Capitolo 4

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Mi sembra ieri, anche se sono passate appena due settimane, di aver incontrato Scarlett. Grazie ai messaggi ci siamo conosciute meglio e siamo entrate in confidenza. Anche le chiamate con Facetime devo dire che sono state d'aiuto. Ne ho parlato con mia madre poi, le ho accennato di come il rapporto tra me e Chris si sia all'improvviso, senza una ragione logica, raffreddato. Ma le ho anche raccontato di come mi sia trovata bene con questa ragazza. Neanche lei è riuscita a giustificare il comportamento della mia migliore amica, anche se ormai attribuirle questo titolo mi fa sempre formare un nodo alla gola. Mi ha solo detto di aspettare e vedere come si evolveranno le cose, sapendo come già la sua situazione familiare sia complicata. Questo è stato sempre un tasto dolente per lei, una delle poche cose che la rende fragile. Non aver praticamente mai avuto al proprio fianco due genitori, a causa di un incidente, non è facile... soprattutto se poi sei costretta a vivere con una zia che non ha mai regalato nessun affetto. Ah, la signora Lucy non l'ho mai capita.
Però resta comunque il fatto che non può essere giustificata così perché non ha una connessione con ciò che riguarda me. Io e la mia famiglia l'abbiamo sempre accolta proprio perché ricevesse amore e crescesse in una buona atmosfera con persone che le volevano bene, e che continuano a volergliene. Ma ho smesso, o almeno, cerco di non pensarci. Proprio per questo ora ho preso un taxi per andare a casa di Scarlett. Mi ha invitata e ho accettato volentieri. Mi trovo molto bene con lei e mi fa piacere condividere il tempo, che prima dedicavo ad una persona che non se lo meritava, con una nuova amica.

Una bella villa nel quartiere di Upper East Side a Manhattan, vicino a Central Park. Wow chi se l'aspettava un posto bello come questo.
Sono davvero tentata tra il suonare o girare sui tacchi e tornarmene a casa.
Sei arrivata fin qui e non entri?
Si, sarebbe davvero da maleducati, ma la timidezza si è impossessata di me.
Dall'entrata si intravede un parco sul retro e non voglio immaginare cosa si possa celare oltre questo cancello.
Faccio un respiro e suono al citofono.
«Si?»
E' Scarlett a rispondere.
«Sono io! Hazel!»
«Ehi! Ecco, ora ti apro!» e un rumore metallico fa scattare l'apertura.
Cammino per il piccolo vialetto, osservandomi intorno. Io vivo verso la periferia e ritrovarmi in un posto come questo mi fa rimanere a bocca aperta. La cosa bella è che lei non me ne ha mai parlato, o accennato, di avere una casa sfarzosa come questa, ed è da apprezzare che non lo usi come mezzo per vantarsene.
Appena salgo uno scalino la porta si apre rivelando una signora con i capelli raccolti in una coda rossiccia. Suppongo sia sua mamma, viste le somiglianze.
«Ciao! Benvenuta! Piacere sono Elizabeth, la madre di Scarlett» la donna mi porge la mano, sorridente. Istintivamente sorrido.
«Il piacere è mio signora... uhm... Elizabeth» indugio un attimo sapendo che per cordialità si da del lei, ma forse preferisce l'informalità.
«Chiamami soltanto Elizabeth, tesoro. Tu sei Hazel, giusto? Mi ha parlato molto di te mia figlia» mi fa entrare.
Nel mentre Scarlett scende le scale, venendomi ad abbracciare.
«Eccomi! Grazie per essere venuta!» 
ricambio il ringraziamento dato che è stata lei ad invitare me.
«Tesoro mostrale la casa, così vi preparo una merenda» dice tutta contenta.
«Grazie» le sorrido.
«Ma cosa ringrazi tesoro, solo un piacere!» sorride ancora «A proposito, volevo invitare a cena la tua famiglia. So che sono un po' in ritardo per un invito, ma si tratta di un aperitivo. Giusto qualcosa di veloce, non troppo impegnativo... per conoscerci.»
«Si, sarebbe un'ottima idea, visto che di domenica nessuno ha da fare qualcosa perciò... si, ora chiamo mia mamma.»
«Se vuoi la chiamo io, così intanto le parlo» esclama.
«Ma certo!» prendo il cellulare dalla tasca.

Durante il tour della casa, mi ha mostrato tanti vani uno più bello dell'altro. Lo stilo moderno e sofisticato mi è sempre piaciuto e rispecchia perfettamente quelli che sono i miei gusti. Non facevo altro che scuotere le palpebre davanti all'immensità di questo posto. L'unica cosa, mi è sembrato molto strano quando ha sorpassato due porte che sono rimaste chiuse, notando un sussulto da parte sua, davanti ad entrambe. Però non sono affari miei...
Scarlett starnutisce, riscuotendomi dai pensieri. Ha un po' di raffreddore da qualche giorno e lo dimostra il fatto che abbia il naso arrossato.
«Hazel, vado un attimo a prendere dei fazzoletti, se vuoi vai pure in giardino... ti raggiungo subito!»
Sinceramente questo è il momento che tanto aspettavo. L'avevo notato dall'esterno, figuriamoci come dev'essere all'interno!
La mia bocca si apre per lo stupore. Ci sono aiuole, qualche albero sempreverde, cespugli, e tanti, ma davvero tanti, fiori. Sono quelli invernali dato che comunque siamo a fine ottobre. Li guardo uno ad uno, constatando quanti tipi diversi ne possono esistere. La mia attenzione viene catturata dallo scrosciare persistente dell'acqua e noto una fontana alla fine del vialetto. Credo sia decisamente la ciliegina sulla torta. Non è grande, ma dalle dimensioni non eccessive.
E' da invidiare l'acqua. Chi non vorrebbe essere come lei? Piacere a tutti, essere di fondamentale importanza, limpida, chiara e trasparente... senza il dovere di nascondere nulla.
Una voce alle mie spalle mi fa sussultare.
«E tu chi saresti?»
Non è né Scarlett né Elisabeth.

Capitolo revisionato

// spazio autrice //
Hola gente!!!😝💞
Come state?
Boooom😂
Colpo di scena...lo so sono un po' cattiva😏...c'è davvero suspense❤️
A chi appartiene quella voce? Chi può essere???
Entra in scena un nuovo personaggio...non voglio dirvi la sua importanza perché vi svelerei una parte della storia😈
Non odiatemi💞
Al prossimo capitolo😍

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