Capitolo 60

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Conclusa la giornata a scuola, mi dirigo verso la libreria. E' da un po' che non torno a trovare la signora Clifford e ho proprio bisogno di vederla per dirle quanto sia rimasta entusiasta da Orgoglio e pregiudizio, quanto mi ci sia ritrovata dentro, quanto fosse così vicino alla mia realtà.
Sorrido varcando la soglia, il tipico profumo di libro misto al gelsomino per ambienti che solitamente usa.
«Salve, Hanna!» Le sorrido, mentre è intenta a svuotare una scatola di cartone contenente l'arrivo di nuovi testi.
«Oh, ciao Hazel! Se hai bisogno sono qui!»
Guardo tra i vari scaffali, persa nel colore delle copertine, tra i titoli e nelle trame che leggo alla ricerca di qualcuno che mi soddisfi. Prendo il libretto della frasi che avevo comprato tempo fa per cercare se, tra la sezione di filosofia, trovo qualcos'altro degli autori che si sono occupati di crearlo. Mi volto per vedere se trovo dell'altro nelle mensole di fronte, ma scontro una donna che riconosco essere subito Beth. Si abbassa per raccogliermi il libro che m'è caduto, scusandosi.
«Ah, sei tu Hazel! Perdonami, ma mia figlia mi ha chiesto di venire qua per prenderle un libro e non sono abituata agli spazi ristretti. Ecco a te!» Me lo restituisce, ma quando sta per lasciarmelo, prende qualche istante per scorgere il titolo strabuzzando gli occhi dalla sorpresa.
«D-dove lo hai preso?» Mi chiede senza respiro, lasciandosi cadere su una poltroncina, senza staccare gli occhi dalla mia raccolta di frasi.
«Parecchio tempo fa l'ho comprato... qui.» Rispondo confusa, non capendo.
«E' identico a... scusami un attimo.» Lo apre tra le mie mani, fermandosi alla prima pagina leggendo la dedica a penna che avevo osservato per un po' chiedendomi a chi possa essere appartenuto. Mi manca un battito non appena collego tutto. Elizabeth è la donna alla quale è stato dedicato, è proprio lei. Ancora non credo ai miei occhi per questo destino che spesso sembra giocare con me. Non può essere, quasi surreale.
«Questo libretto me l'aveva regalato mio... mio... marito.» La parola le muore in bocca, la sensazione di smarrimento. Il suo sguardo s'incanta a osservare le lettere del suo nome, quella dedica scritta con l'inchiostro per mano del papà di Scarlett.
Per la mia adorata Elizabeth.
Ho i brividi, tutto m'aspettavo, ma tranne questo. Per questo periodo ho avuto tra le mani una cosa di suo marito, una cosa che probabilmente bramava da tanto, l'unica forse che gli ricordasse intimamente lui. Gliel'ha dedicato e devo prendere un respiro profondo all'idea di come lei si possa sentire in questo istante.
«Me l'aveva regalato lui per il nostro anniversario...» Un sorriso triste le si forma in viso e glielo passo, lasciando che se lo sfogli, che ripercorra con la mente quel bel ricordo.
«... L'avevo messo nello scaffale della mia libreria, proveniva da oltre oceano. Me l'aveva portato dopo uno dei suoi tanti viaggi di lavoro. Solo che... be', ecco, in seguito a ciò che è accaduto ho voluto eliminare quasi... tutto. Negli scatoloni dev'esserci finito pure questo.» Scuote la testa, sospirando.
«Tienilo.» Le dico subito, avvicinandoglielo quando cerca di restituirmelo.
«No. Serve di più a te.» Mi sorride dolcemente e vorrei davvero che questa donna non avesse sofferto così tanto.
Prima che se ne vada provo ad insistere nuovamente, cercando che lo accetti. E' un ricordo, le servirà quando penserà a suo marito. Con me non c'entra niente.
«Ah Hazel, mio marito mi disse che aveva sottolineato una frase che lo aveva colpito particolarmente, assicurandomi che mi sarebbe piaciuta. Mi disse, una volta trovata, di trascriverla su un foglio e leggerla ogni mattina quando lui sarebbe stato fuori città per lavoro...» Abbassa lo sguardo, le ho notato gli occhi lucidi «Va' avanti finché non la troverai. Non è un libro qualunque.» E se ne va lasciandomi col fiato sospeso.

«Hanna ti volevo ringraziare per avermi consigliato Orgoglio e pregiudizio.» Mi avvicino alla cassa dove ancora sta annotando tutti i titoli. Alza il capo, i capelli grigi ben raccolti in uno chignon.
«Sapevo ti sarebbe piaciuto!» Mi sorride entusiasta.
«L'ho trovato così moderno...» Sospiro, ripensando ancora a quanto si siano respinti prima di imparare che si amavano, e che avrebbero continuato così finché non avrebbero abbattuto il muro dei pregiudizi. La gente pensava di poter sparlare di Mr. Dracy solo perché era riservato e aveva più soldi di tutti loro messi insieme. Il fatto è che la sua generosità la nascondeva, preferiva dare il merito a qualcun altro invece di essere ringraziato direttamente. E' riuscito a sfondare anche il muro d'orgoglio che rubava la libertà a dei sentimenti a lui sconosciuti e che erano troppo forti, al punto da non poterli più domare. La bellezza della perseveranza di Litz nel continuare a volerlo conoscere indipendentemente da quello che si diceva in giro, non facendo caso per una volta alla vocina che le diceva di stargli lontano.
«Immaginavo... proprio una storia senza tempo! Ah, la Austen!»

Capitolo revisionato.

// spazio autrice //
Heiii😍
Ma ciao bellezze mieee
Allora... partiamo per prima cosa del capitolo. So che moltissime di voi si aspettavano Kyle... mi dispiace che in questo non ci sia... ma i prossimiiii😏😏😏
Non spoilero!😂
Spero vi sia piaciuto! E anche l'ultimo segreto della storia è stato svelato! Il libretto apparteneva alla mamma di Scarlett, Beth... il destino ha davvero lavorato tanto per far incontrare e legare ancora di più Scar ed Hazel!😍
Inoltre,
Moltissssssime di voi sono rimaste un attimo sorprese quando ho detto che mancano pochi capitoli ( circa tre😏😭😍)... ma non disperatevi! State tranquille perché i nostri #Kyzel (NUOVO ASHTAG😍) ritorneranno, ma non posso ancora dirvi niente! Lascerò poi alla fine di questo libro, uno spazio per le domande e poi posterò una pagina a cui risponderò!
E niente....
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