha, a pochi metri da loro riuscì  a sentire.

Riuscì solo a vedere il volto di Ethan diventare paonazzo e il colpo che sferrò a Matt in pieno volto.

La ragazza fu sconvolta, si portò una mano alla bocca e una agli occhi per impedirsi di guardare.

I due iniziarono ad azzuffarsi, davanti a tutti gli studenti. Ethan gli diede un altro violento pugno sul naso, dal quale iniziò a uscire del liquido vermiglio.

Matt riuscì a replicare con uno allo stomaco, facendolo piegare in due dal dolore.

Sembrava un incontro di wrestling improvvisato, anche se la mensa era un luogo piuttosto inusuale per dare libero sfogo alla violenza.

 Avrebbero continuato così per ore, se non fosse giunta una voce autoritaria a mettere ordine...

"Matthew Evans e Ethan Garcia nel mio ufficio, subito! E anche lei signorina White!" urlò la preside, puntando un dito verso di loro, prima di scomparire oltre la porta.

***

"Matt, come stai?" chiese Alesha sottovoce per la centesima volta quel giorno. Si trovavano nella sala d'attesa, ad aspettare che la preside li chiamasse nel suo ufficio.

Matt si teneva del ghiaccio sotto l'occhio, che era diventato violaceo e gonfio. Ethan invece era immobile con la testa all'insù appoggiata alla parete e gli occhi chiusi.

"Sto bene Alesha, non preoccuparti" cercò di sorridere lui quanto gli permetteva il dolore all'occhio.

Lei però continuò a guardarlo con occhi spaventati e colpevoli. "Mi dispiace, è stata solo colpa mia se..."

"Non dirlo neanche per scherzo, tu non c'entri niente" la interruppe lui, sottolineando la parola tu.

Alesha guardò l'altro ragazzo, aspettandosi una qualche reazione alle parole di Matt. Stranamente Ethan non mosse un muscolo, gli occhi erano serrati. Era una perfetta statua di cera.

"Signor Evans!" irruppe una voce.

Matt si alzò, mimò un 'tranquilla' ad Alesha ed entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Alesha pensò che non avrebbe mai più conosciuto un ragazzo così gentile. Le spuntò un sorriso ebete sul volto, ma ne fu del tutto inconsapevole. In fondo quando si è innamorati...

"Dimmi una cosa, ti sei innamorata di quello?" chiese il ragazzo all'improvviso spaventando e imbarazzando Alesha.

La ragazza si girò ad osservarlo.

Era davvero un bellissimo ragazzo, capelli biondi gli incorniciavano un bel viso fresco e mascolino. Aveva ancora gli occhi chiusi e la testa verso l'alto, appoggiata alla parete.

"Co-cosa hai detto?"

"Ma riesci a parlare senza balbettare?!" Spazientito Ethan aprì gli occhi di getto, puntandoli verso Alesha.

Lei rimase incantata da quel colore, non erano come i suoi verde smeraldo, che trovava banali. Erano di un colore indefinito, marrone verso la pupilla e verde verso l'esterno, estremamente magnetici.

"Sai... Io potrei aiutarti a conquistarlo"

Alesha rimase spiazzata. Quella conversazione per lei non aveva senso. Come aveva fatto quel ragazzo, che assolutamente non conosceva, a capire in meno di due secondi che le piaceva Matt?! E ora le stava addirittura dicendo che avrebbe potuto conquistarlo!

"Ma è fidanzato" rispose.

"Si, lui è innamorato di lei, ma lei in realtà non lo ama, lo sta soltanto usando" Ethan era così sicuro di sé.

"E tu come fai a saperlo?"

"Intuito maschile" disse di getto.  "Allora?"

Che razza di risposta era "intuito maschile"?!

"È inutile, non potrei mai piacergli così... Così..."

"Grassa?" azzardò lui schietto. Troppo schietto. "Beh posso aiutarti anche in quello"

"Come?"

"Beh, sono un giocatore di football, so quello che ci vuole per farti dimagrire. Tanto allenamento e una dieta ferrea."

"Va bene, ma io cosa posso offrirti in cambio?"

"Niente, sono contento di aiutare le persone meno fortunate " fece un sorriso malizioso. "Quindi? Affare fatto?"

Amore & CioccolataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora